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SOPRA SOTTO SUL orizzonte | mostra di Linda De Zen

L’associazione culturale Strange Opera e DDProject
presentano

SOPRA SOTTO SUL

… l’orizzonte

mostra personale di Linda De Zen
a cura di Rossana Calbi

dal 26 ottobre al 23 novembre 2019
inaugurazione 26 ottobre, ore 19.00

Per la prima volta a Trieste una mostra personale inedita dell’artista vicentina: Linda De Zen.

SOPRA SOTTO SUL … l’orizzonte è una mostra che pone un limite fisico e lo studia.
L’artista, romana d’adozione, cerca di guardare oltre, fissa il suo personale orizzonte e sforza lo sguardo per andare oltre.
La De Zen si pone al centro, è la sua visione, il suo punto di vista che viene sviluppato in un progetto espositivo in una città che è liminare.
Una mostra ispirato e voluta per la città di Trieste, per KNULP, il luogo fisico che racconta i limiti culturali con la volontà di superarli. Ventuno opere inedite posizionate per dare e avere la giusta importanza rispetto a quello che è il limite personale.

SOPRA SOTTO SUL … l’orizzonte è un gioco, il gioco dei limiti che ci vogliamo dare. Con queste ventuno opere si vuole srotolare la fantasia nella costruzione di piccoli limiti o piccole libertà. Ogni idea è collocabile in un punto del nostro orizzonte, può volare sopra, nuotare sotto e camminare sul; ma ogni equilibrio è ribaltabile e quindi mentre voliamo sotto il mare pensiamo a dove ci siamo messi a camminare.

Linda De Zen spiega il suo punto di vista, lo dispiega lungo una linea, lo attraversa guidando lo spettatore in questo suo personale percorso che è il suo modo per catalogare, ma anche, e soprattutto, la sua epifania. In quell’ordine Linda De Zen non ha nessuna rigidità, guarda, colloca e sposta, fino a quando tutto sembra ed è ordinato, pronto, quindi a un nuovo cambiamento a una nuova collocazione.

SOPRA SOTTO SUL … l’orizzonte è il punto di vista di Linda De Zen, è lo sguardo personale dell’artista sui suoi limiti, su quelli in cui è costretta da se stessa e dagli altri. Lì, in quei limiti l’artista realizza automaticamente le sue personali linee indefinite, quelle linee con cui compone il mondo e che le sfuggono dalle mani, ma non dai pensieri, quei disegni sono il suo personale tentativo di sfuggire al caos creandone, ovviamente, dell’altro.

Linda De Zen nasce a Schio alla fine dell’agosto del 1988.
Dal 2010 è organizzatrice del Malo Juggling Festival, evento dedicato alla diffusione delle arti di strada e circensi. Nel 2014 si laurea in spettacolo al DAMS di Padova. Il suo interesse per l’arte si sviluppa anche praticamente: inizia a studiare da sola diverse tecniche, la fotografia analogica, il mosaico e infine la pittura. Il suo processo pittorico si sviluppa nei ritratti a occhi chiusi, opere in cui l’artista rifiuta l’osservazione del medium e si concentra sul soggetto che ha di fronte trasformando la sua percezione visiva nel tratto. Nel 2017 arriva a Roma per proseguire la sua ricerca e sviluppa i suoi lavori in una residenza d’artista presso la galleria Sala Blu che ospita la sua prima mostra personale.
Nel 2018 torna a Sala Blu per una sua seconda mostra personale, A stanze, un progetto a cura di Rossana Calbi, in cui collabora con nove artisti italiani, sempre con la medesima curatela, lavora su Corredo Singolo, la sua prima mostra personale sviluppata su tessuto. Corredo Singolo è ospite nell’abbazia di Badia a Ruoti, ad Arezzo, nell’agosto del 2018 e nel 2019, grazie a Viviana Cazzato, a Palazzo Risolo, a Specchia uno dei borghi più belli d’Italia della provincia di Lecce.
Oltre al suo lavoro artistico, nel 2019 approfondisce anche il suo percorso progettuale diventando una delle anime della Galleria del Domani, uno spazio dedicato all’arte performativa della Capitale nel quartiere Pigneto. Nel maggio 2019, presenta a Roma, presso la sede espositiva della Banca Fideuram SanPaolo, la sua terza personale nella Capitale: Momento.

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Le chiavi dell’ Alchimia spirituale mostra di Gabriele Bonato

Le chiavi dell’ Alchimia spirituale
mostra di Gabriele Bonato
Inaugurazione
sabato 5 ottobre 20190 ore 19
KNULP via Madonna del mare 7a
Trieste
a cura di Nanni Spano
L’associazione DDProject dopo la breve pausa estiva riprende l’attività con una mostra di Gabriele Bonato, artista con cui l’associazione ha da anni un rapporto di amicizia e collaborazione.
Gabrieile dice di se: una raccolta di immagini suggestive ed ispirate dall’ esperienza vissuta dall’Artista,dal suo Maestro e dai suoi compagni e compagne di cammino che si sono accostati con amore alla Grande Opera.
Serie di lavori dedicati alla mia famiglia e alla famiglia allargata fatta di fratelli e sorelle nello Spirito.
L’ essenza di questo lavoro nasce dall’ amore che la sposa e dea mi dona con la sua luce occulta …e magica.

Nella serata Gabriele Bonato eseguirà una performance pittorica dal vivo.
Info:
Gabriele Bonato vive e lavora a Trieste. Inizia a dipingere molto giovane con la street art, per poi evolvere verso la pittura. Nel 2006 vince il concorso ManinFesto del Centro d’arte contemporanea di Villa Manin, con l’opera Lapis. Nel 2008 è tra i sette vincitori del premio Terna 01, e nel 2009 si qualifica tra i finalisti della seconda edizione. Grazie a questo riconoscimento ha esposto al Chelsea Art Museum di New York. Nel suo percorso artistico ha toccato la scenografia, la performance, l’installazione e l’improvvisazione. Nell’aprile del 2010 alcune sue opere sono state esposte al Museo d’arte moderna Ugo Carà di Muggia nella mostra collettiva “Unatural _nature”.
Una sua opera compare nel film premio oscar “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.
Ha partecipato alle fiere d’arte di Bologna,Verona, Torino (Artissima), Karlsruhe arte moderna e contemporanea , Pulse a Miami.
Info:
staff@ddmagazine.it
www.knulp.org
3337245244

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LA BALENA,PINOCCHI0 E ALTRE STORIE DI MARE

Venerdì 28 giugno 2019 – ore 19

DDProject , CUT in collaborazione con Knulp

presentano

LA BALENA,PINOCCHI0 E ALTRE STORIE DI MARE

Mostra collettiva

Bar Libreria Knulp

Via Madonna del Mare 7a, Trieste

Casa della Musica 0RE 20

Via dei Capitelli 3, Trieste

A cura di Nanni Spano

DJSet di Discoorsetto /Sergio Pancaldi

Lettura dei tarocchi con IRINA

Indovina se ti riesce:

la balena non è un pesce,

il pipistrello non è un uccello;

e certa gente, chissà perché,

pare umana e non lo è.

Gianni Rodari

in mostra

ROBERTO ABBIATI

AKAB

CRISTIANO BARICELLI

SERENA BELLINI

GABRIELE BONATO

FULVIO CAIULO

GIULIANO CESCO

FABIANA CHIARELLI

LISA DEIURI

FABIOLA FAIDIGA

CHRISTIAN FERMO

SAMANTHA FERMO

ANTONIO FRENI

DEBORA E ANDRO MALIS

GUGLIELMO MANENTI

MAURO MARTORIATI

DELPHI MORPURGO

VANNI NAPSO

MASSIMILIANO MUNER

ROXANA MUNCHEN

DARIA PALOTTI

UGO PIERRI

CRISTIANO PINZAN

ANDY PRISNEY

SHANTI RANCHETTI

GIADA SANCIN

ALESSANDRA SPIGAI

LUIGI TOLOTTI

ALESSANDRO VASCOTTO

STEFANO ZATTERA

La mostra LA BALENA, PINOCCHIO E ALTRE STORIE DI MARE dopo 10 giorni di esposizione al Teatro Stabile Sloveno non si poteva disperdere e trova la sua collocazione per tutta l’estate negli spazi del Knulp e Casa della Musica.

La serata comincerà venerdì 28 alle 19 al Knulp per spostarsi alle 20 in Casa della Musica di Via dei Capitelli dove si terrà la festa conclusiva prima della pausa estiva dell’associazione.

Si terrà un DJSet e un Portrait Party curato da Nanni Spano dagli allievi fotografi del corso “Fotografia di scena e postproduzione” e sarà a disposizione gratuitamente per chi volesse mettersi in gioco davanti all’obiettivo.

L’associazione DDproject nella sua decennale attività coniuga in diverse occasioni Arte e Letteratura: diverse mostre negli anni dedicate a Joyce e al Bloomsday il 16 giugno, giorno in cui è ambientato l’Ulisse; nel 2011 il centenario del futurismo con una settimana di incontri allo Studio Tommaseo, Trieste; Franz Kafka e in particolare la Metamorfosi; nel 2017 una mostra dedicata a Majakovski nel centenario della rivoluzione d’ottobre; nel 2018 Frankenstein di Mary Shelley, in occasione dei 200 anni dalla prima pubblicazione del libro.

La mostra del 2019 coglie l’occasione di festeggiare i 200 anni dalla nascita di Hermann Melville dedicando la mostra all’opera immensa del Moby Dick, con riferimenti alla balena del Pinocchio di Collodi e ad altre storie di mare. Abbiamo chiesto agli artisti di affrontare un tema tanto suggestivo, che lascia spazio a svariate interpretazioni, in piena libertà espressiva e con le tecniche che sono loro più congeniali. Sarà una esposizione a 360 gradi, che spazia dalla fotografia, alla grafica, alla pittura, alla scultura e a installazioni sonore.

Info

staff@ddmagazine.it

3337245244

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COMUNE di TRIESTE | PAG_Progetto Area Giovani in collaborazione con DDProject e Knulp presenta“INTERAZIONI” esposizione di Giorgia Mocilnik

COMUNE di TRIESTE | PAG_Progetto Area Giovani
in collaborazione con associazione Daydreaming Project e Knulp presenta

“INTERAZIONI”
esposizione di Giorgia Mocilnik

inaugurazione
giovedì 9 maggio 2019 ore 19.00
a cura del DDProject
Bar libreria Knulp
Via Madonna del Mare 7a, Trieste
la mostra sarà visitabile fino al 29 maggio 2019 dalle ore 10 alle 23

Giorgia Mocilnik presenta, per la prima volta al pubblico triestino, i lavori creati negli ultimi anni della sua ricerca artistica. Artista poliedrica, apicoltrice, naturalista, scrittrice, ha esposto le sue opere in Australia, Perù, Guatemala e Italia.

L’artista prende ispirazione dalla natura, in particolar modo dagli insetti sociali, dalle architetture animali e dalle interazioni che questi ultimi creano interagendo con gli ambienti antropizzati e naturali. Ne è un esempio il lavoro ‘Social Solitaries’ una serie di collages formata da assemblaggi di architetture quali termitai, formicai, alveari, nidi di vespe e uccelli, come esempi di coabitazioni tra specie evolute. Conosciuti soprattutto come nemici, questi animali possono essere dei collaboratori eccellenti; vivendo vicini, alcune specie sono protette dai predatori grazie alla presenza dell’altro e traendo beneficio delle sostanze prodotte dalla loro vicinanza.

Lavorando con differenti media, Mocilnik è affascinata dal concetto di adattamento assieme alle sue molteplici espressioni. Collabora con persone di diversi settori tra cui biologi, apicoltori e ricercatori con lo scopo di fondere il mondo dell’arte con quello scientifico e creare un nuovo linguaggio visivo. ‘Bread+Honey’ e ‘Pane+Miele’ (collaborazione artistica con HoneyFingers) ne sono l’esempio, due progetti scultorei che nascono in Australia per poi essere successivamente esposti in Italia.
Testando le capacità di adattamento dell’apis mellifera, gli artisti hanno voluto sperimentare il processo della costruzione dei favi, facendo interagire gli insetti con il pane, alimento da sempre presente nella dieta dell’uomo.

L’artista è da poco rientrata dal Sud America dove ha collaborato ad un progetto, sponsorizzato dalla National Geographic, sullo studio delle api senza pungiglione. Grazie al Comune di Trieste, socio dell’associazione internazionale BJCEM, lo scorso ottobre è stata selezionata per partecipare alla residenza artistica “LandXcape Land Art” promossa dalla Regione Puglia e focalizzata sulla problematica ambientale della Xylella fastidiosa, tematica al giorno d’oggi di forte interesse.

In questa mostra, Mocilnik esporrà i nuovi lavori realizzati appositamente per l’occasione interagendo in un modo innovativo con lo spazio, e coinvolgendo il pubblico nella realizzazione di un’opera finale.

L’esposizione è correlata ad un ciclo di conversazioni che si terranno presso la Sala Arturo Fittke di Piazza Piccola, 3 da poco “consegnata” al Progetto Area Giovani che ne cura la programmazione. Gli incontri saranno un’occasione per conoscere l’artista e la sua esperienza di residenza in Salento e mettere a confronto due modus operandi in un ambito di grande interesse come l’apicultura e l’arte.

primo incontro
15 maggio 2019 ore 18
LandXcape Land Art _ La residenza artistica come strumento di narrazione e valorizzazione del territorio salentino colpito dalla Xylella
con Giorgia Mocilnik

secondo incontro
23 maggio 2019 ore 18
Arte e Apicultura _ Approcci diversi per un bene comune
con Giorgia Mocilnik, Michela Nola e Fabio Lonza de “I Doni dell’Ape”

terzo incontro
29 maggio 2019 ore 18
Incontro con le api, il loro mondo e l’Apiterapia
Incontro Michela Nola e Fabio Lonza de “I Doni dell’Ape”

Gli incontri sono aperti e gratuiti

CONTATTI

Info mostra: Nanni Spano 3337245244
staff@ddmagazine.it
giorgia.mocilnik@gmail.com

giorgiamocilnik.com
bjcem.org/landxcape_ita/

Info incontri: Susan Petri 040|3485818
pologiovani@comune.trieste.it
artefatto.info
pag.comune.trieste.it

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TAROCCHI mostra personale di Ugo Pierri +Arcana. Mostra collettiva

Associazione Culturale Daydreaming Project in collaborazione con Knulp e Casa della Musica presenta

Sabato 13 aprile 2019 ore 18
TAROCCHI
mostra personale di Ugo Pierri
Bar libreria Knulp, Via Madonna del Mare 7a, Trieste

ARCANA
mostra collettiva
Sabato 13 aprile ore 20
Casa della Musica, Via dei Capitelli 3, Trieste
a seguire Tarots Portrait Party a tema arcani maggiori a cura di Vanni Napso, DJ Set e letture dei Tarocchi di Irina

esporranno:

Æno China

AKAB

Christian Fermo

Samantha Fermo

Vanni Napso

Simon Nuttall

Fabio Magnasciutti

Debora e Andro Malis

Guglielmo Manenti

Roxana Munchen

Sergio Pancaldi

Ugo Pierri

Andy Prisney

Shanti Rachetti

Giada Sancin

Francesco Visc?so

Mostre a cura di Paola Frausin e Nanni Spano

Continua la collaborazione con una doppia mostra sugli Arcani Maggiori dei Tarocchi tra DDProject, Casa della Musica e Knulp.


Si inaugura l’evento alle 18 con la personale di Ugo Pierri, per poi spostarsi alle 20 in Casa della Musica per l’inaugurazione della mostra collettiva a cui seguirà DJSet, Tarots Portrait Party di Vanni Napso, incontro collaudato proposto dal DDPrject dove chi lo desidera può mettersi in gioco in un set fotografico professionale e vedrà il ritorno di Irina che leggerà i Tarocchi ai partecipanti.
Gli incontri sono gratuiti.

I tarocchi sono delle carte contenenti simboli che, collegati alla vita umana, possono fornirne interessanti interpretazioni.

Di origine incerta, ma con ispirazioni presenti in culture antiche lontane tra loro (Cina, antica Grecia, Persia, Egitto, Europa), i tarocchi presentano degli archetipi universali, a suggerire origini, vie evolutive e destini comuni all’umanità intera. 

Studiati e affrontati nei secoli nella loro corrispondenza con simbologia, cabala, numerologia, astrologia, gli arcani verranno proposti da alcuni autori, nella loro personale interpretazione, in una doppia inaugurazione:


Ugo Pierri, pittore inediale, poeta crepuscolare, scrittore di racconti è nato a Trieste nel 1937, dove attualmente vive e lavora. Si è formato alla scuola di Anita Pittoni. Ha pubblicato diversi libri: “Aiku Lokali, Football party” (undici poesie per il gioco del calcio), Via Canova 26 (racconto con tarocchi), “Le avventure di Pinocchio” (illustrazioni), “Noi parrocchiani”, “Selezione celeste”, “La gabbia del pane (racconto di un fannullone)”, “Lo zodiaco”, “Mamie Blu”, “Icaro depennato”. La sua attività nel campo della pittura è documentata dal recente Catalogo (Trieste, Battello Stampatore, 2000). Pubblica il foglio “Ossetia, l’eco del popolo oppresso” e cura le “Edizioni del Lastrico”

info

nanni spano 3337245244
staff@ddmagazine.it

ARCANA

I tarocchi sono delle carte contenenti simboli che, collegati alla vita umana, possono fornirne interessanti interpretazioni.

Di origine incerta, ma con ispirazioni presenti in culture antiche lontane tra loro (Cina, antica Grecia, Persia, Egitto, Europa), i tarocchi presentano degli archetipi universali, a suggerire origini, vie evolutive e destini comuni all’umanità intera.

Studiati e affrontati nei secoli nella loro corrispondenza con simbologia, cabala, numerologia, astrologia, gli arcani verranno proposti da alcuni autori, nella loro personale interpretazione, in una doppia inaugurazione:

sabato 13 aprile Knulp, ore 18: gli Arcani Maggiori di Ugo Pierri

casa della musica ore 20: ARCANA mostra collettiva, DJset, letture.

esporranno:

Æno China

AKAB

Christian Fermo

Samantha Fermo

Vanni Napso

Simon Nuttall

Fabio Magnasciutti

Debora e Andro Malis

Guglielmo Manenti

Roxana Munchen

Andy Prisney

Shanti Rachetti

Giada Sancin

Francesco Visc?so

Associazione Culturale Daydreaming Project in collaborazione con Knulp e Casa della Musica presenta:

– TAROCCHI

mostra personale di Ugo Pierri

Sabato 13 aprile 2019 ore 18

Bar libreria Knulp, Via Madonna del Mare 7a, Trieste

– ARCANA

mostra collettiva

Sabato 13 giugno ore 20

Casa della Musica, Via dei Capitelli 3, Trieste

a seguire Tarots Portrait Party a tema arcani maggiori a cura di Vanni Napso, DJ Set e letture dei Tarocchi di Irina

esporranno:

Æno China

AKAB

Christian Fermo

Samantha Fermo

Vanni Napso

Simon Nuttall

Fabio Magnasciutti

Debora e Andro Malis

Guglielmo Manenti

Roxana Munchen

Ugo Pierri

Andy Prisney

Shanti Rachetti

Giada Sancin

Francesco Visc?so

Mostre a cura di Paola Frausin e Nanni Spano

Continua la collaborazione, con una doppia mostra sui Tarocchi, tra DDProject, Casa della Musica e Knulp.

Si inaugura l’evento alle 18 con la personale di Ugo Pierri, per poi spostarsi alle 20 in Casa della Musica per il vernissage della mostra collettiva a cui seguiranno DJSet, Tarots Portrait Party di Vanni Napso (incontro collaudato proposto dal DDProject dove chi lo desidera può mettersi in gioco in un set fotografico professionale), letture individuali a cura di Irina.

Ingresso libero

I tarocchi sono delle carte contenenti simboli che, collegati alla vita umana, possono fornirne interessanti interpretazioni.

Di origine incerta, ma con ispirazioni presenti in culture antiche lontane tra loro (Cina, antica Grecia, Persia, Egitto, Europa), i tarocchi mostrano degli archetipi universali, a suggerire origini, vie evolutive e destini comuni all’umanità intera.

Studiati e affrontati nei secoli nella loro corrispondenza con simbologia, cabala, numerologia, astrologia, gli arcani verranno proposti da vari autori, nella loro personale interpretazione, in una doppia inaugurazione.

Ugo Pierri, pittore inediale, poeta crepuscolare, scrittore di racconti è nato a Trieste nel 1937, dove attualmente vive e lavora. Si è formato alla scuola di Anita Pittoni. Ha pubblicato diversi libri: “Aiku Lokali, Football party” (undici poesie per il gioco del calcio), Via Canova 26 (racconto con tarocchi), “Le avventure di Pinocchio” (illustrazioni), “Noi parrocchiani”, “Selezione celeste”, “La gabbia del pane (racconto di un fannullone)”, “Lo zodiaco”, “Mamie Blu”, “Icaro depennato”. La sua attività nel campo della pittura è documentata dal recente Catalogo (Trieste, Battello Stampatore, 2000). Pubblica il foglio “Ossetia, l’eco del popolo oppresso” e cura le “Edizioni del Lastrico”

info

nanni spano 3337245244

staff@ddmagazine.it

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“DDProject 3.0 The new beginning” Mostra Collettiva Caffè della Musica Trieste

ASSOCIAZIONE CULTURALE DAYDREAMING PROJECT / CAFFE’ DELLA MUSICA/ KNULP

presentano:

DDProject 3.0

The new beginning”

Mostra Collettiva

DJ Set a cura di Discoorsetto
Carnival portrait Party a cura di Vanni Napso

sabato 2 marzo 2019 ore 19.30

Caffè della Musica

Via dei Capitelli 3, Trieste

in mostra:
Akab

Cristian Fermo

Officina Infernale

Debora e Andro Malis

Guglielmo Manenti

Roxana Munchen
Vanni Napso
Sergio Pancaldi

Ugo Pierri

Alberto Ponticelli

Giada Sancin
Squaz

Jan Sedmak

Luigi Tolotti

Stefano Zattera

Daydreaming Project inaugura e festeggia la nuova gestione del Knulp del bar di Caffè della Musica con una mostra collettiva. Continua così la ultra decennale collaborazione tra il Knulp e il DDProject.

Siamo ben consci che uno spazio espositivo in più porta impegno e dedizione da parte di tutti, ma il DDProject accetta la proposta e la sfida credendo che un ulteriore spazio per l’arte e per gli artisti – in forma gratuita, formula consueta per la nostra associazione – sia una occasione da non sprecare per riuscire a portare ulteriore visibilità agli artisti e alla città.

Si inizia quindi con un’esposizione collettiva di artisti che in diverse occasioni hanno collaborato con noi, presentando le opere che sono state da loro donate alla nostra associazione.

Inaugurando la mostra, coglieremo l’occasione di organizzare una vera e propria festa nel sabato di carnevale: un DJ Set condotto da Discoorsetto (Sergio Pancaldi) e un “Carnival Portrait Party” di Vanni Napso, che per l’occasione preparerà un vero e proprio set fotografico professionale dove le persone potranno travestirsi e partecipare al set in maniera libera e gratuita, il tutto naturalmente adatto anche ai più piccoli. Vi aspettiamo numerosi sabato 2 marzo a partire dalle 19,30

Il gruppo Daydreaming Project

Info:

Nanni Spano 3337245244

staff@ddmagazine.it

knulp@knulp.it

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DDPROJECT / KNULP presentano: PROGETTO STIGMA con AKAB

giovedì 10 gennaio 2019 ore 19

Bar libreria Knulp

Via Madonna del Mare 7a, Trieste

sarà presente AKAB

durante la serata live painting

suoni di Gianluca Marcon

a cura di Nanni Spano

presenta Corrado Premuda

la mostra proseguirà fino al 15 febbraio 2019

in mostra: AKAB, TIZIANO ANGRI, PABLO CAMMELLO, MARCO GALLI, LUCA NEGRI, OFFICINA INFERNALE, DARIO PANZERI, ALBERTO PONTICELLI, SPUGNA, SQUAZ, STEFANO ZATTERA

L’editoria italiana di fumetto, ha un nuovo soggetto di piccole dimensioni ma non privo di ambizioni: Stigma.
Creato su impulso di una figura di lunga esperienza nella scena del fumetto indipendente come Akab (Gabriele di Benedetto), “agitatore” e co-fondatore di Shok Studio, il nuovo marchio si presenta con una identità editoriale piuttosto composita, ma con un obiettivo preciso: produrre opere dalla forte personalità artistica.

Nel suo catalogo Stigma presenterà infatti sia autori affermati che esordienti, accomunati non tanto dai temi o dai registri – grotteschi, drammatici, surreali, espressionisti – quanto da un certo radicalismo nel disegno e nella narrazione.

Nel 2018 STIGMA pubblica
RUBENS di Akab, Cammello e Spugna scritto e disegnato a tre mani
PERSO NEL BOSCO di Dario Panzeri
STORIE DI UOMINI INTRAPRENDENTI E DI SITUAZIONI CRITICHE di Luca Negri, vincitore del premio miglior opera prima a Treviso Comics 2018
EPOS di Marco Galli
SARÒ BREVE di Squaz, in uscita nel 2019
Una lineup composta da molti autori con diversi libri alle spalle, qui riuniti all’insegna di un percorso di libertà creativa che sembra quasi scivolare verso una visione da “collettivo di artisti”.

AKAB ci introduce al progetto
Quando avevo meno di vent’anni con un gruppo di amici ho dato vita a una casa editrice che in 4 anni ha bruciato le tappe fino ad esplodere nel cielo. Vent’anni dopo sono ancora qui con un gruppo di amici a dare vita a questa nuova etichetta selvaggiamente autogestita. L’idea è semplice, ridare agli autori totale controllo sul proprio lavoro. Siamo adulti e vaccinati, ci controlliamo tra di noi, non abbiamo più bisogno di padri, insegnanti o tutor. Come sempre l’intento è fare i libri a fumetti che vorremmo vedere in giro e giocare con il linguaggio senza preconcetti o limiti. Parlare di soldi è sempre volgare ma è programmatico in Stigma riconoscere una grossa fetta delle vendite a chi il libro lo fa materialmente – il 30 % su tutto il venduto partendo dalla prima copia, per essere esatti.
Per questo abbiamo deciso di non mettere mai il logo Stigma in copertina, per sottolineare anche graficamente che il libro è sopratutto di chi lo fa, non di chi lo stampa o lo distribuisce.
Infatti tutti i diritti rimangono all’autore che è libero di ristamparlo con chi vuole il giorno seguente l’uscita. Insomma il pallone è suo e nessuno glielo può bucare.
Ogni Stigma uscita sarà preceduta da due mesi di prevendita on line e ormai è chiaro come il nodo non sia più la distribuzione ma la promozione. Come si cambia, per non morire.
Autore è una parola terribile che viene da autorità, ma come dice Cartman forse è arrivato il momento di farla rispettare.
Il fumetto non c’entra con la politica, gli intrighi di redazione, i favori, il sociale, la comicità, gli impiegati, il super io, la tecnica, la cronaca, il lavoro, la professionalità, religione, pubblico, figa, civiltà, hipster, cineserie, educazione, pirati, medicina, tv, cani, rivoluzione, slogan, detective, arte, navi, psicologia, generi, marketing, motociclismo, non c’entra con nulla se non con se stessi e il proprio stigma.

La mostra proporrà una selezione delle tavole dei libri prodotti e un incontro con AKAB per parlare del progetto e delle nuove pubblicazioni.

Info

Nanni Spano 3337245244

staff@ddmagazine.it

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“Black People in a White World” An odyssey of images by Valerio Corzani

ASSOCIAZIONE CULTURALE DAYDREAMING PROJECT / KNULP

presentano:

Black People in a White World”

An odyssey of images by Valerio Corzani

venerdì 15 febbraio 2019 ore 19

Bar libreria Knulp

Via Madonna del Mare 7a, Trieste

sarà presente Valerio Corzani all’inaugurazione

a cura di Nanni Spano

finissage 9 marzo 2019 ore 19

sarà presente Valerio Corzani per una visita guidata al finissage

“Ho fatto un viaggio e ho pagato il biglietto.

Ma lascia che ti dica una cosa: mi è costato troppo”

Toni Morrison

“Il mio peccato è nella mia pelle” dice il verso di un blues molto noto e da questa constatazione si sono dipanate molte delle tortuose e lente ricerche d’identità che hanno portato il popolo nero al complesso mosaico della sua storia.

All’inizio era Madre Africa. Una madre atavica e selvaggia, temuta e rispettata, terminale di tutti i riti, benefattrice e crudele. Poi, per lunghi anni la “Madre Nera”, l’Africa, finì per popolare l’America e il mondo di milioni di suoi figli e figlie, e l’Europa si trovò a riempire le biblioteche di commentari fallaci e complici sulla natura di queste vittime e sulla natura dell’Africa che le offriva in olocausto, attraverso la pratica dello schiavismo. Per raccontare il “grumo” della cultura africana non basterebbe un’enciclopedia. Le società di matrice nera hanno dato vita, nel corso dei secoli, ad un tale florilegio di stili e di derive da mettere in difficoltà qualsiasi compilatore, ancorché ben intenzionato e attento. Una storia fortemente segnata dalla diaspora e dalla particolare interazione tra i sistemi e l’ambiente che hanno incorporato, modificato e trasceso. Una serie di commistioni e di sincretismi che hanno fecondato vecchi e nuovi continenti, risultato dell’incontro (coatto) tra indigeni, deportati e deportatori, poi tra i figli di questi e di quelli, infine dal contatto con le onde di altre spinte immigratorie (gli irlandesi, gli italiani, gli arabi, i berberi, gli indiani, i malesi, i cinesi, i boscimani…). Eppure, nella storia di queste pulsioni e di queste traiettorie, i neri si sono trovati quasi sempre minoranza (anche quando minoranza non erano), hanno dovuto impugnare il coltello dalla parte della lama e hanno finito per convincersi, come scrive James Baldwin, che i segreti del loro cuore “erano puzza alle narici di Dio”.


“Black People in a White World” racconta in una serie di immagini in bianco e nero (un bianco e nero che parafrasa il titolo della mostra), le perlustrazioni di Valerio Corzani in giro per il mondo.

Si approda così in Marocco, Tailandia, Colombia, Mali, Zanzibar, Inghilterra, Italia, Francia, Portogallo, Etiopia con un unico tema a guidare l’obbiettivo della macchina fotografica: la situazione del “popolo nero” ad ogni latitudine, i sogni e le vicissitudini della “Black Odyssey”, e il tentativo di documentare, sia pure in una variabile infinita di sfumature, quella che l’intellettuale senegalese Léopold Sédar Senghor chiama “la négritude”. È un viaggio disordinato e randomico, che però trova insospettabili e lungimiranti legami: il ripetersi di una posa, lo stesso tipo di attività lavorativa, un comune scenario naturale, la stessa età anagrafica, perfino un luccichio negli occhi sovrapponibile…

A punteggiare il percorso cinque estratti dai testi delle canzoni di Nina Simone e Gil Scott-Heron, dai libri di James Baldwin e Toni Morrison e dalle dichiarazioni di Muhammad Ali. Sono tutti musicisti, scrittori o sportivi statunitensi…gli Stati Uniti sono in effetti un territorio strategico per studiare le dinamiche del popolo nero, territorio che però manca volutamente dalle perlustrazioni visive della mostra, votata a privilegiare regioni del mondo meno battute, considerate spesso periferiche, ma che di certo risultano altrettanto cruciali.

Valerio ha pubblicato foto e reportage fotografici per Lonely Planet Italia, XLRepubblica, Il Manifesto, Alias, Diario, Jack, Slow Food, Il Giornale della Musica, Muz, Il Turismo Culturale, Mondomix, World Music Magazine, oltre che per il sito di Radio3Rai e per la piattaforma online internazionale Afropop Worldwide.

Dal 2017 cura una sua rubrica di ritratti fotografici, “Corzani Airlines”, sul magazine Blogfoolk.

Le sue foto sono diventate copertine degli album de Gli Ex, degli Interiors e dei Caracas.

Alcuni suoi scatti sono inseriti nei cataloghi online di Getty Images e Eyeem e da Dicembre 2018 corredano i suoi reportage per il magazine della Lonely Planet.

Info:

Nanni Spano 3337245244

staff@ddmagazine.it

www.valeriocorzani.wixsite.com/opos

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Earl Foureyes Tribute Parade di Stefano Zattera 7 dicembre 2018

ASSOCIAZIONE CULTURALE DAYDREAMING PROJECT / KNULP

presentano:

Stefano Zattera

Earl Foureyes Tribute Parade

omaggio di 104 disegnatori al Detective mutante creato da Stefano Zattera

venerdì 7 dicembre 2018 ore 19

la mostra proseguirà fino al 10 gennaio 2018

Bar libreria Knulp

Via Madonna del Mare 7a, Trieste

sarà presente Stefano Zattera

a cura di Nanni Spano

Earl Foureyes Tribute Parade

DDProject è lieta di presentare una mostra che raccoglie gli omaggi al personaggio di Stefano Zattera realizzati da più di 100 disegnatori italiani, più la special guest internazionale Danijel Zezelj.

La gallery, sempre in progress, è visibile sulla pagina: https://www.facebook.com/EarlFoureyes/

Il detective mutante è un personaggio nato negli anni 90 che fonde noir e fantascienza.

Le storie, create nel corso di 20 anni, sono raccolte nel volume Earl Foureyes Mutant Detective edito da www.nerocromo.com nel 2016.

Earl è un personaggio nato a metà degli anni 90. La prima storia è del ’95 l’ultima del 2015. Come quasi sempre accade quando un autore crea un personaggio, ho cercato di plasmare un personaggio nuovo, che non c’era, che mancava, di cui, come lettore mi sarebbe piaciuto leggere le storie. Un personaggio che fosse una somma delle cose che più mi piacevano graficamente e a livello narrativo in quel periodo. Dalla fantascienza visionaria e distopica di Dick e Ballard all’hard boilerd dal Marlowe di Raymond Chandler, al Sam Spade di Dashiell Hammett, al Mike Hammer di Mickey Spillane, fino ai detective tormentati di James Ellroy. Che riprendesse anche il pulp di Quentin Tarantino, Sam Peckinpah e Joe R. Lansdale. Questo per quel che riguarda il contenuto narrativo e letterario. Per quel che riguarda i riferimenti grafici volevo che ci fossero citazioni alla figura di Spirit il detective creduto morto di Will Eisner, all’immaginario mutante di Charles Burns, al surrealismo bizzarro del Madman di Mike Allred, all’ironia grottesca di Alan Ford di Magnus e Bunker. Mixai il tutto e quindi creai un detective privato mutante senza macchia e senza paura che si muove in un futuro post guerra atomica, pesantemente inquinato e contaminato. Una società totalitaria, marcescente e caotica dove quasi tutti sono collusi con il crimine e corrotti fino al midollo dalla polizia al premier. Un futuro in cui la galassia è colonizzata e ogni pianeta è un’unica grande città. Quelle di Earl Foureyes sono indagini visionarie e psichedeliche che si dipanano in un mondo abitato esclusivamente da mutanti, alieni, mostri e freaks, dove tutto è portato all’eccesso. (Stefano Zattera)

Bio:

Stefano Zattera 1965. Vive e lavora a Vicenza, è fumettista, illustratore, pittore e scrittore.

Inizia il percorso di fumettista con l’autoproduzione. Principali pubblicazioni: Italia On Line, Schizzo del Centro Fumetto Andrea pazienza, Stripburger (Slovenia), Mostri Italiani di Stampa alternativa, Tattoo Comix di AAA edizioni, Horrorgasmo e Mater Universalis di Mondo Bizzarro Press, Biblia (Portogallo), Monografico (Spagna), Inguine Mah! di Comma 22, Malefact (USA), Black di Coconino, XL di Repubblica, Il Male di Vauro e Vincino, Barricate, Linus, La Lettura de Il Corriere della sera, Frigidaire, l’albo a fumetti Earl Foureyes Mutant Detective per Nerocromo, Alias Comics Il Manifesto, The meaning of life per Tinals/Stigma, Sing Sing in the rain per Sputnik/Stigma, Abissi tascabili per Comicon/Stigma..

Pubblica testi in raccolte di racconti e il romanzo C’era una volta il Nordest per Nerocromo. Espone nei principali festival del fumetto Lucca, Napoli, Treviso, Angouleme, Seoul; in centri culturali, musei e gallerie d’arte.

Info mostra

Nanni Spano 3337245244

staff@ddmagazine.it 

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OPERA P mostra di Boris Fernetich 2 novembre 2018

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

OPERA P

Via crucis psichiatrica di un uomo qualunque

mostra di Boris Fernetich

VENERDI 2 novembre 2018 ore 19 – Knulp – Via Madonna del Mare 7a Trieste

a cura di Nanni Spano

Sarà presente l’artista

La mostra proseguirà fino al 3 dicembre 2018

Sono passati quaranta anni dal maggio del 1978, anno in cui entrò in vigore la Legge 180 conosciuta come Legge Basaglia. L’Associazione Daydreaming Project, in occasione del quarantennale, propone la mostra OPERA P, di Boris Fernetich che fu protagonista e testimone di quegli anni, non solo nella veste di infermiere (dal 1973 prima all’interno dell’ex OPP poi al centro di Domio fino al 1993) ma anche con la sua testimonianza artistica e pittorica proposta nella nostra sede del Knulp. La sua è quindi una doppia testimonianza di quegli anni, di cui è importante, soprattutto in tempi di riflusso dove tutto viene rimesso in discussione, mantenere viva la memoria storica.

Parlare di quegli anni con Boris è come ascoltare un fiume in piena, tanto sono vividi e appassionati i suoi ricordi: i suoi rapporti con i pazienti, con le istituzioni che si apprestavano a un radicale cambiamento nell’approccio della cosiddetta follia, dove per la prima volta (come disse Franco Basaglia) in primo piano veniva messa la persona, il malato – e non la malattia.

Le tele di Boris raccontano, come una Via Crucis laica, un processo di perdita di dignità e sofferenza che non si conclude con una crocifissione e una sconfitta, ma con una liberazione, descritta in maniera chiara nella tela dove Marco Cavallo e le persone accolte escono dal cancello aperto dell’ex OPP e si riprendono gli spazi della città da cui erano stati in qualche modo esclusi.

La pittura di Boris Fernetich è netta, ruvida, sanguigna; l’utilizzo di diverse tecniche con grande maestria, dalla pittura a olio, all’acrilico, a innesti materici come reti di metallo non fa che rafforzarne il messaggio rendendolo unico senza riuscire a incasellarlo in una corrente artistica, perché l’arte di Boris è il vissuto, l’immediato che proviene da una profonda esperienza personale. La mostra non vuol essere una rappresentazione nostalgica di un passato o di una esperienza vissuta, ma ci vuole ricordare che segregazione, coercizione e perdita dei diritti è qualcosa contro cui bisogna lottare ogni giorno, perché quanto successo non sia dimenticato e i diritti, soprattutto delle persone più deboli, vengano confermati ogni giorno.

Nanni Spano

info 3337245244
staff@ddmagazine.it

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ORA E SEMPRE: NO LEGGI RAZZISTE 28 ottobre 2018 Casa del Popolo, Via Ponziana 14, Trieste

28ASSOCIAZIONE CULTURALE DAYDREAMING PROJECT
ASSOCIAZIONE CULTURALE TINA MODOTTI

CORO SOCIALE DI TRIESTE

presentano

a 80 anni dalle leggi antiebraiche fasciste

ORA E SEMPRE: NO LEGGI RAZZISTE

domenica 28 ottobre 2018 ore 18.30

Casa del Popolo, Via Ponziana 14, Trieste

mostra collettiva, letture ed esibizione canora

Il 18 settembre 1938, dopo mesi di propaganda antiebraica, Mussolini annunciava a Trieste, in piazza Unità, la prossima promulgazione delle leggi razziali (varate con Regio decreto il 17 novembre 1938): in queste terre però la discriminazione culturale linguistica e sociale era iniziata già dagli anni ‘20 nei confronti della componente tedesca e slava della popolazione locale (slovena, ma anche serba, croata), cui era stato vietato l’uso della propria lingua, di cui erano state soppresse le numerose testate giornalistiche locali, e chiusi o incendiati teatri, circoli culturali e scuole.

Oggi in Italia è in vigore la Legge Minniti-Orlando, ultima di una serie di provvedimenti autoritari e razzistici, in risposta alle migrazioni, intese sempre come un’emergenza e non come un fenomeno strutturale dei nostri tempi.

A distanza di 80 anni dalle leggi antiebraiche di Mussolini, approvate e firmate da Vittorio Emanuele III, Associazione Culturale Daydreaming Project, Associazione Culturale Tina Modotti, Coro Sociale di Trieste ripropongono la mostra allargata ad altri artisti, letture e una esibizione del Coro Sociale di Trieste già tenuta nelle giornate di 15 e 16 settembre in vari luoghi simbolo della città, da Pza Sant’Antonio/Ponterosso, Pza Unità, Pza Ortis e Risiera di san Sabba e a seguire la presentazione della mostra al Bar Libreria Knulp.

Mostra a cura di Nanni Spano

In mostra:

AKAB, GABRIELE BONATO, CHRISTIAN FERMO, PAOLA FRAUSIN, OFFICINA INFERNALE, MARCO GALLI, ANDRO MALIS, GUGLIELMO MANENTI, ROXANA MUNCHEN, VANNI NAPSO, SERGIO PANCALDI, UGO PIERRI, ANDY PRISNEY, LUIGI TOLOTTI, STEFANO ZATTERA 

info:

3337245244 (nanni spano)

staff@ddmagazine.it

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PGR (Per Grazia Rifiutata) mostra di Andro e Debora Malis 28 settembre 2018

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

PGR (Per Grazia Rifiutata)
mostra di Andro e Debora Malis
VENERDI 28 settembre 2018 ore 20
KnulpVia Madonna del Mare 7a Trieste
a cura di Nanni Spano

PGR (Per Grazia Rifiutata)

Chi rifiuta la grazia a chi?

È la solita divinità distratta, distante,

inconsapevole, indifferente e sorda

alle preghiere dei suoi figli devoti?

Forse invece è cieca, caduta dal cielo, dispersa in un corpo?

O perduta in uno specchio riflesso e innamorata di sé?

E se fosse muta? O dispettosa? Se fosse inconsapevole

come un gigantesco neonato fluttuante celeste?

Oppure sono i figli,

esausti di pianto,

genuflessioni

e preghiere.

Finalmente liberi e consapevoli,

rivoltosi e pronti a conquistare il cielo liberato da Dio?

Finalmente liberi e consapevoli,

rivoltosi e pronti ad attribuirsi una grazia mai concessa?

Magari!

Questa “Nostra Signora delle (em)pie Illusioni”

è solo un miraggio da assenza di segnale d’antenna,

un jingle pubblicitario in loop che va fuori tempo,

un’insegna lampeggiante al neon che si sta bruciando,

eppure promette miracoli: ora sì, ora no, ora no, ora sì …

E non c’è molto tempo da perdere. E non c’è mica posto per tutti!!

Ed ecco i devoti,

in processione alla cassa,

chiedono in saldo le Grazie

o per lo meno in comode rate.

E gli ex voto

stanno appesi,

come protesi,

salami,

frattaglie o

pezzi di ricambio

per androidi

o replicanti.

Per nuove ostentate

genuflessioni e preghiere,

per nuove performanti

inquisizioni e crociate.

O siamo io e te,

amore mio,

che a furia di uccidere Dio

rifiutiamo anche i suoi orfani orrendi?

Bio
Andromalis

Andro Malis o Andromalis o anche Andro(id)malis è agitatore delegato delle Metaforiche OFFicine Politecniche, per le quali, sulla piattaforma metamop.org, ha prodotto fumetti, illustrazioni e cartoni animati fino al 2010 con bassa tecnologia flash macromedia. Dal 2013 al 2015 le MOP hanno autoprodotto e distribuito casualmente il “Dottor Gibbò”, flyerzine di automedicazione alternativa per muscoli antagonisti. Attualmente autoproducono con open source e abbandonano giù in strada “NEXTASY”, il flyer novel a frammentazione narrativa che racconta le avventure caleidoscopiche del pusher mutante e mongoloide Sandrone. Ha pubblicato per grandi e piccini con le case editrici Gallucci e Barta e in Spagna con Calamar. Attualmente partecipa a “Il marziano è vivo e lotta insieme a noi”, una collettiva a fumetti sulle periferie romane in uscita per il 2018 a cura delle edizioni il Galeone. Partecipa con gioia al collettivo OPEN ZOO con cui ha esposto in gallerie d’arte e chiese sconsacrate. Due opere del collettivo OPEN ZOO sono rispettivamente e permanentemente presenti al Museo dell’Altro e dell’Altrove di METROPOLIZ e sulla facciata nord della Biblioteca Abusiva Metropolitana di Centocelle in Rom

Bio
Debora Malis

Vive e lavora a Roma.

Contemporaneamente agli studi umanistici, coltiva la sua passione per le arti plastiche frequentando le botteghe degli artigiani ceramisti e la Scuola di Arti Ornamentali di Roma. Modella anomale figure in terracotta ispirate al multiforme mondo della ceramica popolare, all’illustrazione per ragazzi, alla grafica underground, al pop e al surrealismo. 

Sono figure che vogliono rappresentare situazioni e stati esistenziali sospesi, non ben definiti, per veicolare, più che significati chiari, un sentimento del mondo. La narrazione è inscritta nella figura stessa, così i corpi si deformano o vengono immersi in situazioni surreali. L’elemento tetro, spesso presente e ricorrente sia nella cultura popolare che nelle forme espressive “metropolitane”, fa parte non solo di una tradizione che vuole essere dissacrante ma introduce anche una componente ironica.

Negli ultimi anni trasferisce il suo immaginario anche in monili realizzati in cera persa. 

info: Nanni Spano 3337245244
staff@ddmagazine.it 

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ORA E SEMPRE: NO LEGGI RAZZISTE dal 15 al 18 settembre 2018

CORO SOCIALE DI TRIESTE

in collaborazione con

ASSOCIAZIONE CULTURALE “TINA MODOTTI” / COMITATO PACE “DANILO DOLCI”

ASSOCIAZIONE CULTURALE DAYDREAMING PROJECT / KNULP

KULTURNI DOM PROSEK KONTOVEL

a 80 anni dalle leggi antiebraiche fasciste

invita

all’incontro canoro

ORA E SEMPRE: NO LEGGI RAZZISTE

 

Il 18 settembre 1938, dopo mesi di propaganda antiebraica, Mussolini annunciava a Trieste, in piazza Unità, la prossima promulgazione delle leggi razziali (varate con Regio decreto il 17 novembre 1938): in queste terre però la discriminazione culturale linguistica e sociale era iniziata già dagli anni ‘20 nei confronti della componente tedesca e slava della popolazione locale (slovena, ma anche serba, croata), cui era stato vietato l’uso della propria lingua, di cui erano state soppresse le numerose testate giornalistiche locali, e chiusi o incendiati teatri, circoli culturali e scuole.

Oggi in Italia è in vigore la Legge Minniti-Orlando, ultima di una serie di provvedimenti autoritari e razzistici, in risposta alle migrazioni, intese sempre come un’emergenza e non come un fenomeno strutturale dei nostri tempi.

A distanza di 80 anni dalle leggi antiebraiche di Mussolini, approvate e firmate da Vittorio Emanuele III, il Coro Sociale di Trieste vuole popolare la città e le stesse piazze con persone e canti che ricordino la necessità di opporsi alla logica razzista di individuare nelle minoranze di qualsiasi genere il capro espiatorio per nascondere l’incapacità della politica e dell’economia di risolvere le proprie crisi endemiche.

ESIBIZIONI CORALE INTERNAZIONALE

Chorale Les Dissidents (Grenoble – F) / CONTROcanto pisano / Coro sociale di Trieste / Coro dei Malfattori (PR) / Coro di Micene (MI) / Hard coro de Marchi (BO) / I Violenti Piovaschi (Carpi) / La Barricade (St. Étienne – F) / La Lutte enchantée (Marseille – F) / Le Vie del Canto (GE) / Les Canulars (Lyon) / Les Josettes Rouges (Le Havre – F) / Les Sans Nom (Nancy – F) / Les Voix libres (Perpignan – F) / Les ZAD Vengeurs (Amiens –F) / Pane e guerra (BG) / The Strawberry Thieves (London – GB)

Le/i partecipanti si esibiranno riunite/i in una unica corale. Le canzoni proposte tratteranno prevalentemente il tema dell’antifascismo e della lotta partigiana, attingendo dalle tradizioni resistenziali in varie lingue (italiano, yiddish, sloveno, francese ecc.).

Sabato 15 settembre 2018

– h 17.30 p.zza Sant’Antonio e a seguire p.zza Unità e Cavana (Trieste): esibizione corale

domenica 16 settembre 2018

– h 11.00 Risiera di San Sabba (Trieste): esibizione corale

– h 17.00 inaugurazione mostra collettiva ORA E SEMPRE: NO LEGGI RAZZISTE Bar Libreria Knulp, Via Madonna del Mare 7a (Trieste) organizzata dal DDProject a cura di Nanni Spano e esibizione corale

martedì 18/09/2018

– p.zza Unità (Trieste) nel corso della giornata: letture testimonianze e installazioni a cura del Comitato Pace “Danilo Dolci”

CORO SOCIALE DI TRIESTE

Dopo precedenti esperienze, il Coro Sociale di Trieste si è ricostruito, nell’attuale formazione, nel settembre del 2017. È un coro autogestito nato dal desiderio di esprimere anche attraverso il canto qual è lo sguardo rivolto alla realtà, quali le lotte, le fatiche, i bisogni, gli ideali e i sogni.

Canto come respiro condiviso, nei corpi e nelle voci femminili e maschili.

Il Coro Sociale di Trieste ha partecipato e partecipa a diversi incontri di studio per cori popolari, sociali e politici (a Royère, Francia; Festival CorAzone, Bologna; ecc.)

ASSOCIAZIONE DAYDREAMING PROJECT E KNULP

L’Associazione DDProject in collaborazione con Knulp da oltre 10 anni presente nel territorio cittadino organizzerà una mostra collettiva dove ha chiesto a un gruppo di artisti della regione e del territorio nazionale che collaborano con l’associazione di realizzare due opere che richiamino la ricorrenza.

Ne nasce una mostra dal forte impatto visivo che sarà presentata domenica 16 settembre al Knulp.

La mostra sarà visitabile dal 15 settembre al 27 settembre al Bar Libreria Knulp, Via Madonna del Mare 7a, Trieste.

Esporranno:

AKAB, CHRISTIAN FERMO, PAOLA FRAUSIN, OFFICINA INFERNALE, MARCO GALLI, ANDRO MALIS, GUGLIELMO MANENTI, ROXANA MUNCHEN, VANNI NAPSO, SERGIO PANCALDI, UGO PIERRI, LUIGI TOLOTTI, STEFANO ZATTERA 

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TRADIZIONE E RIVOLTA Workshop di fumetto con AkaB 12 e 13 maggio 2018

TRADIZIONE E RIVOLTA
Workshop di fumetto con AkaB

SABATO 12 MAGGIO ORE 18-22
DOMENICA 1 ottobre ORE 15-19
Spazio MetroKubo
Via dei Capilelli 6563b
trieste
(vicino arco di riccardo)

Giorno 1

– introduzione generale sul linguaggio e le infinite possibili applicazioni

– esercizi sullo spazio bianco e quello che in un fumetto c’è ma non si vede

– editoria indipendente, crowdfunding, fanzine e autoproduzioni

– conoscere e sperimentare altri media (cinema, teatro, musica,
pittura, narrativa, animazione, ecc.)

– ideazione di una breve storia partendo dal proprio vissuto

– il senso della storia, importanza della sintesi

– empatia e immedesimazione

– scrittura del soggetto, importanza della verità

– strutturare una idea in punti

– titolo, l’importanza delle parole

  • ricerca e documentazione

    – scaletta e macro tematiche

    – storytelling e sceneggiatura

    – ricerca di una propria voce

    – scrittura automatica e flusso di coscienza

    – percezione e sinestesia

    – esercizi di disegno dal vero tratti da “disegnare con la parte
    destra del cervello” di Betty Edwards

    Giorno 2

    – studi dei protagonisti e ambientazione

    – ritmo, scansione del tempo e gabbie

    – costruire un micro mondo coerente

    – regia e giocare a fare Dio

    – linea temporale, cut-up, flashback e flashforward

    – nessun dettaglio è troppo piccolo

    – storyboard, composizione e layouts

    – deformazione anatomica e i difetti trasformati in effetti

    – matite e metodo

    – inchiostrazione, ricerca del segno, questioni di stile

    – l’ettering, balloons, digitale vs analogico

    – breve teoria del colore, valore emozionale e narrativo

    – stesura definitiva delle tavole

info nanni spano 3337245244
staff@ddmagazine.it

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PLASTIC REBORN mostra di AKAB VENERDI 11 maggio 2018

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

PLASTIC REBORN
mostra di AKAB
VENERDI 11 maggio 2018
ore 19
KnulpVia Madonna del Mare 7a Trieste
a cura di Nanni Spano

respira profondamente senza pause sdraiati a terra
non ci pensare. è morto. è rinato.
sarà per sempre così. in eterno.
tuo figlio. di plastica.”

Oltre alla mostra Akab presenterà anche il nuovo progetto editoriale “Stigma”

Gabriele Di Benedetto in arte Akab è uno dei fondatori dello Shok Studio. Ha collaborato con le principali case editrici statunitensi, Marvel, Dark Horse, DC Comics. In Italia si segnala la sua collaborazione a vari progetti come Nixon, Lamette, LaScimmia, Monipodio, Rolling Stone,The Artist, Puck, Mucchio Selvaggio, ilMale, Lolabrigida, Collettivo Mensa,WormGod, InPensiero, El Aleph e molti altri. Ha realizzato una lunga serie di cortometraggi e animazione; nel 2003 esce “Mattatoio”, lungometraggio da lui scritto e diretto, selezionato per la 60a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a cui fa seguito “Il corpo di Cristo” selezionato al Bellaria Film Festival. Chiude la trilogia invisibile con “Vita e opere di un Santo” selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. Dal 2010 è membro del collettivo Dummy. 
Con l’associazione DayDreamingProject ha partecipato a Bloomsday 2010 e nel 2011 ha presentato con il collettivo Dummy  “Le 5 fasi” presso il bar libreria Knulp. Nel 2012 ha presentato la personale Akabadabra, Nel 2014 inaugura la mostra in cui presenta il libro  Monarch e  nel 2015 mostra e libro Defragment.
Nel 2017 ha presentato la mostra e il libro Plume

info nanni spano 3337245244
staff@ddmagazine.it

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IN SCENA mostra di Vanni Napso 17 aprile 2018 ore 19.30 Antico Caffè San Marco – Via Battisti 18a, Trieste

 

In scena
In questa mostra all’Antico Caffè San Marco Vanni Napso presenta una serie di scatti dedicati al teatro prodotti negli ultimi anni. Molto attivo come fotografo di scena anche grazie alla diverse collaborazioni tra Associazioni Culturali in questa mostra presenta una serie di ritratti dove si concentra sulla scena culturale triestina che vanta numerose compagnie attive.

Vanni si concentra sui volti e sulle espressioni degli attori carichi di tensioni piuttosto che sulla scena globale dello spazio teatrale. Quindi il singolo attore diventa protagonista portando se stesso in scena ma anche il personaggio che interpreta.

Teatro e fotografia si integrano in una danza perfetta.

La rapidità dell’azione teatrale si incontra e si fonde col millesimo di secondo dello scatto fotografico, congelando e catturando il momento della scena, lo sguardo, la tensione dell’attore: il frame ripropone e svela nell’immagine fotografica un connubio perfetto.

La mostra narra di quei momenti, troppo veloci e intensi sulla scena per essere colti appieno, e li ripropone nel tempo dilatato dell’immagine allo spettatore che ha in tal modo la possibilità di soffermarsi su una visione più attenta.

curriculum breve
Vanni Napso è lo pseudonimo di Nanni Spano, fotografo, grafico, triestino d’adozione. Artisticamente parlando non esce molto spesso allo scoperto in quanto alla sua attività artistica predilige anteporre quella di curatore di eventi artistici e culturali con l’Associazione Culturale DaydreamingProject di cui è Presidente dal 2007
Al suo attivo ha numerose personali tra cui: l Metamorfosi, esposta in diversi spazi a cura di Elena Cantori; Frammenti sparsi, una retrospettiva che raccoglie una selezione delle differenti linee fotografiche e grafiche con tema comune il corpo; Eva contro Eva, bipersonale con la pittrice Laura Cosmini presentata a Portogruaro allo Spazio Arte Bejaflor; Sforzo Italia, una serie di ritratti sul lavoro al femminile in occasione dei150 anni dell’Unità d’Italia a cura del Circolo fotografico Triestino; nel 2017 Umani troppo Umani in cui vengono proposti dei ritratti di persone e manichini che si confondono senza collidere.

info

vanni.napso@gmail.com 3337245244

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BET!BET!BET! mostra di Jan Sedmak 23 marzo 2018

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

BET!BET!BET!
mostra di Jan Sedmak
VENERDI 23 marzo 2018
ore 19
KnulpVia Madonna del Mare 7a Trieste
a cura di Nanni Spano

mostra:

serie di illustrazioni sulla dipendenza da gioco d’azzardo accompagnate da testimonianze di giocatrici e giocatori patologici.

Bio:

Jan Sedmak nasce a Trieste nel 1983. Da piccolo sfoglia ripetutamente una collezione di Linus del nonno. Molto determinato, ad 11 anni insiste con matita su carta. A 17 i primi risultati: viene fermato mentre sta decorando una saracinesca. Svegliano la madre. Si diploma con fatica all’Istituto Statale d’Arte nel 2007. Ora vive e lavora a Trieste come illustratore freelance principalmente per il settore editoriale e musicale

Ha realizzato immagini e animazioni per clienti come Il Porto di Trieste, l’Università Ca’ Foscari di Venezia, Edizioni Corraini, la rivista cartacea di Bora.La, il festival letterario Una Montagna di Libri

di Cortina d’Ampezzo (4 edizioni tra il 2016 e il 2017), il museo Sveviano di Trieste , Area Science Park/Cipra International

Ha disegnato svariati poster e copertine di dischi, libri e riviste

È stato pubblicato sull’Illustration Directory e sull’Annual 2017 di 3×3 Magazine di New York, aggiudicandosi un premio al merito

info: Nanni Spano 3337245244
staff@ddmagazine.it

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FRANKENSTEIN ovvero il prometeo moderno. Spazio Arte Bejaflor. Portogruaro (Ve) 3/03/2018

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta
FRANKENSTEIN
ovvero il prometeo moderno
ide_azione Nanni Spano
_azione a cura di Paola Frausin, Sergio Pancaldi, Nanni Spano
video Fausto Vilevich

sabato 3 marzo 2018 ore 18
Spazio Arte Bejaflor, Portogruaro (Ve)

mostra collettiva

Akab
Gabriele Bonato
Christian Fermo
Marcus Gabriel
Officina Infernale
Andro Malis
Guglielmo Manenti
Roxana Munchen
Massimiliano Muner
Vanni Napso
Sergio Pancaldi
Ugo Pierri
Giada Sancin
Luigi Tolotti

Chiuso dentro la mia creta, t’ho forse chiesto , Fattore, di diventare Uomo?

T’ho forse chiesto io di suscitarmi dalle tenebre?

Sono passati duecento anni esatti dalla pubblicazione nel 1818 di “Frankenstein ovvero il prometeo moderno” scritto da Mary Shelley all’età di 19 anni e ancora il romanzo continua a suscitare paure ataviche. Frankenstein è uno dei miti della letteratura proprio perché affonda le sue radici nelle paure umane.

La “creatura” è l’esempio del sublime, del diverso che, in quanto tale, causa terrore. Nell’immaginario collettivo Frankenstein il più delle volte viene identificato nella figura cinematografica legata agli anni 30, un mostro ottuso e assetato di sangue.

Ben diverso è il Frankenstein della Shelley, che chiede al suo creatore il riconoscimento e la dignità della sua esistenza. Ingannato e tradito dal suo stesso padre applicherà una terribile vendetta.

Considerato il primo romanzo di fantascienza della letteratura moderna, il libro pone diversi interrogativi che si possono definire senza tempo. La paura del diverso, e in quanto diverso mostruoso, la solitudine dell’uomo, i limiti della bioetica, la distruzione e l’annientamento di sé.

Abbiamo chiesto a 14 artisti di dare la loro interpretazione della figura di Frankenstein, ognuno con la tecnica che preferisce. Ne nasce una suggestiva mostra itinerante che dopo l’anteprima al Knulp, Triestesi trasferisce nel bellissimo spazio arte Bejaflor a Portogruaro (Ve) 

A seguire  Portrait Party a cura di Vanni Napso

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FRANKENSTEIN ovvero il prometeo moderno. Knulp 12/01/2018

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta
FRANKENSTEIN
ovvero il prometeo moderno
ide_azione Nanni Spano
_azione a cura di Paola Frausin, Sergio Pancaldi, Nanni Spano
video Fausto Vilevich
venerdì 12 gennaio 2018 ore 20
Knulp – Via Madonna del Mare 7a Trieste

mostra collettiva

Akab
Gabriele Bonato
Christian Fermo
Marcus Gabriel
Officina Infernale
Andro Malis
Guglielmo Manenti
Roxana Munchen
Massimiliano Muner
Vanni Napso
Sergio Pancaldi
Ugo Pierri
Giada Sancin
Luigi Tolotti

Chiuso dentro la mia creta, t’ho forse chiesto , Fattore, di diventare Uomo?

T’ho forse chiesto io di suscitarmi dalle tenebre?

Sono passati duecento anni esatti dalla pubblicazione nel 1818 di “Frankenstein ovvero il prometeo moderno” scritto da Mary Shelley all’età di 19 anni e ancora il romanzo continua a suscitare paure ataviche. Frankenstein è uno dei miti della letteratura proprio perché affonda le sue radici nelle paure umane.

La “creatura” è l’esempio del sublime, del diverso che, in quanto tale, causa terrore. Nell’immaginario collettivo Frankenstein il più delle volte viene identificato nella figura cinematografica legata agli anni 30, un mostro ottuso e assetato di sangue.

Ben diverso è il Frankenstein della Shelley, che chiede al suo creatore il riconoscimento e la dignità della sua esistenza. Ingannato e tradito dal suo stesso padre applicherà una terribile vendetta.

Considerato il primo romanzo di fantascienza della letteratura moderna, il libro pone diversi interrogativi che si possono definire senza tempo. La paura del diverso, e in quanto diverso mostruoso, la solitudine dell’uomo, i limiti della bioetica, la distruzione e l’annientamento di sé.

Abbiamo chiesto a 14 artisti di dare la loro interpretazione della figura di Frankenstein, ognuno con la tecnica che preferisce. Ne nasce una suggestiva mostra che inaugurerà la stagione del DaydreamingProject nel 2018

A seguire orrido rinfresco, mostruoso Portrait Party a cura di Vanni Napso e festa di inizio anno del DDProject

nanni spano

info staff@ddmagazine.it

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“Umani troppo Umani” di Vanni Napso 7/12/2017 Knulp, Trieste

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

Umani troppo Umani
mostra di Vanni Napso
Giovedì 7 dicembre 2017 ore 19
KnulpVia Madonna del Mare 7a Trieste
presentazione a cura di Massimo Premuda

Vanni Napso è lo pseudonimo di Nanni Spano, fotografo, grafico, triestino d’adozione. Artisticamente parlando non esce molto spesso “allo scoperto” in quanto alla sua attività artistica predilige anteporre quella di curatore di eventi artistici e culturali con l’Associazione Culturale Daydreaming Project di cui fa parte dal 2007

In una società dominata da materiali sintetici ed effetti, qual è il confine tra reale e immaginato, tra finzione e realtà?

Vanni Napso presenta le sue ultime creazioni che fanno a buon titolo parte della sperimentazione da lui intrapresa da diversi anni. Dopo aver lavorato per passare dall’immagine alla linea, dalla fusione alla scomposizione, queste immagini – pure o rielaborate graficamente – costituiscono una scommessa, un gioco o una provocazione; vengono proposti dei ritratti di persone e manichini che si confondono senza collidere.

I manichini nascono dall’amore per la pittura di De Chirico ma, al contrario delle immagini di De Chirico che raffigurava manichini senza volto in un contesto urbano paralizzato e paralizzante per lo spettatore, i manichini di Napso hanno espressioni sofferenti e a volte terrorizzate, chiusi nelle loro scatole di vetro (le vetrine), muti testimoni di un ruolo cui sono legati in eterno. E in questo ci rimandano ai replicanti di P.K.Dick, in attesa di un soffio di vita o dell’occasione di ribellarsi al loro dio/padrone costruttore.

Sorte migliore sembra toccare agli umani, potendo essi scegliere di indossare una o molteplici maschere davanti all’obiettivo – che ha tuttavia la capacità di svelare la loro intima essenza.

p. frausin

La mostra proseguirà fino al 10 gennaio 2018

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