DDMagazine gennaio 2008

works:
HOTB
LUIGI TOLOTTI
GUSTAVO PICCININI
ALESSANDRO ATTOMBRI

Il primo numero del 2008 è vivace ed elegante con quattro artisti d’eccezione.

HotB con “In the nursery”, prolifico quanto evocativo alchimista dell’immagine, apre i battenti di luoghi dell’inconscio legati al mondo dell’infanzia, puro sentimento tradotto in colori saturi e violenti di forte impatto emotivo che circondano l’innocenza fragile dei volti ritratti nei suoi lavori.

HotB che unisce maestria fotografica e digitale, sfrutta al meglio Flickr, il famoso portale web, curando da tempo una pagina che contiene la sua  produzione, tanto apprezzata dalla comunità stessa degli artisti che danno vita al portale, quanto dai numerosi visitatori del suo lavoro.

Luigi Tolotti, artista triestino,con “Stenopeiche visioni”  ci introduce ad un genere fotografico molto particolare, basato sull’utilizzo di una “camera obscura”: attraverso questa tecnica davvero suggestiva, specie nelle foto in bianco e nero, le visioni di Toltotti ci rimandano a una Trieste rivista con gli occhi di una tecnica che implica una lunga contemplazione del soggetto e della sua registrazione.

Tolotti ha frequentato il Circolo fotografico Triestino e la Scuola libera dell’acquaforte Carlo Sbisà dove ha appreso tecniche fotografiche ed incisorie, in seguito approfondite presso la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Da alcuni anni si addentra nella personale ricerca di fotoincisione, elaborazione digitale, matrici sperimentali e come in questo caso, fotografia stenopeica.

Gustavo Piccinini, dall’Argentina, grafico e fotografo, con “Photos Graphein, xerografie originali”.

Come copy-artista usa lo pseudonimo di “Engrudo“: semplicemente farina con acqua, quella che usavamo per incollare le figurine negli album e la carta quando ci fabbricavamo gli aquiloni.

Le sue opere hanno girato per Milano, Roma, Rieti, Buenos Aires e Faleria. Dal 1990 vive e lavoro in Italia, prima a Roma e da due anni a Faleria nella Tuscia viterbese.

Alessandro Attombri conPura arte regala al Ddmagazine le immagini della sua maturità artistica influenzata dall’arte formale ed informale.

Profondamente valorizzato da incisive esperienze in Asia, sente sempre più il bisogno dell’essenzialità e della semplicità nelle sue espressioni ed ha l’esigenza di scavare nel profondo dell’uomo per cercare la verità.

Nell’ambito della ricerca è estremamente impegnato nel scoprire nuove tecniche fondamentali e di cercare la tematica del nuovo millennio. Avvolto costantemente nell’esprimere lo spirito umano nel profondo, contemporaneamente inteso e determinato a catturare il più recondito dei segreti universali, intrinseco di verità. Conta nell’immediato futuro di trovare la strada che inciderà le tematiche e le ricerche del prossimo decennio.

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