L’Associazione culturale DayDreaming Project, in collaborazione con KNULP presenta:
LAVORI PRECARI
mostra di Paolo Ferluga
Evento inaugurale: giovedì 22 ottobre ore 19
al bar libreria Knulp di via Madonna del Mare 7/a, Trieste
PAOLO FERLUGA
vive e lavora a Trieste
LAVORI PRECARI
Paolo Ferluga ha ultimamente sorpreso il pubblico triestino già due volte, proponendo, a breve distanza di tempo, due mostre con un solo quadro in esposizione. La prima, al Salone Gemma, la seconda, al Teatro Miela. Se ancora negli anni Sessanta una mostra di un solo quadro sarebbe stata del tutto normale, oggi, nel tentativo di compiacere il mercato, si tende a saturare di immagini gli spazi espositivi spesso in modo acritico e disorganico.
Il quadro esposto la scorsa primavera al Salone Gemma e intitolato “Raznovrstnost”, un assemblaggio di pittura e ritagli di giornale che da lontano si presentava come un caotico amalgama di forme, segni, simboli e immagini, era contrassegnato da una tale complessità di rapporti formali e compositivi da causare all’osservatore un senso di spaesamento e sconforto. Ma tale spaesamento svaniva quando, avvicinandosi, diventavano leggibili un’infinità di micro-trame narrative, suggerite con satira sottile e sensibile. Lo spaesamento tuttavia ritornava improvviso, benché ciò valesse unicamente per il pubblico triestino, quando si scopriva che la maggior parte delle parole scritte, a partire dal titolo stesso del quadro, erano in lingua slovena.
Raccolta la sfida offerta dall’effetto ottenuto dall’utilizzo dello sloveno in ambito italiano, Ferluga, dopo pochi mesi, si decide a presentare al Teatro Miela un enorme dipinto figurativo, intitolato “qui Trst”, una “visione della città del futuro” in cui Trieste, dopo una vera e propria rielaborazione del proprio controverso passato, si ripresenta al mondo, libera da pregiudizi, per quella che è: italiana, slovena, internazionale.
Al Knulp Ferluga decide di “rompere con la sua stessa tradizione del dipinto unico”, presentando, accanto a un grande dipinto, una miriade di piccolissimi frammenti di immagini e pittura sparsi su tutte le superfici del locale. È come se un altro quadro enorme fosse esploso, e i singoli frammenti, dispersi nello spazio, allontananosi reciprocamente, si imponessero l’uno sull’altro, guidati dal solo istinto di sopravvivenza, alienati, come tanti, densi nuclei di microstorie o brevissimi “haiku figurativi”. Tutte metafore del mondo attuale, globalizzato sotto il profilo del potere economico e politico, frammentato e precario, invece, sotto il profilo individuale.
Varrà la pena ricordare come l’attuale condizione di “precarietà del lavoro”, che ha coinvolto un’intera generazione e che deriva dalla “positiva” ideologia della “flessibilità”, diviene ben presto un potentissimo strumento di sfruttamento economico e di controllo sociale, deliberatamente progettato e pianificato dai grandi centri del potere economico mondiale, consapevoli che una società frammentata e dispersa finisce col perdere qualunque forza e peso politico.
I piccoli quadri, frammenti di un insieme più grande, riscattano la loro esistenza attraverso il proprio essere unicamente e prepotentemente se stessi, ponendosi al contempo contro ogni forza disgregante.
Anche l’individuo isolato, una volta perduti il legame sociale e la “forza di coesione”, ritrova il senso e il coraggio a partire dalla consapevolezza del suo stato e nella costruzione di nuovi legami, metaforicamente rappresentati dal “filo-compositivo” che trasforma una massa dispersa di immagini eterogenee in una vera e propria, formalmente compiuta, installazione.
I “lavori precari” esposti al KNULP, ricomponendosi secondo una legge nuova, mostrano che, ancora una volta, da ogni caduta e sconfitta ci si può riprendere, per costruire qualcosa di assolutamente nuovo e migliore.
Vasja Nagy
Principali mostre personali
2009 “ La città esplode” Trart Trieste a cura di Sabrina Zannier
2009 “ Qui Trst” Teatro Miela, Trieste, a cura di Sabrina Zannier
2009 “ Raznovrstnost” Faltwerksalon-Salone Gemma, Trieste, a cura di Vasja Nagy
2007 “Raznobarvnost” Faltwerksalon-Salone Gemma, Trieste
2005 3g-artecontemporanea, Udine
2004 “Spionaggio Urbano”, 3g-artecontemporanea, Udine, a cura di Sabrina Zannier
1996 Teatro Miela , Trieste
1994 Sala Comunale d’Arte di Trieste a cura di Maria Campitelli
Principali mostre collettive
2008 Ingresso libero 3g artecontemporanea , Udine
2006 Nord est far east Cinema Visionario, Udine , a cura di Sabrina Zannier
2004 Vernice, sentieri della giovane pittura italiana, Villa Manin di Passariano, a cura di Sarah Cosulich Canarutto e Francesco Bonami
2004 Milano Flash Art Fair, Milano
2000 Zone d’Arte 2 : Figure, Kunsthaus, Klagenfurt, a cura di Lorenzo Michelli
1999 Zone d’Arte 2 : Figure, Sala Comunale d’Arte di Trieste, a cura di Lorenzo Michelli
1997 Eclectic fragmentation, Height floor gallery, New York, a cura di Davide Skerlj
1995 Achtung auf den Zug, Museo ferroviario, Trieste, a cura di Maria Campitelli
Sarà presente l’autore.
Intervento critico di Vasja Nagy
La mostra sarà visitabile fino al 20 novembre