DDMagazine dicembre 2010

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ANDREA KOWCH
ALEX GROSS
TOMOHIDE IKEYA
ALESSANDRO BAVARI
DINO VALLS

ANDREA KOWCH
“Anima” si espande in una solitudine assaporata in compagnia dei corvi, del vento e del fuoco. I capelli indomabili parlano di una follia accarezzata senza paura. Risonanze d’effetto al femminile.

ALEX GROSS
Felici, protetti, ottimisti nel migliore dei mondi possibili, un cellulare o una borsa griffata garantiscono dal naufragio. Qualche lieve mutazione genetica, come gli occhi-serpenti o la pelle grigia, è il prezzo della nuova era.

TOMOHIDE IKEYA
Sott’acqua appare la tenera fragilità dell’essere, che nell’elemento liquido acquista contorni di una morbidezza irreale. L’attimo di un respiro trattenuto si dilata all’infinito, e ci regala una visione da sogno.

ALESSANDRO BAVARI
Un viaggio carico di richiami percorre i territori dell’oltre umano, e diventa un reportage dell’eccesso, dell’accumulazione, dell’ibridazione. In un sontuoso apparato visivo, mostra il piacere del deragliamento, ma con un perfetto controllo dell’immagine.

DINO VALLS
Il delirio classificatorio della conoscenza cerca di liberare il corpo dall’immagine e somiglianza con il divino. Ma ferri, cinghie e strumenti non bastano a spegnere quella bizzarra luminescenza che brucia nell’umano.

Patrizia Miliani

link dicembre 2010

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DDMagazine novembre 2010

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LAUREN BERGMAN
ARON WIESENFELD
SIMONE STEFANINI
DANIEL BARKLEY
MADELINE von FOERSTER
BRAD KUNKLE

LAUREN BERGMAN
Esercizi di grammatica femminista tra playtex e razionalismo, dove trapeziste, pistolere e domatrici meditano accanto a teneri animali messaggeri. Una smagliante mitologia di genere, tra ironia e indignazione.
Patrizia Miliani

ARON WIESENFELD
E’ l’attimo in cui il tempo si ferma a guardare incantato la solitudine degli esseri. Creature esili e delicate assumono la grandiosità di un racconto eroico, senza lottare contro gli dei, ma cercando soltanto una strada per sè.
P.M.

SIMONE STEFANINI
Le immagini sono un teatro dell’impermanenza, in cui l’umano è un lontano simulacro, o il riflesso di uno specchio, maschera e dolore sotto le stelle di un lunapark. Una visione di struggente leggerezza.
P.M.

DANIEL BARKLEY
I dipinti di Barkley ci fanno sentire tutta la potenza espressiva ed emotiva che il mito possiede ancora oggi come strumento per descrivere la realtà di un’era e dei suoi desideri caratteristici.
Christiana Viola

MADELINE von FOERSTER
Belli e misteriosi i reliquiari spesso diventano oggetti di culto. L’impulso di conservare e rendere prezioso sembra essere un impulso umano comune. Le opere della von Foerster sono un ingresso alla contemplazione piuttosto che il suo capolinea, provocano domande piuttosto che dare risposte.
Strychnin Gallery

BRAD KUNKLE
Risvegliarsi da un sogno solo per rendersi conto che era solo un sogno è un sentimento potente. I dipinti di DORMIRE COME FANTASMI riguardano il dirigersi verso qualcosa di meraviglioso e sconosciuto lasciandosi trasportare dal mondo naturale piuttosto che dai dogmi e dai comportamenti appresi.
Strychnin Gallery

RELIQUARIES – New Works by Madeline von Foerster. In The Vault: TO SLEEP LIKE GHOSTS by Brad Kunkle
Fino al 5 Dicembre.
Orari: Giovedì – Domenica dalle 12 alle 18.Strychnin Gallery Boxhagenerstr. 36 10245 Berlin   link Strichnin Gallery


link novembre 2010

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DDMagazine ottobre 2010

works:

STASYS EIDRIGEVICIUS
LAURIE LIPTON
DINA BOVA
GEORGES MAZILU
GLOOM

STASYS EIDRIGEVICIUS
La maschera è il vero volto, elimina la fisionomia, e svela il vero senso dell’umano. Ritorna come protagonista nei pastelli e nei dipinti, come un attore che nell’impossibilità di interpretare la tragedia, rimane inerte su uno sfondo grigio, ripiegato in un dolore inesprimibile.

LAURIE LIPTON
E’ travestito da fine ottocento il mondo contemporaneo, ma profondamente minato da una forza di annichilazione. L’ umano è spolpato a scheletro, mentre i grovigli di cavi e tubi delle macchine rivelano la vitalità di un organismo. Tutto nella luminosità di una perla.

DINA BOVA
Una visionarietà ricca e nitida racconta i giochi della mente attorno alla dimensione del sogno e del femminile. Sono avventure di libertà oltre i vestiti stretti del quotidiano, dove l’anima respira in una bombetta, un paio di pinne, o una figurina esile sul palmo di una mano.

GEORGES MAZILU
Le creature giocano assorte, dentro vestiti e cappelli di cuoio, si muovono a piccoli passi, ma sensibili ascoltano da un grande orecchio. Il gioco tonale del colore crea una miniatura di spazio tempo. Piccole antenne a ruota captano il cosmo

GLOOM
Hanno una fine pelle bianca e denti aguzzi, gli abitanti di questo mondo gelido e cupo, sempre accompagnati da piccole creature che li guidano attraverso l’esistenza di monstrum, un prodigio che parla degli dei. Una potenza visionaria senza limiti.
Patrizia Miliani

link ottobre 2010

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DDMagazine agosto settembre 2010

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works:

DIANA DEBORD
FRANCESCO SAMBO
VLADIMIR STANKOVIC
SERGIO PANCALDI
MONO BAR

DIANA DEBORD

“Season of the Witch”

Curiosando nel ricettario della strega…
Un diario fotografico in forma di autoritratti tra Alice e Amelìe.
Sergio Pancaldi

FRANCESCO SAMBO

“Bestiary and other Works”
L’autoritratto a servizio di un progetto digitale.
L’artista presta il suo corpo per la creazione di un nuovo bestiario mutante, e la masquerade non finisce qui…

Sergio Pancaldi

VLADIMIR STANKOVIC (The Russian)

“Vampires and Fairy Tales”
Maria Teresa d’Austria insediò una commisione scientifica per  concludere che  vampiri  nel suo impero non esistevano. Eppure i vampiri dell’illustratore serbo Vladimir Stankovic ci raccontano una mitologia estremamente umana e reale fatta di fame, di cerimonie, pennichelle in bare insonorizzate, dove gli anatemi illuministici di sua maestà non hanno impedito al nostro novello Chagall di Serbia di risvegliarsi ancora una volta di notte tra cimiteri, tavole da obitorio e pipistrelli a frotte.
Paola Castellan

SERGIO PANCALDI
“selfpoRtAiTS”
Pancaldi esplora l’autoritratto attraversando i luoghi di una topografia underground, in una serie di scatti che presenta le sfumature del sè deliberatamente sospese tra “What are you?” e “Who are you?”
Patrizia Miliani

MONO BAR presents:
“We Were Werewolves”

Un’antologia analogica ci ricorda quanto amavamo la luna. La Milano gothwave degli anni che furono rievocata da un locale, il “Mono”, che è un vero progetto di stile.
Sergio Pancaldi

link agosto settembre 2010

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DDMagazine luglio 2010

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GABRIELE BONATO
ZACK SDRALE
MARINA MARCOLINI
VINS BARATTA
ANDREA ROGRIGUEZ

GABRIELE BONATO
WORKS
Uno sguardo lucido e corrosivo sui mostri contemporanei, la nostra allegra memoria collettiva, morta tra un blackberry o e una partita a squash.
P.Miliani

ZACK SDRALE
PAINTING
C’è una tentazione nascosta nell’anima, che Zack Zdrale lascia dire al corpo, che si fa per lui materia esistenziale, che si contorce lievemente, spinge, s’inganna, lasciandosi tentare da attimi di luce. Quasi uno yoga metafisico e necessario per mutare le quotidiane forme dell’essere e sfiorarne la materia oscura.
P. Castellan

MARINA MARCOLINI
L’ ARTE OLTRE LO STILE
Una variazione sul tema giocata sulle immagini della tradizione pittorica, con un piacevole brivido dell’inatteso, e uno scarto inquieto.
P. Miliani

VINS BARATTA
PORTRAITS FROM A PRIVATE DIARY
Sfogliare le pagine evanescenti di questo diario privato equivale ad accenderle. E’ questo il ruolo fondamentale giocato dalla luce e dal suo utilizzo alchemico nella tessitura. Echi di Wolfgang Tillmans come da un rave, ma in lontananza…
S.Pancaldi

ANDREA RODRIGUEZ
LUPI, CONIGLI & ALTRE STORIE…
C’era una volta, prima dell’era dopo il digitale, una città abitata da conigli e da lupi che erano soliti incontrarsi la sera in una locanda dai mattoni tutti incastrati, come in un rompicapo. L’oste, un tipo barbuto, disegnava le loro avventure come se fossero state le sue…
In connessione con la grafica punk urban underground 70-80 attraverso il filo diretto della produzione per band e club (DIY)
S.Pancaldi

link luglio 2010

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DDMagazine giugno 2010

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UGO PIERRI
GUGLIELMO MANENTI
AKA B
LUIGI TOLOTTI

DDProject ha realizzato per il secondo anno consecutivo BLOOMSDAY, la celebrazione della figura di James Joyce nella ricorrenza del 16 giugno, giorno in cui si svolge il suo romanzo Ulisse. L’edizione 2010 ha proposto “Quattro artisti in viaggio con Ulisse” esposizione delle opere di Ugo Pierri, Guglielmo Manenti, Aka B e Luigi Tolotti, che hanno interpretato in modo originale l’opera e la figura dello scrittore irlandese.

Ugo Pierri
“Il professore elastico”

Una visionarietà dissacrante spinge giù dal piedistallo il mito-Joyce e lo trasforma con nitida ironia in un bestiario delle passioni.

Guglielmo Manenti
“Epifanie”

Un sospeso vagabondare sulle strade dell’esilio conduce Bloom-Joyce attraverso visioni enigmatiche in un cromatismo brillante dai toni crepuscolari.

AKA B
“Le 12 fatiche di Joyce”

Un tratto forte disegna dodici dense varianti dello scrittore irlandese, rivelando un personaggio corroso dal tormento creativo, in bilico tra il vedere e la cecità.

Luigi Tolotti
“J.J. Tredici variazioni sul tema”

Un intarsio di sovrapposizioni letterarie e biografiche ricrea in chiave pop e surreale la densità dell’universo joyciano, con gusto grafico e cromatico.
Patrizia Miliani

link giugno 2010

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DDMagazine maggio 2010

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SERGIO BERTOLINI – ROBERTO MIGNANENGO
ALEX ROULETTE
LUCA BIDOLI
JEONGMEE YOON
ALE DI GANGI

SERGIO BERTOLINI – ROBERTO MIGNANEGO

WORLD BEACH ULTIMATE CUP – WORLD FREESTYLE CHALLENGE
“E c’erano colori ovunque, frammenti di colore ovunque.
E frisbee. Ovunque. Il prossimo anno il tema del Paganello sarà ‘Amarcord’.”
[Lui Tasini]Sergio Bertolini e Roberto Mignanego ritraggono il “Paganello” 2010, torneo mondiale di frisbee giunto quest’anno alla ventesima edizione nella città di Rimini.

ALEX ROULETTE

PAINTING
Originario dell’Ohio, residente a Brooklyn, NY, Roulette fotografa e fedelmente riproduce in materia pittorica con estrema precisione istanti e istanze di vita “on the road” di un’America giovane e sola, alla ricerca di qualcosa.

LUCA BIDOLI

WORKS
“Alla ricerca di una meraviglia possibile. Di una resistenza alla transitorietà. Si sta come in tralice, di traverso: è la prospettiva obliqua, da animale domestico, di chi sta in basso, oltre, a fondo, quella di Luca Bidoli. Questa surrealtà di indizi percepita a quattro zampe, acida, dai contorni netti come tagli, è congegnata per vuoti. […] Si fa materia pittorica, cromia fauve, sagoma di un tempo minimo. Di passaggio.”

Simonetta Angelini

JEONGMEE YOON

THE PINK AND BLUE PROJECT

L’ultimo progetto-reportage di JeongMee Yoon, fotografa sudcoreana, ritrae l’infanzia circondata dai propri oggetti…
“The Pink and Blue Projects, explores the trends in cultural preferences and the differences in the tastes of children (and their parents) from diverse cultures, ethnic groups as well as gender socialization and identity. Today, with the effects of advertising on consumer preferences, pink and  blue customs are a worldwide standard.”
(JeongMee Yoon)

ALE DI GANGI

IPHONEOGRAFIA
Fotografo e videomaker fiorentino in costante oscillazione tra digitale e analogico dovuta alla duplice fascinazione per il vintage (è ora in mostra a Firenze con “the possibile exhibition” per sole Polaroid) e per le tecnoavanguardie: come le immagini trattate con le varie applicazioni permesse da iPhone, il trend del momento, al quale questo servizio è dedicato.

link maggio 2010

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DDMagazine aprile 2010

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CASAJORDI
BO BARTLETT
FRANCESCA FINI
JUAN JESUS FERNANDEZ JIMENEZ aka JJFEZ
SOLAIXX

CASAJORDI
GRAPHISME & AUTRES FANTASIES
: “L’Encyclopedìe” dell’inconscio rivive attraverso le manipolazioni grafiche estremamente precise ed accurate. L’apoteosi del sogno lucido.

BO BARTLETT
PAINTINGS:
Nella galassia del Realismo Americano i soggetti di Bartlett colpiscono ed affascinano per l’alone drammatico e per l’epica sfuggente di cui si circondano. Una narrazione silenziosa quanto potente.

FRANCESCA FINI (Italy)
WORKS:
E’ uno sconfinare tra tempo e media, continuo e mai gratuito, la ricerca artistica di Francesca Fini: performer, videomaker, digital artist, un cammino intenso e febbrile che contrappone la riscoperta del mito arcaico e la documentazione dell’umanità dei giorni nostri, con la tecnologia come nume tutelare.

JUAN JESÚS FERNÁNDEZ JIMÉNEZ aka JJFEZ (SPAIN)
CLAUSTROFOBIA
: Le cupe atmosfere narrative, i tagli di luce spietata ed i silenzi forzati sono segni del dichiarato amore per l’espressionismo tedesco di questo giovane illustratore spagnolo.

SOLARIXX  (Neverland)
PERVERSIONS OF PAIN:
Chiede di essere perdonata se non ha la pretesa di piacere. La perdoniamo perché ci restituisce fortemente l’esigenza di essere, subendo ed assumendo i suoi stessi trattamenti digitali attraverso il corpo e le sue reazioni

link aprile 2010

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DDMagazine marzo 2010

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MASSIMO PREMUDA
RON ENGLISH
LUIGI TOLOTTI
ANGELO NAIROD
GP ORBASSANO

Massimo Premuda (Italia)   Little big icons grow up

“La Pop Art è un modo di amare le cose”  (Andy Warhol)

Ron English (NY- USA)  POPaganda

“Non penso che l’arte sia propaganda; dovrebbe invece essere qualcosa che libera l’anima,favorisce l’immaginazione ed incoraggia la gente ad andare avanti. (Keith Haring

Luigi Tolotti (Italia)  Vincent Price

“Darkness falls across the land\ The midnite hour is close at hand \Creatures crawl in search of blood \To terrorize y’awl’s neighbourhood”  (V, Price in “Thriller” di M.Jackson)

Angelo Nairod (Italia)   POPtales of ordinary madness

“Amo Napoli perché mi ricorda New York” (Andy Warhol)

GP Orbassano (Italia-Tonga)   POPlynesia “

Si può essere fedeli a un posto o a una cosa quanto lo si è a una persona. Un posto può farti venire il batticuore, specialmente se per arrivarci devi prendere l’aereo. (Andy Warhol)

link marzo 2010

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DDMagazine gennaio febbraio 2010

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LUI TASINI
MARCO SANGES
MICHELE LECCESE
ELENA GRANDAL
GONZALO BENARD

Lui Tasini (Italia) IL PAESE DEL SE: L’essenziale è invisibile, lo si avverte nell’atmosfera che permea le immagini di Lui. La brezza sottile che arriva dal mare riminese porta con se’ la voce di mille voci di un coro di paese. Narrano dell’occasione di un incontro.

Marco Sanges (U.K.) BIG SCENES: Fotografo e regista emergente della scena londinese (ed in procinto di inaugurare un’esposizione nella capitale britannica) ci coinvolge con deliziose atmosfere noir e ”grotesque”. Un po’ come se gli Addams venissero diretti in un musical da Peter Greenaway. Ma la definizione è di certo troppo stretta.

Michele Leccese (Italia) CONCEPTUAL: Dopo essere stato sovvertito a dovere, lo spazio cede il passo all’inconcretezza del sogno. La nuova serie di immagini evocata da Leccese mescola abilmente fotografia, grafica, collage digitale, texture e chissà cos’altro amalgamando il tutto con la consueta, sottile ironia.

Elena Grandal (Spagna) RETRATOS: Il parco giochi del Pop in una fresca serie eroticomica in cui più di un amante del cinema iberico riconoscerà gli echi di una “movida” non ancora in odore di nostalgia.

Gonzalo Bènard (Spagna) LATE NIGHTS, MORNING MOOD: Un connubio felice tra la superficie drammatica del Bianco e Nero ed un’attenta e disinibita sperimentazione.

link gennaio febbraio 2010

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