ASSOCIAZIONE CULTURALE DAYDREAMING PROJECT / KNULP
presentano:
“Black People in a White World”
An odyssey of images by Valerio Corzani
venerdì 15 febbraio 2019 ore 19
Bar libreria Knulp
Via Madonna del Mare 7a, Trieste
sarà presente Valerio Corzani all’inaugurazione
a cura di Nanni Spano
finissage 9 marzo 2019 ore 19
sarà presente Valerio Corzani per una visita guidata al finissage
“Ho fatto un viaggio e ho pagato il biglietto.
Ma lascia che ti dica una cosa: mi è costato troppo”
Toni Morrison
“Il mio peccato è nella mia pelle” dice il verso di un blues molto noto e da questa constatazione si sono dipanate molte delle tortuose e lente ricerche d’identità che hanno portato il popolo nero al complesso mosaico della sua storia.
All’inizio era Madre Africa. Una madre atavica e selvaggia, temuta e rispettata, terminale di tutti i riti, benefattrice e crudele. Poi, per lunghi anni la “Madre Nera”, l’Africa, finì per popolare l’America e il mondo di milioni di suoi figli e figlie, e l’Europa si trovò a riempire le biblioteche di commentari fallaci e complici sulla natura di queste vittime e sulla natura dell’Africa che le offriva in olocausto, attraverso la pratica dello schiavismo. Per raccontare il “grumo” della cultura africana non basterebbe un’enciclopedia. Le società di matrice nera hanno dato vita, nel corso dei secoli, ad un tale florilegio di stili e di derive da mettere in difficoltà qualsiasi compilatore, ancorché ben intenzionato e attento. Una storia fortemente segnata dalla diaspora e dalla particolare interazione tra i sistemi e l’ambiente che hanno incorporato, modificato e trasceso. Una serie di commistioni e di sincretismi che hanno fecondato vecchi e nuovi continenti, risultato dell’incontro (coatto) tra indigeni, deportati e deportatori, poi tra i figli di questi e di quelli, infine dal contatto con le onde di altre spinte immigratorie (gli irlandesi, gli italiani, gli arabi, i berberi, gli indiani, i malesi, i cinesi, i boscimani…). Eppure, nella storia di queste pulsioni e di queste traiettorie, i neri si sono trovati quasi sempre minoranza (anche quando minoranza non erano), hanno dovuto impugnare il coltello dalla parte della lama e hanno finito per convincersi, come scrive James Baldwin, che i segreti del loro cuore “erano puzza alle narici di Dio”.
“Black
People in a White World” racconta in una serie di immagini in
bianco e nero (un bianco e nero che parafrasa il titolo della
mostra), le perlustrazioni di Valerio Corzani in giro per il mondo.
Si approda così in Marocco, Tailandia, Colombia, Mali, Zanzibar, Inghilterra, Italia, Francia, Portogallo, Etiopia con un unico tema a guidare l’obbiettivo della macchina fotografica: la situazione del “popolo nero” ad ogni latitudine, i sogni e le vicissitudini della “Black Odyssey”, e il tentativo di documentare, sia pure in una variabile infinita di sfumature, quella che l’intellettuale senegalese Léopold Sédar Senghor chiama “la négritude”. È un viaggio disordinato e randomico, che però trova insospettabili e lungimiranti legami: il ripetersi di una posa, lo stesso tipo di attività lavorativa, un comune scenario naturale, la stessa età anagrafica, perfino un luccichio negli occhi sovrapponibile…
A punteggiare il percorso cinque estratti dai testi delle canzoni di Nina Simone e Gil Scott-Heron, dai libri di James Baldwin e Toni Morrison e dalle dichiarazioni di Muhammad Ali. Sono tutti musicisti, scrittori o sportivi statunitensi…gli Stati Uniti sono in effetti un territorio strategico per studiare le dinamiche del popolo nero, territorio che però manca volutamente dalle perlustrazioni visive della mostra, votata a privilegiare regioni del mondo meno battute, considerate spesso periferiche, ma che di certo risultano altrettanto cruciali.
Valerio ha pubblicato foto e reportage fotografici per Lonely Planet Italia, XLRepubblica, Il Manifesto, Alias, Diario, Jack, Slow Food, Il Giornale della Musica, Muz, Il Turismo Culturale, Mondomix, World Music Magazine, oltre che per il sito di Radio3Rai e per la piattaforma online internazionale Afropop Worldwide.
Dal 2017 cura una sua rubrica di ritratti fotografici, “Corzani Airlines”, sul magazine Blogfoolk.
Le sue foto sono diventate copertine degli album de Gli Ex, degli Interiors e dei Caracas.
Alcuni suoi scatti sono inseriti nei cataloghi online di Getty Images e Eyeem e da Dicembre 2018 corredano i suoi reportage per il magazine della Lonely Planet.
Info:
Nanni Spano 3337245244
www.valeriocorzani.wixsite.com/opos