In the Box Mostra di Laura Bonifacio Cosmini

Associazione DayDreamingProject in collaborazione con Knulp presenta:
IN THE BOX
mostra di Laura Bonifacio Cosmini
21 settembre 2012 ore 19.00
Bar libreria Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste

a cura di Nanni Spano

 

L’ interiorità e lo specchiarsi quotidianamente di fronte alla realtà per poi trasfigurarla in pittura. Questo il lavoro di Laura Bonifacio Cosmini che dal 1983 con la frequentazione della Scuola Libera di Figura e Pittura con il Maestro Nino Perizi 1983 – 1992 – Museo Revoltella –TRIESTE e i corsi di figura di Paolo Cervi Kerviscer, negli anni a venire con mostre collettive e personali nella propria città, regione e all’estero. Dal 2004 insegna disegno dal vero-figura con modella/o-pittura , e dal 2010 ha aperto assieme all’arch. Mauro Cosmini lo SPAZIO BRA11 luogo di architettura, laboratorio di pittura, e galleria multimediale.
Con quadri  ,frammenti di Kaos nel mondo vivente ,acquerelli e disegni con le tecniche dei maestri, prevale la figura umana donna a rivelare lo sconosciuto di questa e altre donne.

INFO: staff@ddmagazine.it
www.daydreamingproject.org
www.knulp.org

 

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AKABKADABRA

Associazione DayDreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

AKABKADABRA

mostra di AKAB 19 aprile 2012 ore 19.00

Bar libreria Knulp Via Madonna del Mare 7a Trieste Gabriele Dibenedetto, in arte Akab (Milano, 26/07/1976-http://mattatoio23.blogspot.it/ ) è uno dei fondatori dello Shok Studio. Ha collaborato con le principali case editrici statunitensi, Marvel, Dark Horse, DC Comics. In Italia si segnala la sua collaborazione a vari progetti come Nixon, Lamette, LaScimmia, Monipodio, Rolling Stone,The Artist, Puck, Mucchio Selvaggio, ilMale, Lolabrigida, Collettivo Mensa,WormGod, InPensiero, El Aleph e molte altre. La sua sperimentazione lo porta verso il cinema, e dopo una lunga serie di cortometraggi, animazione classica e in flash, nel 2003 esce “Mattatoio”, lungometraggio da lui scritto e diretto, selezionato per la 60a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a cui fa seguito “Il corpo di Cristo” selezionato al Bellaria Film Festival. Chiude la trilogia invisibile con “Vita e opere di un Santo” selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. Espone in numerose mostre i suoi mostri generati dalla ragione. Dal 2010 è membro del collettivo Dummy. Con l’associazione DayDreamingProject ha partecipato a Bloomsday 2010 nell’esposizione “Quattro artisti in viaggio con Ulisse” dedicato a James Joyce, e nel 2011 ha presentato con il collettivo Dummy l’esposizione e la presentazione del libro “Le 5 fasi” presso il bar libreria Knulp.
INFO: staff@ddmagazine.it Cell. 333 790 30 87 

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IL SEGNO DEL RICORDO

IL SEGNO DEL RICORDO

Workshop di fumetto con

AKAB

Dal 20 al 22 aprile 2012 ore 19.00 – 22.30

Spazio Metrokubo, via dei Capitelli 6563b, Trieste

Il corso avrà la durata di 3 giorni che saranno finalizzati alla realizzazione di un fumetto autobiografico.
Inizio del corso venerdì 20 aprile 2012, presso lo spazio Metrokubo, via dei Capitelli 6563b, dalle ore 19.00 alle ore 22.30, e proseguirà nelle giornate di sabato e domenica con lo stesso orario.

L’artista propone un lavoro sulla memoria, sul ricordo, sul proprio vissuto.
Tutti gli esercizi saranno orientati alla costruzione di una propria voce e un proprio sguardo sul mondo.

Lavorare sulle differenze e non sulle similitudini.
Lavorare sugli errori e non su i dogmi
un lavoro sull’onestà e le diverse possibilità narrativo\stilistiche.
no robot
ma umani

Gabriele Dibenedetto, in arte Akab (Milano, 26/07/1976-http://mattatoio23.blogspot.it/ ) è uno dei fondatori dello Shok Studio. Ha collaborato con le principali case editrici statunitensi, Marvel, Dark Horse, DC Comics. In Italia si segnala la sua collaborazione a vari progetti come Nixon, Lamette, LaScimmia, Monipodio, Rolling Stone,The Artist, Puck, Mucchio Selvaggio, ilMale, Lolabrigida, Collettivo Mensa,WormGod, InPensiero, El Aleph e molte altre.

La sua sperimentazione lo porta verso il cinema, e dopo una lunga serie di cortometraggi, animazione classica e in flash, nel 2003 esce “Mattatoio”, lungometraggio da lui scritto e diretto, selezionato per la 60a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a cui fa seguito “Il corpo di Cristo” selezionato al Bellaria Film Festival. Chiude la trilogia invisibile con “Vita e opere di un Santo” selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. Espone in numerose mostre i suoi mostri generati dalla ragione. Dal 2010 è membro del collettivo Dummy.

Con l’associazione DayDreamingProject (www.daydreamingproject.org)

ha partecipato a Bloomsday 2010 nell’esposizione “Quattro artisti in viaggio con Ulisse” dedicato a James Joyce, e nel 2011 ha presentato con il collettivo Dummy l’esposizione e la presentazione del libro “Le 5 fasi” presso il bar libreria Knulp.

INFO: staff@ddmagazine.it

Cell. 333 790 30 87

 

 

 

 

 

 

Ecco le immagini del corso

Partecipanti
(in ordine sparso)

Nanni
Patrizia
Jacopo
Eva
Christiana
Luca
Fabiola

 

 

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DEFECTIVE | personale pittorica di Christian Fermo

 

[tabs slidertype=”top tabs”] [tabcontainer] [tabtext]Comunicato stampa[/tabtext] [tabtext]Descrizione delle opere[/tabtext] [tabtext]Biografia del artista[/tabtext] [/tabcontainer] [tabcontent] [tab]Daydreaming Project in collaborazione con KNULP presenta: DEFECTIVE personale pittorica di Christian Fermo Dal 15 marzo al 18 aprile presso KNULP Libreria Bar Via Madonna del Mare 21/a Trieste Inaugurazione 15 marzo ore 19:00 Nelle proprie opere Christian Fermo rivisita l’arte classica in chiave contemporanea. I supporti realizzati in malta fanno riferimento all’antica tecnica dell’affresco, in questo caso però ottenuti con tecniche e materiali che consentono un esecuzione più rapida, a rispecchiare i ritmi della società attuale. Nei nudi e nelle nature morte si può notare il taglio di immagine quasi pubblicitario a citare l’era consumistica nella quale viviamo.

La natura assume i toni di un prodotto industriale destinato al commercio. Metaforicamente l’artista guarda alle grandi problematiche ed ai paradossi del sistema moderno, Nelle opere l’utilizzo di parole e simboli appartenenti a diverse culture e zone diverse del mondo è un chiaro riferimento all’era della globalizzazione. I simboli industriali ed i segnali di pericolo rappresentati sembrano voler svelare un segreto, qualcosa che si cela dietro l’apparenza dell’immagine pura rivelandone la vera natura. Alla fine quel che ne consegue è un contrasto violento fra materia e spirito, in una profonda analisi fra l’origine arcaica dell’essere umano ed il sistema moderno nonché le dinamiche ed i paradossi che li caratterizzano. [/tab] [tab]Nelle proprie opere Christian Fermo rivisita l’arte classica in chiave contemporanea. I supporti realizzati in malta fanno riferimento all’antica tecnica dell’affresco, in questo caso però ottenuti con tecniche e materiali che consentono un esecuzione più rapida, a rispecchiare i ritmi della società attuale. Nei nudi e nelle nature morte si può notare il taglio di immagine quasi pubblicitario a citare l’era consumistica nella quale viviamo. La natura assume i toni di un prodotto industriale destinato al commercio.

Metaforicamente l’artista guarda alle grandi problematiche ed ai paradossi del sistema moderno, Nelle opere l’utilizzo di parole e simboli appartenenti a diverse culture e zone diverse del mondo è un chiaro riferimento all’era della globalizzazione. I simboli industriali ed i segnali di pericolo rappresentati sembrano voler svelare un segreto, qualcosa che si cela dietro l’apparenza dell’immagine pura rivelandone la vera natura. Alla fine quel che ne consegue è un contrasto violento fra materia e spirito, in una profonda analisi fra l’origine arcaica dell’essere umano ed il sistema moderno nonché le dinamiche ed i paradossi che li caratterizzano. [/tab] [tab]Nasce a Trieste nel maggio del 1977. Fino dall’infanzia manifesta uno spiccato interesse per il disegno e l’espressione artistica. Dopo aver conseguito il diploma in arte delle tecniche murali e decorazione pittorica frequenta numerosi corsi tecnici privati per affinare le sue conoscenze in campo artistico . Dopo alcuni anni dedicati a fumetto illustrazione e alla passione per la street art trova lavoro come scenografo all’interno di complessi turistici di rilievo. In questi anni, Fermo Christian matura la propria conoscenza tecnica, scoprendo l’utilizzo dei materiali più disparati e fa il suo primo approccio con la scultura ed il tridimensionale.

La nuova realtà lavorativa ricca di stimoli lo porta a cominciare delle sperimentazioni finalizzate all’arte contemporanea. Sempre in questi anni incomincia una propria ricerca personale utilizzando l’arte come mezzo di crescita. Il continuo bisogno di rapportarsi con gli altri lo porterà a cimentarsi in diversi concorsi e situazioni artistiche di vario genere, tra le quali, un progetto artistico a più mani insieme ad altri amici artisti. La passione per l’arte gli permette fin dall’adolescenza di frequentare e conoscere vari artisti della sua città, e di muoversi nel panorama “underground” artistico locale, ambiente nel quale avrà la possibilità di esporre e partecipare ad eventi di genere culturale per diversi anni. A tutt’oggi Christian Fermo ha realizzato numerose mostre personali e collettive in tutta Italia muovendosi con costanza e dedizione nel mondo dell’arte. Il continuo bisogno di maturare le proprie conoscenze artistiche lo porta attualmente a proseguire i propri studi tecnici come allievo di alcuni artisti della sua città.[/tab] [/tabcontent] [/tabs]

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ottobre/novembre 2011 “CROSSING THE MUSIC” Rassegna cinematografica al metrokubo

Rassegna Cinematografica

 

CROSSING THE MUSIC

 

Organizzata da Associazione Culturale DDProject e Circolo del Cinema Metropolis

Sede delle proiezioni: Spazio MetroKubo, via Dei Capitelli 6563b Trieste (a pochi passi da P.zza Barbacan)

 

Giovedì 6 ottobre 2011 ore 21.00

Latcho Drom

genere: musicale

regia: Tony Gatlif

durata: 103 min – Musicale – Francia (1993)

Tra musiche e danze il film racconta il lungo percorso che dall’anno 1000 (circa) alla fine del 1900 il popolo zingaro ha intrapreso dal nord dell’India fino alla Spagna e la relativa evoluzione musicale che, raccogliendo tradizioni culturali musicali, trasforma la musica zingara, sfociando, alla fine, con il flamenco.

 

Giovedì 13 ottobre 2011 ore 21.00

Crossing the bridge (the Sound of Istanbul)

genere: Documentario musicale

regia di Faith Aikin

durata: 90 minuti – Germania, Turchia (2005)

Un documentario sul mondo musicale di Istanbul. La storia è quella del compositore Alexander Hacke, esponente dell’avanguardia musicale tedesca, che ripercorre il viaggio che fece in Turchia per scrivere la colonna sonora della Sposa turca. Le emozioni, i rumori, i colori di una metropoli che segna non il confine ma l’incontro di Oriente e Occidente, e soprattutto le sue melodie perché, recita Confucio, “quando arrivi in un luogo e vuoi comprenderlo, ascolta la musica che vi si suona”.

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Giovedì 13 ottobre 2011 ore 21.00

Crossing the bridge (the Sound of Istanbul)

genere: Documentario musicale

regia di Faith Aikin

durata: 90 minuti – Germania, Turchia (2005)

Un documentario sul mondo musicale di Istanbul. La storia è quella del compositore Alexander Hacke, esponente dell’avanguardia musicale tedesca, che ripercorre il viaggio che fece in Turchia per scrivere la colonna sonora della Sposa turca. Le emozioni, i rumori, i colori di una metropoli che segna non il confine ma l’incontro di Oriente e Occidente, e soprattutto le sue melodie perché, recita Confucio, “quando arrivi in un luogo e vuoi comprenderlo, ascolta la musica che vi si suona”.

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Giovedì 20 ottobre 2011 ore 21.00

Dal Mali al Missisipi

genere: documentario musicale

regia: Martin Scorsese

durata:  90 min – Usa (2002)

Il contributo di Martin Scorsese al grande progetto “il Blues”. Un viaggio che parte dal Mississippi e giunge fino al Mali, alla ricerca delle radici di una musica che non è solo di genere, ma rappresenta un importante pezzo di cultura popolare americana e mondiale. Lungo il suo poetico viaggio Scorsese incontra personaggi fondamentali quali Corey Harris, Taj Majal, Othar Turner, Pat Thomas, Sam Carr, Dick Waterman, Ali Farka Tourè, Habib Koitè, Salif Keita, Toumani Diabaté. Né manca il ricordo di chi – da Hooker a Johnson – ha codificato il blues rendendolo la musica che ancor oggi ascoltiamo. Tra rare immagini di repertorio e momenti di vera e propria “comunione”(l’incontro tra Ali Farka Toure e il narratore Corey Harris) un piccolo capolavoro, tutt’altro che per soli appassionati.

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Giovedì 27 ottobre 2011 ore 21.00

Total Balalaika – Leningrad Cowboys con i Cori dell’Armata Rossa

genere: musicale

regia: Aki Kaurismaki

durata: 112 min – 1994

Nel 1993 una folla di piú di 70.000 persone si accalcò nella piazza di Helsinki per assistere al concerto dei Leningrad Cowboys, un gruppo rock’n roll finlandese, insieme al Coro dell’Armata Rossa con i suoi 150 elementi. Un incontro che ha coinvolto due nazioni che fino a mezzo secolo prima erano in guerra.

 

Ingresso gratuito con tessera F.I.C.C. (10 € validità annuale)

 

www.daydreamingproject.org

www.thelonious-trieste.com 

tel:338 7927039

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OSSERVANDO Mostra di Alan Stefanato – Giovedì 20 ottobre 2011

L’Associazione culturale DayDreaming Project in collaborazione con Knulp presenta:

 

OSSERVANDO

Mostra di Alan Stefanato

Giovedì 20 ottobre 2011 ore 19.00 inaugurazione

presso il bar libreria KNULP in via Madonna del Mare 7/a, Trieste

Alan Stefanato eseguirà una performance pittorica dal vivo.

la mostra proseguirà fino al 23 novembre 2011

 

a cura di Nanni Spano

 

Studia all’Istituto artistico Enrico ed Umberto Nordio di Trieste, ha partecipato al progetto Comunicagenda, collettiva teatro Miela, extempore Corno di Rosazzo, extempore Grisignana, extempore Barcolina, concorso Lilian Caraian (3° classificato), progetto contro l’AIDS, collettiva spazio Bra11 di Trieste colletiva Atelier NJART, personale spazio Bra11, Via Bramante 11 Trieste, esposizione stabilimento Ausonia, partecipazione Biennale diffusa di Trieste, residenza d’artisa Crozai,Portole, Montona.

 

 

Per ulteriori informazioni:

www.daydreamingproject.org

staff@ddmagazine.it

www.knulp.org

cell: 333 7245244 Nanni Spano

 

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SFORZO ITALIA – 16 ritratti al femminile Mostra di Nanni Spano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SPAZIO BRA 11, Via bramante 11 Trieste

Mostra di Nanni Spano

Passione Italia
Una giornata italiana

«La Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e Seat Pagine Gialle hanno voluto rendere omaggio al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia con un progetto degno dell’occasione: «Passione Italia – Una giornata italiana», che si pone tra i più grandi eventi fotografici mai realizzati nella storia della fotografia. Il Comitato Organizzatore ha invitato tutti gli appassionati di fotografia a partecipare, nelle giornate di mercoledì 16 e giovedì 17 marzo 2011, alla realizzazione di una grande opera fotografica collettiva che rappresentasse il Paese e i suoi cittadini. La risposta non ha deluso le aspettative: al progetto si sono iscritti oltre 4.200 fotografi da tutta Italia. I partecipanti, dopo alcuni mesi di organizzazione, scelta delle tematiche da sviluppare e studio del progetto, sono usciti armati delle loro fotocamere per documentare l’Italia in tutte le sue peculiarità territoriali, culturali e sociali. Tutti gli scatti sono stati realizzati unicamente nelle giornate del 16
e del 17 marzo 2011, mentre l’Italia celebrava il grande evento nazionale. Grazie all’impegno e alla passione degli organizzatori e dei partecipanti al Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena sono arrivate ben 35.000 immagini, ma molti di più sono gli scatti realizzati. Da questo immenso lavoro collettivo, in cui ogni Regione viene rappresentata, sono nate una mostra principale denominata Mostra Nazionale (presso il CIFA di Bibbiena) e 200 Mostre Locali. Le Mostre, come un’unica grande esposizione saranno aperte contemporaneamente il 24 settembre 2011, offrendo al pubblico ed agli appassionati uno spaccato della realtà dell’Italia contemporanea.
Nella “Sala Fenice” del Circolo Fincantieri- Wärtsilä sarà allestita una Mostra rappresentativa della gran mole di lavoro realizzata, nelle due giornate del 16 e 17 marzo 2011, dagli Autori triestini nel loro territorio: uno spaccato del paesaggio urbano locale e dei luoghi d’incontro, uno squarcio sulla quotidianità della vita e del lavoro. Ma il Circolo sarà presente con le sue Mostre anche in numerosi altri Spazi espositivi cittadini: in Libreria Feltrinelli, in Spazio Portfolio, in Casa del Popolo, all’ITIS, in Caffé San Marco, nel Bar Ecosolidale “Knulp”, nello Spazio Bra11, nella Scuola 55 e presso la Casa Internazionale delle Donne. Sarà il nostro contributo per onorare al meglio il grande evento del 150° Anniversario. «Ho la convinzione, in primo luogo, – dichiarò il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante una conferenza tenutasi a Roma, presso l’Accademia dei Lincei, il 12 febbraio 2010 – che la cultura italiana, in tutte le sue espressioni, sia chiamata a dare un contributo essenziale alle celebrazioni del Centocinquantenario dell’Unità». Questa sarà la nostra rispettosa risposta al suo invito.

In questo contesto   Nanni Spano, sardo di nascita ma triestino di adozione  dove svolge un’attività di grafico e fotografo free lance ha  realizzato la mostra intitolata SFORZO ITALIA . Si tratta di 16 ritratti al femminile, dove le protagoniste interpretano   le loro professioni  con leggerezza e ironia. La mostra si terrà allo SPAZIO  BRA 11, in Via Bramante 11, Trieste.

Inaugurazione 16 settembre 2011 ore 19:00
La mostra proseguirà fino al 4 ottobre
orari: da martedì a giovedì 11-13  18-20

Immagini della mostra e dell’ evento

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primo video dell’ evento

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Luglio 2011 METAMORFOSI Mostra di Nanni Spano

MOSTRA PERSONALE
di NANNI SPANO
“METAMORFOSI”
Sabato
9 luglio 2011 alle ore 19.00 si inaugura, presso lo spazio espositivo dell’Hotel Vis à Vis di Trieste la mostra personale dell’artista Nanni Spano.
Nanni Spano artista sardo, ma triestino d’adozione artisticamente parlando non esce molto spesso “allo scoperto” in quanto alla sua attività artistica predilige anteporre quella di curatore di eventi artistici e culturali per l’Associazione Culturale Daydreaming Project di cui è fondatore e presidente. Inoltre è il  creatore della  la rivista web d’arte visuale Daydreaming Magazine di cui ora cura anche la pubblicazione cartacea.
Il lavoro di Spano nasce principalmente dalla fotografia per poi focalizzarsi sulla grafica digitale e  nella sua ricerca come artista digitale ha prodotto alcune serie di opere come Saturazione e Sintesi, Tarocchi perduti, Corpo digitale, In scena e Frammenti. Oltre alla sua attività di fotografo e grafico ha realizzato numerosi video e reportage di spettacoli teatrali.
L’artista è stato definito dalla curatrice di Studio Tommaseo   Giuliana Carbi  un costruttore di stratificazioni in quanto  la sua caratteristica è di partire da uno scatto fotografico per poi rielaborarlo aggiungendo o annullando la materia quasi a simboleggiare  la vita nella sua pienezza e nella sua eterna fragilità e intangibilità
La serie di opere denominate Metamorfosi, presentate per la prima volta nella loro interezza cronologica in questa particolare mostra, hanno in comune la rappresentazione del corpo soprattutto quello femminile la cui sensualità e femminilità vengono trasformate  simbolicamente quasi a voler riecheggiare il passo della sacra scrittura in cui viene detto “l’uomo viene dalla terra e ad essa deve fare ritorno”
Infatti Spano mette in primo piano il corpo femminile la cui pelle viene  trasformata in corteccia, pietra, foglia, alghe…. e come sottolinea  Patrizia Milani “non è una pura sovrapposizione, o una confusione sensoriale di materia incongruente. E’ corpo assoluto, che regna sovrano prima di diventare carcere dell’anima, recuperato dalla memoria di un tempo ancestrale dove tutto partecipava del simbolico, l’umano come l’acqua, la terra e il cielo. La pelle-corteccia,  la pelle-pietra, è un  tatuaggio che dolorosamente consegna l’essere al  rituale di dare “morte” a una forma, per riscriverla, nello scambio simbolico, ad altra vita
Sempre Giuliana Carbi così definisce la particolarità delle opere:  “ L’alta definizione e la modalità macro che investigano i dettagli e le trame di alghe, cortecce, pietre e foglie sono penetrate inaspettatamente da altri mondi di immagini con sintesi violenta e classica nel contempo e l’artista conduce una sua personale indagine sulla nostra reazione, culturalmente condizionata, alla perfezione e alla bellezza: mentre crediamo che l’immagine sia limpida e ferma come cristallo e risponda al nostro piacere visivo, ne contamina e mescola gli elementi di senso insinuando l’inquietudine di una possibile inalterabilità”.
La mostra sopra descritta sarà visitabile al pubblico sino al 29 luglio 2011 presso lo spazio espositivo dell’Hotel Duchi Vis à Vis in piazza dello Squero Vecchio, 1 – Trieste.
Elena Cantori
Curatrice della mostra
interverrà : Massimo Premuda
per informazioni: 328 7349711

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Giugno/Luglio 2011 “Palcoscenici” Rassegna cinematografica al metrokubo

Carissime-i,
mercoledì 13 luglio alle ore 21.00 presso il Metrokubo di via dei Capitelli 6563b (vicino all’Arco di Riccardo) riprendono le proiezioni in collaborazione con l’Associazione Culturale DDProject con la rassegna PALCOSCENICI. Questo il programma:
Mercoledì 13 luglio 2011 ore 21.00
TAMBOURS SUR LA DIGUE, in forma di un’antica rappresentazione per marionette mosse da attori (2002)
genere: Teatro contemporaneo
messa in scena e realizzazione di Ariane Mnouchkine
durata: 136 minuti – in lingua originale francese sottotitolata in inglese
Creato  alla Cartoucherie di Vincennes nel settembre del 1999 e visto da più di  150000 spettatori di tutto il mondo, questa pièce per marionette mosse  da attori viene presentata nella sua versione cinematografica. Ariane  Mnouchkine resta fedele alla favola universale sul potere e sulla cecità  umana, ma attraverso la videocamera rinforza  la tensione drammatica e ci fa vivere più da vicino il “gioco” delle marionette, dei puppettari e degli attori.
Mercoledì 11 maggio 2011 ore 21.00
Hacienda del Teatro, Il  Teatro de los Andes e l’Iliade di Omero (2003)

genere: documentario
regia: Reinhard Manz
durata: 72 min – Italiano

A undici anni dal successo internazionale dell'”Iliade” di César Brie con il Teatro de los Andes il documentario racconta le diverse fasi dell’allestimento, le ricerche, gli allenamenti, le prove, il montaggio. Due anni di lavoro in Bolivia con un gruppo di nove attori per trenta ruoli, due ore e mezzo di spettacolo, una lunga tournée in Europa, Stati Uniti, Canada, America Latina. Brie viene ripreso anche a Buenos Aires, nei luoghi dei suoi esordi teatrali prima della fuga dalla dittatura militare che lo porterà a lungo in Italia come rifugiato politico.
Mercoledì 25 maggio 2011 ore 21.00
Tragedia Endogonidia, B.#03 + R.#07 (2002)
genere: Teatro contemporaneo
regia: Romeo Castellucci
durata:  29’ 15’’ +  28’ – Italia

La Tragedia Endogonidia di Romeo Castellucci (2002-2004) è un’opera formata da 11 episodi del gruppo teatrale Socìetas Raffaello Sanzio. Ognuno degli episodi fa capo a una città da cui prende il nome. Nella serata verrano proiettati B.#03 (Brussel) e R.#07 (Roma). L’idea strutturale di fondo è quella di un’opera in continuo cambiamento per scissione. Si tratta di un sistema di rappresentazione che, come un organismo, si trasforma nel tempo e nella geografia dei propri spostamenti. La forma prodotta non è un’opera chiusa e neppure un frammento di un’opera: il principio che genera e collega gli Episodi è quello di un’auto-generazione; l’organismo che ne deriva è dunque, in un certo senso, perenne.
338 7927039

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Giugno 2011 “Comizi d’Amore” Rassegna Cinematografica al MetroKubo

COMIZI D’AMORE

Organizzata da Associazione Culturale DDProject e Circolo del Cinema Metropolis
Sede delle proiezioni
Spazio MetroKubo, via Dei Capitelli 6563b Trieste (a pochi passi da P.zza Barbacan)

 

Mercoledì 1 giugno 2011 ore 21.00

COMIZI D’AMORE

genere: documentario
scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini
b/n durata 90 min – Italia (1964)

 

 

 

 

 

 

Nel 1963 Pasolini girò un film-inchiesta sulla sessualità, percorrendo tutta la penisola, dalle grandi città alle campagne e chiedendo a passanti, contadini, operai, calciatori famosi, studenti, commercianti, a persone comuni appartenenti a diversi ceti sociali, che cosa ne pensassero dell’erotismo e dell’amore. Dalle risposte degli intervistati, soprattutto quelli di estrazione borghese, uscì un’immagine complessiva del nostro Paese ipocrita, costituita di frasi fatte e di luoghi comuni; le persone appartenenti a classi sociali meno abbienti fornirono  risposte più spontanee.

Interventi di Alberto Moravia e Cesare Musatti, Camilla Cederna, Oriana Fallaci, Adele Cambria, Peppino di Capri, squadra di calcio del Bologna, Giuseppe Ungaretti, Antonella Lualdi, Graziella Granata, Ignazio Buttitta, Graziella Chiarcossi.

Mercoledì 8 giugno 2011 ore 21.00

IMPROVVISAMENTE L’INVERNO SCORSO

genere: documentario
regia: Gustav Hofer, Luca Ragazzi
durata: 80 min. – Italia (2007)


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luca e Gustav sono giovani, belli, hanno un buon lavoro e stanno insieme da più di otto anni. Hanno superato tranquillamente la crisi del settimo anno ma, all’inizio del 2007, si ritrovano ad affrontare un’emergenza ben più grossa che supera i limiti del privato. L’8 febbraio il governo italiano propone una legge sulle coppie di fatto, i famosi DICO (Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi). A sedere sulla cattedra legislativa degli autori ci sono il Ministro Barbara Pollastrini e Rosy Bindi. Luca e Gustav, consapevoli dell’importanza dell’evento, decidono di prendere una telecamera digitale e andare in strada a intervistare la gente per capire meglio cosa sta succedendo.

 

Mercoledì 22 giugno 2011 ore 21.00

KINSEY

genere: film drammatico
regia: Bill Condon
durata: 118 min. – USA, Germania (2004)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando Alfred Kinsey pubblico’ nel 1948 “Il comportamento sessuale del maschio” cambiò completamente il modo di guardare ai problemi legati alla sfera dell’eros. Non perche’ Freud non avesse gia’ fatto la sua parte ma perche’ mancava uno strumento che rilevasse, nella societa’ americana del secondo dopoguerra, l’effettivo stato della materia, in particolare dal punto di vista della rilevanza sociologica.

 

Mercoledì 29 Giugno ore 21.00

D’AMORE SI VIVE

genere: documentario
regia: Silvano Agosti
durata: 90 min. – Italia (1983)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Frutto di una ricerca fatta a Parma in 2 anni e di una scelta su un materiale molto ampio (46 persone interpellate), è un film composto di 7 interviste sui temi “della tenerezza, della sessualità e dell’amore” Si può interpretarlo in vari modi. Moravia, esagerando, lo fece in chiave di disperazione (“… con l’eccezione della madre all’inizio, … in loro sesso è, consapevolmente o no, sinonimo di disperazione”). Con la parola “amore” si nominano diversi fenomeni: è un fonema polisemico. Amore è un atto transitivo con cui si interviene nell’esistenza di un altro. Il corpo è uno dei nomi nell’anima, e non il più indecente. Soprattutto a Parma e in Emilia, suscitò rabbiose polemiche. A destra lo si definì pornografico, ma non si riuscì a farlo sequestrare.

INFO
www.daydreamingproject.org

www.thelonious-trieste.com

tel: 338 7927039

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Giugno 2011 “Le 5 Fasi” Mostra al Knulp, Via Madonna del Mare 7a Trieste

Associazione Culturale Daydreaming Project
in collaborazione con Knulp presenta

Le 5 fasi


di

Alberto Ponticelli
Officina Infernale
Squaz
Akab
Tiziano Angri
Ausonia

Mostra e presentazione del libro

Venerdì 24 giugno 2011 ore 19:00

Bar libreria KNULP Via Madonna del Mare 7a Trieste

a cura di
Nanni Spano

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Le 5 fasi
di  Alberto Ponticelli, Officina Infernale, Squaz, Akab, Tiziano Angri, Ausonia, Edizioni BD,  Milano 2011,  pagine168, formato 30×36 cm
Sei artisti poliedrici, di diversa provenienza e formazione,  si sono uniti con l’ambizioso programma di rendere le cinque fasi del dolore attraverso cinque storie a strisce, sei progetti artistici, una grande mostra itinerante.
Le 5 fasi di elaborazione del dolore, teorizzate nel 1970 da Elisabeth Kübler Ross (negazione, rabbia, patteggiamento, depressione, accettazione) diventano 5 storie illustrate, riunite da un sesto racconto fotografico conclusivo, viste attraverso gli occhi di sei autori, tra i migliori del panorama dell’illustrazione italiana, secondo personali interpretazioni, tecniche e media.
Cinque fasi del dolore, cinque tappe, cinque strade per riuscire a prendere coscienza del sé sopito. “Un percorso nel lutto, nella malattia, nella depressione; un passaggio obbligato. Un libro che offre uno sguardo lucido e dolente sulla nostra natura umana, una medicina necessaria per svegliarsi dal torpore della nostra era mediatica.”
La mostra proseguirà fino al 12 settembre 2011

nanni spano: 3337245244

ALBERTO PONTICELLI – NEGAZIONE

“Ho utilizzato matite varie, ho disegnato senza cancellare e mantenendo eventuali errori per dare un senso di sporcizia, texure di acquarelli, pavimenti, mani, mattonelle del cesso e altra roba preparata da me e assemblate. Ho lavorato in scala di grigi e poi ho ricolorato in trasparenza tutta la tavola, per ottenere un effetto di fotografia in bianco e nero, ricolorata elaborazione digitale del tutto.”

OFFICINA INFERNALE – RABBIA

“Ho usato una tecnica mista a base di acquarello, china, acrilico, aerografo e collage. Colonna sonora e base di Electric Wizard, Slayer, Kvelertak, Crossed Out, Hank Williams III, Eyehategod. Ulteriori livelli di pennellate, acquarelli, retini, graffi e macchie varie. Cibo spazzatura. 2 settimane a San Diego, cibo spazzatura-molto-skateboarding-molto poco. Ho stampato tutto su carta fotografica, 2 copie per pagina, una di base, una poi ritagliata per l’effetto collage sfasato. Nessun lottatore messicano è stato usato contro la sua volontà e tutti i protagonisti sono maggiorenni. Altri interventi poi di acrilico, graffi, aerografo, pastelli. Il tutto assemblato in upentacolo tracciato con il sangue, sacrifici umani, riti blasfemi inimmaginabili.”

SQUAZ – PATTEGGIAMENTO

“La tecnica da me usata è una normalissima china su carta, colorata in digitale.”

AKAB – DEPRESSIONE

“Ho lavorato realizzando singolarmente vignetta per vignetta, usando acetati e pennarelli, i neri pieni li ho resi con pennarelli secchi con punta a scalpello, imbevuti in una densa china cinese. Poi con la punta delle forbici ho graffiato i disegni come se fossero vetro. La colorazione è in parte digitale e in parte no. Il tutto è stato assemblato successivamente usando la stessa struttura divinatoria dell’I-Ching, essendo la mia storia un frammentato mosaico di memoria. Come in un unico presente continuo.”

TIZIANO ANGRI – ACCETTAZIONE

“Per le 5 fasi ho usato china, pennello e qualche analgesico per il mal di capa. Scansione, pulitura e lettering delle tavole sono opera di Elena Grigioli.”

AUSONIA

“Unisce le 5 storie attraverso un sesto racconto fotografico.”

Elisabeth Kübler Ross
(Zurigo, 8 luglio 1926 – Scottsdale, 24 agosto 2004)

è stata un medico, psichiatra e docente di medicina comportamentale svizzera. Viene considerata la fondatrice della psicotanatologia, ed uno dei più noti esponenti dei death studies.Dopo gli studi in Svizzera, nel 1958 si è trasferita negli USA dove ha lavorato per molti anni in un ospedale di New York. Dalle sue esperienze con i malati terminali ha tratto il libro La morte e il morire pubblicato nel 1969, che ha fatto di lei una vera autorità sull’argomento. Celebre la sua definizione dei cinque stadi di reazione alla prognosi mortale: diniego (denial and isolation), rabbia (anger), negoziazione (bargaining), depressione (depression), accettazione (acceptance). Chiave del suo lavoro è la ricerca del modo corretto di affrontare la sofferenza psichica, oltre che quella fisica.
Usava anche praticare la tecnica dell'”uscita fuori da corpo” (OBE) che aveva appreso da Robert A. Monroe.
Negli anni settanta ha tenuto numerosi seminari e conferenze.Le cinque fasi della elaborazione del lutto
Il suo modello a cinque fasi, elaborato nel 1970, rappresenta uno strumento che permette di capire le dinamiche mentali più frequenti della persona a cui è stata diagnosticata una malattia terminale, ma gli psicoterapeuti hanno constatato che esso è valido anche ogni volta che ci sia da elaborare un lutto solo affettivo e/o ideologico.
Da sottolineare che si tratta di un modello a fasi, e non a stadi, per cui le fasi possono anche alternarsi, presentarsi più volte nel corso del tempo, con diversa intensità, e senza un preciso ordine, dato che le emozioni non seguono regole particolari, ma anzi come si manifestano, così svaniscono, magari miste e sovrapposte.
  1. Fase della negazione o del rifiuto: “Ma è sicuro, dottore, che le analisi sono fatte bene?”, “Non è possibile, si sbaglia!”, “Non ci posso credere” sono le parole più frequenti di fronte alla diagnosi di una patologia organica grave; questa fase è caratterizzata dal fatto che il paziente, usando come meccanismo di difesa il rigetto dell’esame  di realtà, ritiene impossibile di avere proprio quella malattia. Molto probabilmente il processo di rifiuto psicotico della verità circa il proprio stato di salute può essere funzionale al malato per proteggerlo da un’eccessiva ansia di morte e per prendersi il tempo necessario per organizzarsi. Con il progredire della malattia tale difesa diventa sempre più debole, a meno che non s’irrigidisca raggiungendo livelli ancor più psicopatologici.
  2. Fase della rabbia: dopo la negazione iniziano a manifestarsi emozioni forti quali rabbia e paura, che esplodono in tutte le direzioni, investendo i familiari, il personale ospedaliero, Dio. La frase più frequente è “perché proprio a me?”. È una fase molto delicata dell’iter psicologico e relazionale del paziente. Rappresenta un momento critico che può essere sia il momento di massima richiesta di aiuto, ma anche il momento del rifiuto, della chiusura e del ritiro in sé.
  3. Fase della contrattazione o del patteggiamento: in questa fase la persona inizia a verificare cosa è in grado di fare, ed in quale progetti può investire la speranza, iniziando una specie di negoziato, che a seconda dei valori personali, può essere instaurato sia con le persone che costituiscono la sfera relazione del paziente, sia con le figure religiose. “se prendo le medicine, crede che potrò vivere fino a…”, “se guarisco, farò…”. In questa fase, la persona riprende il controllo della propria vita, e cerca di riparare il riparabile.
  4. Fase della depressione: rappresenta un momento nel quale il paziente inizia a prendere consapevolezza delle perdite che sta subendo o che sta per subire e di solito si manifesta quando la malattia progredisce ed il livello di sofferenza aumenta. Questa fase viene distinta in due tipi di depressione: una reattiva ed una preparatoria. La depressione reattiva è conseguente alla presa di coscienza di quanti aspetti della propria identità, della propria immagine corporea, del proprio potere decisionale e delle proprie relazioni sociali, sono andati persi. La depressione preparatoria ha un aspetto anticipatorio rispetto alle perdite che si stanno per subire. In questa fase della malattia la persona non può più negare la sua condizione di salute, e inizia a prendere coscienza che la ribellione non è possibile, per cui la negazione e la rabbia vengono sostituite da un forte senso di sconfitta. Quanto maggiore è la sensazione dell’imminenza della morte, tanto più probabile è che la persona viva fasi di depressione.
  5. Fase dell’accettazione: quando il paziente ha avuto modo di elaborare quanto sta succedendo intorno a lui, arriva ad un’accettazione della propria condizione ed a una consapevolezza di quanto sta per accadere; durante questa fase possono sempre e comunque essere presenti
    livelli di rabbia e depressione, che però sono di intensità moderata. In questa fase il paziente tende ad essere silenzioso ed a raccogliersi, inoltre sono frequenti momenti di profonda comunicazione con i familiari e con le persone che gli sono accanto. È il momento dei saluti e della restituzione a chi è stato vicino al paziente. È il momento del “testamento” e della sistemazione di quanto può essere sistemato, in cui si prende cura dei propri “oggetti” (sia in senso pratico, che in senso psicoanalitico). La fase dell’accettazione non coincide necessariamente con lo stadio terminale della malattia o con la fase pre-morte, momenti in cui i pazienti possono comunque sperimentare diniego, ribellione o depressione.

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Maggio 2011 FRAMMENTI TEDESCHI – Mostra di Guglielmo Manenti

DayDreaming Project in collaborazione con KNULP presenta:

FRAMMENTI TEDESCHI
Illustrazioni di Guglielmo Manenti

Inaugurazione 20/5/11 ore 21.00
Dal 19/5 al 21/6

Bar Libreria KNULP Via Madonna del Mare 7/a
Trieste

Le tavole di questa serie si collegano al mito della montagna tanto presente in gran parte della cultura mitteleuropea. La montagna viene percepita come un luogo in cui isolarsi, come un luogo mistico. In questo paesaggio si snodano i diversi percorsi letterari che l’artista ci propone nelle sue illustrazioni, veri e propri percorsi letterari-esistenziali. Cosi troviamo sia il Zarathustra di Nietsche, sia il Lenz di Büchner e alcune visioni tratte dalle Elegie Duinesi di Rainer Maria Rilke. Questi frammenti e percorsi si incrociano in queste tavole come a volerci suggerire un legame forte tra storie diverse tra loro per il periodo in cui sono state create.
Ma è pur vero che la montagna è un luogo atemporale. Questi personaggi infatti vivono di visioni e di cambiamenti radicali, uomini questi che vivono una crisi e il loro superamento. Uomini che si sono allontanati dalla società ma riflettono su di essa. Cosi assistiamo a forme di ascesi diverse, accomunate da un’apertura forzata verso l’esterno. Paesaggi fatti di vette si alternano a visioni interne, la purezza di paesaggi nasconde sempre un’inquietudine profonda.
In una tavola vediamo uno dei personaggi contemplare un vulcano dall’alto, immagine che ci riporta a visioni romantiche di Caspar David Friedrich , a un orizzonte algido si contrappone la consapevolezza che sotto terra, sotto pelle scorre della lava, il fuoco.
Questo è un vero e proprio viaggio che ci accompagna, inizialmente in una scalata verso l’alto, dove una crisi paralizza il poeta Lenz che vive momenti di autentico terrore. A questa crisi viene collegata la disperazione delle Elegie, la solitudine più profonda: visioni angeliche si contrappongono a visioni oscure. Poi il risveglio di Zaratustra nella sua grotta, come se tutto fosse stata una sua visione. Abbiamo cosi personaggi fuori dal tempo, immersi in territori secchi che accentuano ancor di più la solitudine. Le foreste sono posti oscuri in cui perdersi, la ricerca della solitudine nella natura, ma anche il doversi proteggere da forze nascoste. La discesa e il ritorno di Zaratustra lo riporterà tra gli uomini in una città Luna Park, fatta di luci eccessive, in cui le persone vagano senza sguardo.
Un viaggio fatto di inquadrature in cui il fumetto rimanda a certi film di Werner Herzog. D’altro canto l’autore non è nuovo a questi accostamenti in quanto avevamo potuto già vedere una sua versione di Woyzeck.
(G.M)

Evento a cura di Sergio Pancaldi
Info e contatti:
staff@ddmagazine.it
3477130303

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Maggio 2011 DD Darkroom Corso di fotografia e sviluppo in camera oscura di Luigi Tolotti

ASSOCIAZIONE CULTURALE DAYDREAMING PROJECT presenta

“DD DARKROOM”

Corso di fotografia e sviluppo in camera oscura

a cura di LUIGI TOLOTTI

 

mercoledì 25 maggio ore 19 – 22.30
giovedì 26 maggio ore 19 – 22.30

info: nanni spano 3337245244
staff@ddmagazine.it

L’obiettivo del corso è insegnare ai partecipanti la tecnica base della camera oscura tradizionale, in particolare come sviluppare e stampare correttamente uno scatto fotografico da una pellicola in bianco e nero.

 

Ogni partecipante avrà a disposizione gli strumenti indispensabili per poter svolgere una ricerca personale sfruttando le enormi potenzialità creative che la tecnica tradizionale offre

Il corso è diretto a fotografi amatoriali e avanzati, che non abbiano mai utilizzato ingranditore, sviluppo e carta chimica.

Il corso avrà un’impostazione prevalentemente pratica e si articolerà in 4 incontri di tre ore ciascuno. Le prime due lezioni riguarderanno la ripresa,  mentre le altre due lo sviluppo e la stampa.

Tutti gli incontri si terranno in studio dove i partecipanti  potranno disporre della seguente attrezzatura

– 1 fotocamera analogica, 1 fotocamera hasselblad

– 2 fotocamera reflex digital

– 4 flash monotorcia, (corredati da accessori quali: soft box, parabole, snoot, modellatore);

– 2 proiettori a luce fluorescente “daylight” da 300 w

– fondali vari, pannelli riflettenti, esposimetri flash..

Gli scatti dei partecipanti ai vari set verranno eseguiti sia con macchina analogica che con macchina digitale, in modo da poter visualizzare immediatamente il risultato, che costituirà il materiale per un effettuare a fine corso un confronto tra le due tecniche.

 

I partecipanti utilizzeranno tutti la stessa fotocamera
analogica, (parte dell’attrezzatura base). Saranno  a disposizione due  reflex digitali (gli iscritti possono portare la propria).

Numero dei partecipanti: minimo 5 / massimo 10

PROGRAMMA

 

– mercoledì 25 maggio 2011 (ripresa): ritratto. I
soggetti saranno i partecipanti stessi; verranno allestiti diversi set per ottenere diversi schemi di illuminazioni, più o meno contrastati, usando fondali diversi. still life. Ogni partecipante è libero di portare degli oggetti (fiori, minerali, conchiglie ecc… per creare un set personalizzato.

Sviluppo dei negativi
I negativi saranno ottenuti da pellicole Kodak ed Ilford in formato 135.
Lo sviluppo sarà diversificato a seconda del tipo di pellicola in modo da ottenere negativi con differente grana e contrasto

– giovedì 26 maggio
2011 (stampa)
: selezione e stampa dei negativi, utilizzando l’ingranditore e la carta fotografica. Si userà carta “Ilford multigrade”, che consente di ottenere immagini “morbide” o  fortemente contrastate attraverso un apposito filtraggio.

Luigi Tolotti è nato a Trieste nel 1966. Dalla fine degli anni ’80 comincia a dedicarsi alla fotografia. Ha frequentato il “Circolo fotografico Triestino” e la “Scuola libera dell’acquaforte Carlo Sbisà” dove ha appreso tecniche fotografiche ed incisorie, in seguito approfondite presso la “Scuola Internazionale di Grafica” a Venezia.

 

Da alcuni anni svolge una personale ricerca in vari campi  come la fotoincisione, la fotografia analogica, l’elaborazione digitale, le matrici sperimentali e la fotografia stenopeica. Quest’ultima – che sfrutta il principio della camera
oscura – è caratterizzata da immagini con una profondità di campo totale e richiede tempi di esposizione molto più lunghi rispetto alle normali macchine fotografiche.

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Aprile 2011

DDProject, Circolo Thelonious e Knulp presentano:

La stagione 2010-2011 del Circolo del Jazz Thelonious nelle fotografie di Luca Valente

INAUGURAZIONE : Giovedì 14 Aprile alle ore 20,30
Bar libreria KNULP – Via Madonna del Mare  7A  -TRIESTE
con interventi musicali dei BAKIBAFLAX


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Marzo 2011 VISIONI CONTEMPORANEE immagini dal teatro di Ricci/Forte

 

L’ Associazione  Culturale DayDreaming Project in collaborazione con Studio Tommaseo presenta:

 

VISIONI CONTEMPORANEE
Immagini dal teatro di Ricci /Forte

 

mercoledì 16 marzo 2011

 

ore 18.30 Studio Tommaseo, via del Monte 2/1 Trieste
incontro con Stefano Ricci e Gianni Forte
presentazione di  Roberto Canziani

ore 20.00 Galleria MetroKubo, via dei Capitelli 6563b
inaugurazione mostra fotografica
ore 21.00

proiezione video

la mostra sarà visitabile dal 16 al 23 marzo 2011 dalle ore 16.00 alle 19.00

 

a cura di Patrizia Miliani e Nanni Spano

info:
staff@ddmagazine.it

www.daydreamingproject.org

cell: 3337245244 Nanni Spano

 

Nella settimana dal 16 al 23 marzo 2011  l’Associazione DDProject presenta alcuni eventi  per rendere omaggio a Ricci Forte, i due drammaturghi italiani che con i loro spettacoli sono considerati la realtà più originale del teatro di ricerca. In collaborazione con Studio Tommaseo mercoledì 16 marzo 2011 alle ore 18.30 in via del Monte 2/1 Stefano Ricci e Gianni Forte saranno i protagonisti di un incontro che verrà presentato da Roberto Canziani, docente all’Università di Udine e critico teatrale. La serata proseguirà alle ore 20.00 presso la Galleria MetroKubo in via dei Capitelli 6563b dove verrà inaugurata una mostra fotografica e video dagli spettacoli dei due autori alla loro presenza, con proiezione alle ore 21.00.

La mostra sarà visitabile  fino al 23 marzo  con orario 16.00 – 19.00. Domenica 20 marzo chiuso.

 

Dopo gli studi all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” e a New York, nel   2006 va in scena il loro primo spettacolo Troia’s Discount, un testo drammaturgico che parte da alcuni spunti dell’Eneide per un’indagine sulla grammatica contemporanea di sentimenti e consumismo.  Dello stesso anno  Wunderkammer Soap #1_#2, prima parte di un progetto che sarà completato nel 2007. Troia’s Discount e Wunderkammer Soap #1_Didone saranno presentati a Udine il 19 e 20 marzo 2011 nella stagione  di Teatro Contatto.

Il duo Ricci/Forte ha prodotto  nel 2009  Macadamia Nut Brittle, nel 2010 Pinter’s Anatomy nell’ambito della rassegna dedicata ad Harold Pinter, curata da Roberto Canziani per il  CSS di Udine. A Roma nel dicembre 2010 è stato realizzato l’evento unico  Some Disordered Christmas Interior Geometries,  nello spazio d’arte della  Fondazione Alda Fendi,  e nel febbraio 2011 ha debuttato il loro ultimo lavoro Grimmless. E’ un teatro capace di  travolgere lo spettatore attraverso  un contatto empatico e una grande potenza espressiva,  che ha raccolto  consensi dalla critica e da un pubblico eterogeneo che segue entusiasta ogni loro spettacolo.

 

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Marzo 2011 GLI ELETTRONAUTI Mostra di Guido Zamattio al Knulp

L’Associazione culturale DayDreaming Project in collaborazione con Knulp presenta:

Gli Elettronauti

Mostra di Guido Zamattio

Giovedì 10 marzo 2010?ore 19.00 inaugurazione

presso il bar libreria KNULP ?in via Madonna del Mare 7/a, Trieste

la mostra proseguirà fino al 12 aprile 2011

 

Biografia artistica:

 Nato nel 1969 in SudAfrica e arrivato in Italia alla fine degli anni ’70

Dice di sé:

“Nei primi anni ’80 inizio a frequentare l’istituto d’arte di Trieste. Seguo tutto quello che succede in quegli anni nell’arte (sopratutto fumetto) e nella musica. Alla fine degli anni ’80 mi unisco agli Upset Noise, gruppo storico dell’ “hardcore-punk” nazionale ed europeo. Con loro viaggio attraverso l’Europa, partecipando alla realizzazione di due dischi e varie compilations. L’esperienza dura sino a metà anni ’90. Le esperienze musicali continuano ma non sono più l’obiettivo unico. Inizia un periodo di viaggi nei quali compio diversi lavori ed esperienze che maturano in me l’esigenza di esprimermi con la pittura.

Ora risiedo a Trieste e vivo dipingendo e disegnando allestimenti navali. Voglio menzionare artisti come R.K. Sloane, Jeff Galther, Raymond Pettibon, Dumbo, Andrea Pazienza, Scozzari, Keith Hering come ispiratori contemporanei. Non di meno mi appassionano esponenti dell’arte rinascimentale come Il Mantegna, Paolo Uccello, Il Botticelli, Giorgione, del ‘700 Goya, El Greco fino agli espressionisti tedeschi, il Cubismo con Picasso e il Futurismo Italiano.

In breve la mia arte si esprime raffigurando personaggi di un mondo onirico situato in un tempo non precisato ancora a venire. Generalmente queste “entità” vestono occhiali per poter vedere il mondo e talvolta maschere per poter respirare. Il tema che mi sta più a cuore è l’amore, unica cosa vera che può alimentare l’individuo e la società”

 Queste le mostre personali:

 1999
happening di pittura disegni e teatro al centro “actis” – Trieste

2001
mostra personale al “Circolo Vizioso” – Trieste

2002
mostra personale al “Cafè Naima” – Trieste

2002
collettiva di pittura al circolo “Assicurazioni Generali”- “Premio alla bontà Hazel Maria Cole”- Trieste

2003
mostra personale al “Minerva Art Caffè”- Trieste

mostra personale al “Le Pascalou”, Menilmontant-Parigi

2004
collettiva di pittura “Toros” alla sala comunale di Puerto Real-Cadice

collettiva di pittura al “El Rastreo” al Collegio S.Felipe –Cadice

2005
mostra personale al “Cafè Naima” – Trieste

2007
mostra personale al “knulp” – Trieste

mostra personale al “Retrobottega” – Trieste

2008
mostra collettiva al “Caffe-Bar Teatro Verdi” – Muggia

2009
Mostra personale “Commedia” al Teatro Miela – Trieste

2010
Mostra collettiva “Daydreaming Expo’” – Trieste

Mostra personale al Mastrobirraio – Trieste

 Per ulteriori informazioni:?

www.daydreamingproject.org?

staff@ddmagazine.it?

www.knulp.org

cell: 348 7104030 Christiana Viola

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GENNAIO 2011 Rassegna cinematografica al MetroKubo

Rassegna cinematografica

RITRATTI

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organizzata da Associazione culturale DDProject con Circolo del Cinema  Metropolis

sede delle proiezioni: Galleria Metrokubo  via dei Capitelli 6563b Trieste

PROGRAMMA Gennaio Febbraio  2011

 

Mercoledì 12 gennaio 2011 ore 21.00

La voce Stratos (2009)

genere: documentario
regia: Luciano D’Onofrio  Monica Affatato
durata:106 min
Italia

Demetrio Stratos ha attraversato come una cometa luminosa la scena della musica italiana degli anni sessanta e settanta, lasciando una traccia indelebile nei suoi fan e nelle decine di musicisti che lo hanno seguito. La sua morte inaspettata nel 1979, a soli trentaquattro anni, lasciò un vuoto mai più colmato nel mondo della creazione artistica italiana. Stratos è stato figura politica, interprete di un movimento rivoltoso e fantasioso, che ha trovato il suo culmine nei concitati mesi del 1977 appena prima che tutto si trasformasse in violenza. Questo completo documentario, che riproduce per la prima volta filmati di repertorio familiare, restituisce la pienezza di un artista che, lo veniamo scoprendo in questi anni, è stato uno dei più grandi “musicisti della voce” del Ventesimo secolo.

 

Mercoledì 19 gennaio 2011 ore 21.00

The universe of Keith Haring (2007)

genere: documentario
regia: Christina Clausen
durata:92 min
Italia/Francia

Tutti conoscono le sue opere, ma non tutti sanno chi è. Di Keith Haring si è scritto e detto tanto, ma in pochi hanno avuto accesso alle fotografie “domestiche”, alle aperte testimonianze di amici, familiari e artisti del calibro di Bill T. Jones, Yoko Ono, David LaChapelle e Fab 5 Freddy. Raccontano un’epoca piena di carica creativa e la fulminante carriera di un artista che – con il suo vocabolario universalmente comprensibile e la leggerezza dei suoi colori ha imposto nel mondo la sua visione di un’arte accessibile a tutti. Fedelissimo allo spirito dell’artista, questo film è “arte per tutti!” e ci lascia, alla fine, tante emozioni per quello che Haring ci ha dato e un po’ di rammarico per quello che ancora avrebbe potuto darci.

 

Mercoledì 26 gennaio 2011 ore 21.00

Man on wire – Un uomo tra le torri (2008)

genere: documentario
regia: James Marsh
Stati Uniti/Regno Unito
durata:90 min

Man on Wire – Un uomo tra le Torri è un documentario del 2008 diretto da James Marsh. Il film racconta l’impresa del funambolo Philippe Petit, che nel 1974 camminò in equilibrio su un cavo metallico teso tra le Torri Gemelle del World Trade Center. Il documentario si basa sul libro scritto da Petit, Toccare le nuvole.
Presentato al Sundance Film Festival, dove ha vinto due premi, successivamente ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui un BAFTA, un National Board of Review Award, un Independent Spirit Award e un Oscar al miglior documentario.

 

Mercoledì 2 febbraio 2011 ore 21.00

Urlo (2010)

genere: drammatico
regia: Rob Epstein  Jeffrey Friedman
durata: 90 min
USA

Nella San Francisco del 1957, un capolavoro di letteratura americana fu portato sul banco degli imputati. HOWL è il film che descrive questo momento fondamentale della contro-cultura americana. La storia è raccontata principalmente su tre piani di lettura : il processo, la riabilitazione del giovane Allen Ginsberg (James Franco), e il poema stesso, animato da alcuni graphic novelists, e dal collaboratore di Ginsberg, Eric Drooker con il suo immaginario beat. Il genere stesso del film ricorda la sconvolgente originalità del poema. Il racconto del processo rappresenta la trama narrativa del film, riecheggiando temi ancora in voga oggi: la definizione di osceno, i limiti della libertà di espressione e la stessa natura dell’arte.
Ingresso riservato ai soci

Tessera annuale FICC  (Federazione Italiana Circoli del Cinema) € 10.00 valida fino al 31.12.2011

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GENNAIO 2011 ACID_PAPER 33 Mostra di Gabriele Bonato al Knulp

L’Associazione culturale DayDreaming Project in collaborazione con  Knulp presenta:

ACID PAPER_33

Mostra di Gabriele Bonato

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Giovedì 20 gennaio 2011 ore 19.00 inaugurazione

presso il bar libreria KNULP
in via Madonna del Mare 7/a, Trieste

la mostra proseguirà fino al 24 febbraio 2011

Biografia artistica:

Vive e lavora a Trieste. Comincia molto giovane con la street art, per  poi evolvere verso la pittura. Nel 2006 vince il concorso ManinFesto del Centro d’arte contemporanea di Villa Manin, con l’opera Lapis.  Nel 2008 è tra i sette vincitori del premio Terna 01, e nel 2009 si qualifica tra i finalisti della seconda edizione. Grazie a questo riconoscimento ha esposto al Chelsea Art Museum  di New York.  Nel suo percorso artistico ha toccato la scenografia, la performance, l’installazione e l’improvvisazione. Nell’aprile  del 2010  alcune sue opere sono state esposte  al Museo d’arte moderna Ugo Carà di Muggia nella mostra collettiva “Unatural _nature”.  

www.gabrielebonato.com 

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2010 Trieste Museo d’arte Moderna Ugo Carà. Mostra collettiva Unnatural-Nature.
2009 Selezionato tra le cento opere per il catalogo del Premio Celeste.
2009 Viene selezionato per il progetto artistico I-LXY business, curato da Francesco Cascino.
2009 Selezionato fra i finalisti del premio Terna02 e pubblicato sul catalogo.
2009 Torino.Partecipa come artista relatore per il premio Terna a uno degli “incontri in galleria”ad Artissima 2009.
2009 New York – presso il Chelsea Art Museum esposizione delle 16 opere vincitrici del “Premio Terna 01”.
2009 Milano- personale “Forme Pensiero” presso la Galleria Cortina.
2009 Trieste – personale di opere su carta “Re-Bus” tenutasi presso la Galleria La Colomba
2008 Roma – partecipa al Premio Terna e risulta fra i sette vincitori della Categoria Gigawatt. L’opera verrà esposta al Palazzo delle Esposizioni di Roma insieme agli altri vincitori.
2008 Trieste- realizza le scenografie per lo spettacolo “ Abbastanza” ideato da Tristan Honsinger.
2008 Trieste- conosce il più grande esponente della musica improvvisata Tristan Honsinger con il quale comincia una collaborazione. Si esibiscono assieme in vari spettacoli di improvvisazione dove suono e immagine si fondono.
2007 Trieste- seconda personale Utopie tenutasi presso la Galleria La Colomba.
2007 Monfalcone- realizza una performance visuale-sonora per Dobbiarteventi.
2007 Trieste- viene chiamato a partecipare ai workshop organizzati dal centro culturale Kons dove con l’artista Kristian Sturi realizza un’istallazione. Le opere verrano poi esposte a Capodistria, Trieste, Gorizia.
2006 Udine- vince il concorso ManinFesto, organizzato dal Centro d’arte Contemporanea di Villa Manin a Passariano, con l’opera LAPIS. L’opera rimarrà esposta e sarà visitabile per un mese.
2006 Trieste- realizza la sua prima personale Materia, presso la Galleria la Colomba.
2006 Barcellona – si esibisce in una performance dal vivo nel programma ITALOSPAGNOLO, condotto da Fabio Volo, trasmesso in seguito in televisione su MTV.
2004-2005 Trieste – si trasferisce a Trieste e comincia a collaborare con la Galleria la Colomba.
2003-2004 espone in diverse mostre collettive.
2003 Monfalcone – viene selezionato per la mostra d’arte Extramoenia presso la galleria d’arte contemporanea di Monfalcone.
2002 Monfalcone – si trasferisce a Monfalcone dove comincia ad eseguire lavori su tela con tecniche classiche.
1999-2000 Fiumicello(Ud) – vince il premio Spray Art bandito dal comune di Fiumicello.
1994 Fiumicello – primi approcci con la Street Art.
1980, 19 Aprile Nasce a Palmanova (Ud)


Gabriele Bonato ACID PAPER_33  gennaio 2011

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Per ulteriori informazioni:
www.daydreamingproject.com
staff@ddmagazine.it
www.knulp.it
cell: 3337245244 Nanni Spano

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GENNAIO 2011 Corso di Giada Lonzaric “Illustrazione per l’infanzia”

DAL 20 GENNAIO 2011

  Corso di Giada Lonzaric

“Illustrazione per l’infanzia”

 

sperimentare, lasciarsi andare, sbagliare, divertirsi, indagare e utilizzare senza paura la materia. 

 

 

Rivolto a giovani e adulti il corso ha l’obiettivo di fornire le basi tecniche e teoriche dell’illustrazione per l’infanzia.

Il corso consisterà in 15 incontri di 2 ore ciascuno, avrà cadenza settimanale da gennaio a maggio, indicativamente giovedì orario 19-21.

La data del primo incontro è Giovedì 20 gennaio 2011, l’orario è sempre 19-21.

Il luogo è MetroKubo in via Capitelli 6563/b (sopra Cavana, nelle vicinanze dell’Arco di Riccardo e Piazza Barbacan)

Vi potranno partecipare massimo 6 persone.

È importante che i partecipanti siano motivati, ancor più che talentuosi.

 

Contenuti del corso:

Introduzione all’illustrazione per l’infanzia, costruzione dell’immagine, conoscenza delle tecniche di lavoro con tempera e acrilici ed esplorazione degli stili personali. Gioco materico e sintesi.

 

INFO & Costi:

Oppure cell: 3477130303 (Sergio)

 

Il materiale

Carta: non serve che sia costosa è importante che sia pesante (300g/m2 minimo). Si possono utilizzare diversi supporti cartacei anche riciclando scatole e cartoni (Panettoni, scatole pasta, riso ecc). Di riferimento carta Fabriano grana fina 300g.

Colori:  tempere (colori base :giallo base, rosso vermiglione, blu ciano, bianco),  colori acrilici a piacere, matite colorate.(sono necessari solo i colori base tempera il resto è a piacere)

Matite: lapis morbidi o graffitoni.

Pennelli: i diverse grandezze, da preferire quelli a spatola con setole tipo martora sintetiche. Non vanno bene quelli con setole naturali. Oltre ad essere inadeguati al nostro lavoro sono “crudeli”!!!!

Altro materiale a piacere e in libertà.

La gomma non è richiesta!!!

 

(Il materiale è escluso e a carico del partecipante)

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