Associazione Culturale DayDreaming Project presenta
nella rassegna
VIDEONOTTE #3 videoperformance
VOINA/GUERRA/WAR
NEW EDEN
di PierPaolo Koss
12 dicembre 2015 ore 20:00 – 24:00
Spazio MetroKubo
Via dei Capitelli 6563b Trieste
a cura di Nanni Spano
PierPaolo Koss nasce nel 1959; formazione Diploma di Laurea all’Accademia Linguistica di Belle Arti di Genova; artista visivo e performer, dal 1978 realizza performance ed installazioni.
Uno dei principali temi della sua opera: la metafora tra il corpo politico e il corpo sociale nell’ambiguità del potere contemporaneo.
Opera su diversi piani espressivi (performance, fotografia, video, installazioni) senza perdere un’essenziale unità poetica che gravita sul rapporto tra il sè e l’altro elaborato e smascherato nelle sue aperte contraddizioni, tra realtà e apparenza, artificio e natura.
Carattere politico del lavoro di PierPaolo Koss
“La morfologia poetica del mio lavoro si può definire a partire da una identificazione corporea attraverso l’opera d’arte, in cui cerco di arrivare a determinare un conturbante patto fra erotismo e piacere estetico in cui il corpo è contemporaneamente tema e oggetto della creazione.
Tento di esprimere quella dialettica in cui l’arte funzioni come coscienza critica dell’individuo e della società. Credo che un certo modo di sentire l’arte sia la sola forma di espressione che può resistere laddove religione, filosofia e politica tendono a fallire. Sono per l’idea di una multidimensionalità critica, per una società che tende all’unidimensionalità del principio della realtà oggettiva, che si traduce nella scelta di eliminare la propria presenza e adottare quella del corpo pubblico, per rendere più evidente la divisione tra la metafora della carne e il dolore umano.
L’incontro e lo scambio, il pluralismo identitario, il rispecchiarsi nell’altro, la contaminazione, la sua opposizione, la mutazione, la resistenza, sono elementi indispensabili all’arte e alla cultura come alla dinamica delle società democratiche, basate sull’etica della responsabilità e della convivenza. Nel mio lavoro riprendo un concetto spesso presente in me, l’idea di frontiera, con i vecchi e nuovi particolarismi che potrebbero facilmente ridisegnare i confini interni dell’Europa ma non solo, incoraggiati da ogni tipo di nazionalismo, di regionalismo e da altre tendenze simili, che si manifestano sempre più spesso con arroganza e violenza.”
VOINA/GUERRA/WAR
Performance realizzata nel 2005 a Mosca nel Museo New Tretyakovskaya
Performer: PierPaolo Koss, Vinsent Achobe, Emanuel Scelly, Chouku,Sanson, Auck Manfred, Francisco Alotu, Glory Jonson.
Installation / Music Sergei Bugaev Africa
La lotta per la dignità e la giustizia di ogni essere umano è la promessa contenuta nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La performance affronta il tema dell’immigrazione e della garanzia dei confini geografici e sociali che la nuova società russa nell’era Putiniana dai primi anni duemila ha iniziato ha negare con violenza. Il colore della pelle, il credo religioso, le scelte sessuali già da tempo negano uguaglianza ed integrazione mettendo spesso a rischio la vita di molte persone.
La totale negazione del diverso, la retorica di una propaganda sulla “Patria e la Razza Russa”, un’incredibile realtà che a distanza di dieci anni dalla realizzazione a Mosca di questo progetto artistico, un feroce razzismo continua ad essere alimentato dalle stesse autorità russe, come dimostrano tutti i mezzi d’informazione russi, che, come una sola voce della peggiore propaganda sovietica riporta la Russia Putiniana ai tempi della guerra fredda.
NEW EDEN
Video e performance PierPaolo Koss
Gazgolder Art Space -Moskow 2006
Performer Nina Tuch, Luc Ngongo
Music Hermes Zaigott
Cameramen Max Tigai
Nel 2006 Koss realizza il video New Eden al Gazgolder, un prestigioso club esclusivo della capitale e, in quello stesso anno, Amnesty International pubblica un rapporto intitolato “Russian Federation. Violent racism out of control”, che documenta i numerosi casi di aggressione, compiuti da poliziotti e giovani skinhead ai danni di cittadini immigrati.
New Eden, è una mise-en-scène del paradiso terrestre in uno dei luoghi simbolo del fashion moscovita, il Gazgolder, un club frequentato da membri dell’elite finanziaria, culturale e politica del paese, ma anche da potenti esponenti della criminalità organizzata. La performance, eseguita tra la mezzanotte del 31 dicembre 2005 e l’alba del primo gennaio 2006, vede coinvolti un giovane clandestino del Camerun e una studentessa russa nei panni (si fa per dire) dei progenitori Adamo ed Eva. Tutto ruota intorno all’impatto estetico generato dall’accostamento tra il corpo scultoreo del giovane di colore e le morbide rotondità della ragazza bianca, un mix di sensualità e candore che suscitano l’imbarazzo e il dissenso di una parte del pubblico.
(Ivan Quaroli)
info
www.daydreamingproject.org
staff@ddmagazine.it
nanni spano
3337245244