MADE IN NORTH KOREA – novembre 2008

MADE IN NORTH KOREA

Mostra di PierPaolo Koss

20 novembre > 16 dicembre 2008
Knulp -Via Madonna del Mare 7a Trieste
INAUGURAZIONE:
Giovedì 20 novembre h 19.00
Presentazione della mostra e video
Sarà presente l’ artista
Segue rinfresco.

PierPaolo Koss (www.pierpaolokoss.com)

Koss ci offe  la metafora di una bolla trasparente che conserva e mantiene  inalterato il “meraviglioso” artificiale che è all’interno,  isolandolo da ciò che al di fuori potrebbe corromperlo per presentare  un corpus di opere raffinatissime che denunciano attraverso una  selezione di lavori dall’eccezionale valore che parlano del corpo e  dell’uomo partendo dalle immagini fotografiche realizzate in Corea del Nord.

PierPaolo Koss ebbe l’occasione di recarvisi nel 1992, invitato come  unico rappresentante italiano, ad un convegno sulle corpografie –  scritture del corpo fra performance e arte – organizzato dal  Consiglio Internazionale della Danza dell’Unesco di Parigi. Visitare  la Corea del Nord, tutt’oggi, è difficilissimo; c’è un muro  lungo 240 km, che separa questa bolla di terra dal resto del mondo e  solo un paio di aerei la settimana che collegano la capitale  Pyongyang con Pechino.PierPaolo Koss,  non si  lasciò sfuggire l’occasione di raccogliere una selezione di  immagini; ne nacquero due video: nel primo Pyongyang Pyongyang (23′  32″, 1992) si vede un uomo intento ad esprimersi attraverso il magico  linguaggio del corpo, nel tentativo di creare una connessione con  l’ambiente circostante, deserto e supertecnologico. Megaliti  svettanti, fatti di vetro e cemento, imponente espressione di  ricchezza e potere, costruiscono un ambiente inospitale, freddo e  vuoto, emulo di un capo dello stato che governa ancora dopo 14 anni  dalla sua morte. Questa entità cementifera e diffusa si contrappone,  alle poche persone che compaiono, fugaci come epifanie, marionette  che dichiarano la loro perdita di identità; comparse a latere di una  rappresentazione teatrale.  É l’ambiente a possedere la chiave,  parafrasando il volere divino di Kim Il Sung, che gestisce un popolo  di uomini ridotti ad automi, non dissimili a colonie di formiche,  necessari come pedine nel processo produttivo.

Made in North Korea, il titolo della mostra, rimanda al corpo unico che  l’artista mette in scena attraverso se stesso, centuplicato  esponenzialmente nella massa di persone senza volontà, riducibili  all’unità, condizionate quotidianamente a celebrare la gloria di  Kim. Il messaggio si completa nel secondo video, dal titolo:  Composizioni sommarie (15′ 17″, girato 1992), che  mostra un caleidoscopio umano costituito da migliaia di minuscole  comparse sorridenti e prive di identità, radunate nello stadio  costruito per celebrare la gloria di Kim, performer involontari di  una tragedia infinita che li tramuta in un corpo unico e politico, in  un corpo estremo: un’immensa corpografia che non ha eguali al mondo.

Il lavoro di Koss, correlato da una serie di still da video e  fotografie più o meno elaborati, diviene così una sorta di taccuino  di viaggio contemporaneo, che in 16 anni non ha perso un filo di  attualità.

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