works:
PierPaolo Koss
Settimo numero di gran valore per DDMagazine di questo mese: Pier Paolo Koss, artista del visuale performer e coreografo ne è il solo protagonista. Tra Genova e Mosca le sue opere riscuotono ormai da anni un successo sempre crescente.
DDMagazine ha deciso quindi di creare, per questo giro di boa al suo primo anno di vita, una collaborazione con l’artista genovese che ha concesso di esporre alcune delle sue opere più importanti.
Tra le diverse sezioni, spiccano le sue riflessioni sulla censura russa e la sua personale ricerca di testimonianza dei regimi totalitari a partire da un viaggio nella Corea del Nord a seguito di una delegazione umanitaria: spettatore di ginnastica biopolitica e coreografie luminose per vestire l’eterno presidente Kim Il Sung.
Nel 1992 Koss infatti fu invitato dalla capitale Pyongyang come membro di una delegazione dell’Unesco e prese parte ad una tavola rotonda sul tema delle relazioni fra coreografia e corporalità. Profittando di questo soggiorno di tre settimane nel paese asiatico, scattò numerose fotografie e girò dei video, riuscendo a catturare vari aspetti del regime instaurato da Kim Il Sung. Alcune delle immagini che DdMagazine presenta sono tratte appunto da questa esperienza che si traduce in una sublimazione “pop” dei “gloriosi” elementi del potere nord coreano.
Ma Koss è questo e altro: è la sua lettura della danza Butoh, la ricerca sul significato dei corpi androgini, il suo travestitismo come processo di dislocazione dell’identità, l’esplorazione del corpo come “vuoto inespressivo”.
Dalle stesse parole di Pier Paolo Koss, “Nella mia ricerca artistica c’è un tentativo di scavare nella carne generando repulsione e revulsione, un corpo che si ribella, che ibridato in differenti realtà tende alla neutralità, alla metamorfosi”.
link novembre 2007