Majakovskij cantore della rivoluzione. di Guglielmo Manenti 27/10/2017

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

Majakovskij cantore della rivoluzione.
mostra di Guglielmo Manenti
VENERDI 27 ottobre 2017
ore 19
KnulpVia Madonna del Mare 7a Trieste
a cura del DDProject

L’associazione DD PROJECT in collaborazione con il KNULP e Hangar Teatri celebrano nel mese di ottobre a Trieste l’anniversario dei cento anni della rivoluzione russa del 1917, ospitando una mostra di illustrazioni dedicata a Vladimir Majakovskij dell’artista siciliano Guglielmo Manenti, una serie di filmati a cura di Fausto Vilevich, un laboratorio teatrale e uno spettacolo teatrale a cura di Sergio Pancaldi e il Tact.

L’artista conduce lo spettatore attraverso tavole in bianco e nero alternate al rosso, lavorate con fitti tratteggi a china nelle quali il pennino sembra scavare nel bianco del foglio, un volo visuale fatto di flash temporali che da sprazzi su universi interiori tratti dalle poesie del poeta russo muovono a delle scene di massa in piazza, citando immagini storiche, parte dell’immaginario collettivo sulla rivoluzione in Russia, creando un personale percorso nelle visioni di uno dei maggiori poeti russi del Novecento. Nei lavori di questa mostra di Guglielmo Manenti si nota tutto il suo amore per la grafica di quel periodo, per le inquadrature che rimandano a tanti film d’avanguardia a quelli di Vertov e Eisenstein, Pudovkin, ma anche a tanti disegnatori satirici sovietici come Boris Efimov e il gruppo Kukryniksy.

Il poeta russo Majakovskij si fece portatore, insieme ai cubofuturisti e ai gruppi d’avanguardia artistica degli inizi del secolo passato, delle nuove istanze di quello spirito di rivolta che porta un popolo al cambiamento, cercando di sopprimere il passato e i vecchi equilibri, sommando a questa missione etico-politica un nuovo modo di scrivere, fatto di frasi brevissime e spezzate, come se fossero urlate, e coniugando una sintassi vicina alla propaganda politica e all’estetica tipografica futurista.

La fiducia assoluta per un mondo nuovo più egualitario, auspicato da tempo da forze rivoluzionarie comuniste, dove le novità del mondo moderno diventano motivo di ispirazione per poesie; dove la forza delle masse viene paragonata a reattori, ingranaggi o alla forza di turbine in movimento, creando accostamenti di forte brutalità espressiva con effetti dirompenti sui gusti precedenti di tipo simbolista, in cui donne sognanti consumano drammi privati tra carte da parate e boschi di betulle.

L’artista Majakovskij si fa portavoce della rivoluzione con tutte le sue forze, partecipando in tutta la sua poliedricità come scrittore, grafico, attore e pittore di cartelloni ed anche polemista sui giornali dell’epoca, diventando in tal modo egli stesso un simbolo della rivoluzione.

Ma nel suo destino troviamo tutte le contraddizioni dell’evoluzione storica di questo sogno sociale, che, dopo l’esaltazione iniziale, porterà il poeta a vivere una fase di lotta contro il ristagno collegato ai nuovi equilibri burocratici postrivoluzionari, con difficoltà esistenziali sempre maggiori personali, che poi nel periodo dello stalinismo lo porteranno a suicidarsi. Un suicidio che diventerà un segnale inarrestabile di un malessere sempre più crescente che dalla disperazione personale diventa grido di una condizione che coinvolge tanti scrittori e artisti scomodi al regime che finiranno nei gulag sovietici.

La mostra durerà dal 27 ottobre al 23 novembre 2017


Sabato 28 ottobre ore 21

HANGAR TEATRI

via Luigi Pecenco 10 Trieste

BATTETE IN PIAZZA IL CALPESTIO DELLE RIVOLTE

Millenovecentodiciassette, Duemiladiciassette. In attesa di una nuova rivoluzione che cosa rimane di una rivoluzione che ha compiuto cent’anni? 
Tra strida poetiche, teorie biomeccaniche pittori di profili rivolti all’avvenire e cori trascinanti emergono le contraddizioni di un mondo cambiato e tuttavia nostalgico. E se la sempiterna “voce dall’alto” continua indisturbata a dettar legge, tra chi di tutto questo ha udito soltanto una eco sbiadita si annida indisturbata la noia.
Un happening con Valentina Milan, Ivo Huez, Sergio Pancaldi, Gregor Ge?, Leonardo Stevanin, Paola Castellan, Sharon Edwards e Guglielmo Manenti


A seguire, dignitoso party proletario.

5€ per i soci di Teatro degli Sterpi

info

staff@ddmagazine.it

3337245244 nanni spano

Share This:

WORKSHOP DI FOTOGRAFIA a cura di Vanni Napso Sabato 7 ottobre 2017

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

FOTORITRATTO E POSTPRODUZIONE

WORKSHOP DI FOTOGRAFIA

a cura di Vanni Napso
Sabato
7 ottobre 2017 ORE 15-19
Domenica 8 ottobre ORE 15-19
Spazio MetroKubo
Via dei Capilelli 6563b
trieste
(vicino arco di riccardo)

info:
Nanni Spano in arte Vanni Napso terrà un corso che si svolgerà in due incontri di quattro ore ciascuno.
Il primo sarà dedicato allo scatto fotografico in studio, dove ognuno dei partecipanti farà da modello e fotografo con l’uso di attrezzatura professionale (fondali, flash bowens da 500ww, uso di reflex professionali)
Il secondo giorno sarà dedicato alla postproduzione di quanto prodotto il giorno precedente. Correzione immagine, tecniche e diversi supporti di stampa, uso dei software.

Il corso è rivolto anche a chi si è appena approcciato alla fotografia e non richiede competenze avanzate.

Posti limitati.

info
3337245244 nanni spano
staff@ddmagazine.it

Vanni Napso è lo pseudonimo di Nanni Spano, fotografo, grafico, triestino d’adozione. Artisticamente parlando non esce molto spesso “allo scoperto” in quanto alla sua attività artistica predilige anteporre quella di curatore di eventi artistici e culturali con l’Associazione Culturale Daydreaming Project di cui è fondatore e presidente. Inoltre è il creatore della rivista web d’arte visuale Daydreaming Magazine. Il lavoro di Spano nasce principalmente dalla fotografia per poi focalizzarsi sulla grafica digitale e nella sua ricerca come artista digitale ha prodotto alcune serie di opere come Saturazione e Sintesi, Tarocchi perduti, Corpo digitale, In scena e Frammenti. Oltre alla sua attività di fotografo e grafico ha realizzato numerosi video e reportage di spettacoli teatrali. L’artista è stato definito dalla curatrice Giuliana Carbi, curatrice di Studio Tommaseo, Trieste “un costruttore di stratificazioni” in quanto la sua caratteristica è di partire da uno scatto fotografico per poi rielaborarlo aggiungendo o annullando la materia quasi a simboleggiare la vita nella sua pienezza e nella sua eterna fragilità e intangibilità.
Il suo lavoro è curato e rappresentato dalla Galleria EContemporary di Elena Cantori con sede a Trieste.

Share This:

OFFICINA INFERNALE WORKSHOP DI FUMETTO 30/9 – 1/10 – 2017

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

OFFICINA INFERNALE

WORKSHOP DI FUMETTO
SABATO
30 settembre 2017 ORE 18-21
DOMENICA 1 ottobre ORE 15-18
Spazio MetroKubo
Via dei Capilelli 6563b
trieste
(vicino arco di riccardo)

info:
Il meccanismo del fumetto oltre il disegno.
I partecipanti sperimenteranno la creazione di una breve storia a fumetti, attraverso l’uso del collage o di materiale pre-esistente o alternando disegno e manipolazione analogica dell’immagine.

info
3337245244 nanni spano
staff@ddmagazine.it
officinainfernale@gmail.com

Officina Infernale al secolo Andrea Mozzato torna a Trieste alcuni anni dopo la mostra “Le 5 fasi” con il collettivo DUMMIES con una mostra personale intitolata Grafica Altamente Pericolosa che racchiude una sintesi dei suoi ultimi lavori e un workshop di due giorni sui meccanismi del fumetto oltre il disegno.

Andrea è uno dei finalisti del prestigioso premio Carlo Boscarato al Treviso Comic Book Festival in programma a fine settembre con il libro  “Warhol l’intervista” con testi di Adriano Barone.

Artista poliedrico in grado di maneggiare con grande padronanza diverse tecniche ci accompagnerà nel corso della serata alla scoperta del suo lavoro.
Seguirà livepainting

BIO

Officina Infernale nato a Padova nel 1970.

Si muove tra grafica, pittura e fumetto dalla metà degli anni 90.

Ha frequentato la Scuola del fumetto di Milano.

Ha collaborato negli anni 90 con Bompiani, Mondadori e altri editori come illustratore.

Ha militato nelle seguenti Bands: Creepshow, Capitan Pizza, Vertigine, Substance, Strage

Ha disegnato Video Inferno su sceneggiatura di D. Cajelli per Sdf Edizioni.

Grief per In Your Face Comix, il cui seguito e’ uscito nel 2010.

Ha collaborato con Soa records e Green Records come grafico e illustratore.

Tra i vari gruppi ricordiamo:

The Miles Apart, Avulsion, SOA records anniversary triple CD, Raw Power, Army of Angry Youth, By All Means (mai uscito), Dogfight, Comrades, Rival Skulls, Gonna Fall Hard, Slander Danny Trejo, Discomfort, Ivan!, Mannaia, Rogue State, Eversor, the Miles Apart, Antichrist Demoncore, Gufonero, Hungry Like Rakowitz

Ha  collaborato con:

Nixon, la Scimmia magazine, Sherwood Comix, Lamette comix in La Guida illustrata al Frastuono più Atroce, Antifanzine, Bizarro Magazine, Puck Comic Party, Puck Apocalypse Bubka, Mr. Mango, La Morte ti fa Belva

Ha realizzato i seguenti albi a fumetti:

Iron Gang Halloween Monster Party Massacre Nicola Pesce Editore

Hardcore 1986 2008 Lamette Comix

Inner Space Atomo Vision

le 5 fasi BD Edizioni

Officina Infernale’s 100%Shit In Your face Comix

Motosega Libro della Fine AA/VV  In Your Face Comix

666 Il male Dentro (Come Sceneggiatore) Shockdom

Iron Gang Shockdom

Warhol l’Intervista con lo Sceneggiatore Adriano Barone Becco Giallo

Fonda l’etichetta Officina Infernale Manufactoring con cui produce:

Failure

Officina Infernale’s Black Church

Iron Gang

the Doomrider

Black Devil

Attualmente vive a padova ed è co-fondatore, art director della skate company Murder Skateboarding

Share This:

GRAFICA ALTAMENTE PERICOLOSA mostra di OFFICINA INFERNALE VENERDI 29 settembre 2017

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

GRAFICA ALTAMENTE PERICOLOSA
mostra di OFFICINA INFERNALE
VENERDI 29 settembre 2017
ore 19
KnulpVia Madonna del Mare 7a Trieste
a cura di Nanni Spano

Officina Infernale al secolo Andrea Mozzato torna a Trieste alcuni anni dopo la mostra “Le 5 fasi” con il collettivo DUMMIES con una mostra personale intitolata Grafica Altamente Pericolosa che racchiude una sintesi dei suoi ultimi lavori

Andrea è uno dei finalisti del prestigioso premio Carlo Boscarato al Treviso Comic Book Festival in programma a fine settembre con il libro  “Warhol l’intervista” con testi di Adriano Barone.

Artista poliedrico in grado di maneggiare con grande padronanza diverse tecniche ci accompagnerà nel corso della serata alla scoperta del suo lavoro.
Seguirà livepainting

BIO

Officina Infernale nato a Padova nel 1970.

Si muove tra grafica, pittura e fumetto dalla metà degli anni 90.

Ha frequentato la Scuola del fumetto di Milano.

Ha collaborato negli anni 90 con Bompiani, Mondadori e altri editori come illustratore.

Ha militato nelle seguenti Bands: Creepshow, Capitan Pizza, Vertigine, Substance, Strage

Ha disegnato Video Inferno su sceneggiatura di D. Cajelli per Sdf Edizioni.

Grief per In Your Face Comix, il cui seguito e’ uscito nel 2010.

Ha collaborato con Soa records e Green Records come grafico e illustratore.

Tra i vari gruppi ricordiamo:

The Miles Apart, Avulsion, SOA records anniversary triple CD, Raw Power, Army of Angry Youth, By All Means (mai uscito), Dogfight, Comrades, Rival Skulls, Gonna Fall Hard, Slander Danny Trejo, Discomfort, Ivan!, Mannaia, Rogue State, Eversor, the Miles Apart, Antichrist Demoncore, Gufonero, Hungry Like Rakowitz

Ha  collaborato con:

Nixon, la Scimmia magazine, Sherwood Comix, Lamette comix in La Guida illustrata al Frastuono più Atroce, Antifanzine, Bizarro Magazine, Puck Comic Party, Puck Apocalypse Bubka, Mr. Mango, La Morte ti fa Belva

Ha realizzato i seguenti albi a fumetti:

Iron Gang Halloween Monster Party Massacre Nicola Pesce Editore

Hardcore 1986 2008 Lamette Comix

Inner Space Atomo Vision

le 5 fasi BD Edizioni

Officina Infernale’s 100%Shit In Your face Comix

Motosega Libro della Fine AA/VV  In Your Face Comix

666 Il male Dentro (Come Sceneggiatore) Shockdom

Iron Gang Shockdom

Warhol l’Intervista con lo Sceneggiatore Adriano Barone Becco Giallo

Fonda l’etichetta Officina Infernale Manufactoring con cui produce:

Failure

Officina Infernale’s Black Church

Iron Gang

the Doomrider

Black Devil

Attualmente vive a padova ed è co-fondatore, art director della skate company Murder Skateboarding

Share This:

“Minudaie” di Anna Negrelli – venerdì 21 settembre 2017 ore 19

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

Minudaie” di Anna Negrelli

Inaugurazione venerdì 21 settembre 2017 ore 19
KnulpVia Madonna del Mare 7a Trieste
a cura di Corrado Premuda

la mostra proseguirà fino al 28 settembre 2017

Due pesci si sfidano nel golfo di Trieste. Sul Carso un girasole vuole raggiungere il sole. Un bambino capriccioso si rifiuta di assaggiare la jota tanto da far arrabbiare un’intera cucina. Nel castello di Miramare c’è un gatto che dorme sul trono di Massimiliano…

Minudaie”, minutaglie, piccole storie per immagini. I disegni di Anna Negrelli esposti nella mostra illustrano l’omonima collana di sei libri scritti da Corrado Premuda e pubblicata da Luglio Editore.

Scorci di Trieste, personaggi e situazioni che raccontano la quotidianità trasformandola in un’avventura divertente e colorata. Anna Negrelli è architetto e orafa: nella sua piccola bottega di San Giacomo crea e realizza oggetti preziosi e originali. Insieme a Corrado Premuda ha dato vita a “Minudaie”, un modo tenero e ironico per descrivere Trieste e i triestini con le loro virtù e i loro irresistibili vizi.

Nei giorni della mostra, da Knulp sono in vendita i sei libretti: “El guato e el branzin”, “Il girasole del Carso”, “Storia di un piatto di jota”, “San Nicolò in vacanza”, “Il valzer delle statue” e “Un gatto a Miramar”.

Info:
staff@ddmagazine.it

Share This:

L’opificio delle scritture. Corso di Marco Galati Garritto. 25 settembre 2017

Riprende il laboratorio di scrittura creativa con Marco Galati Garritto dal 25 settembre 2017 ore 20 allo Spazio MetroKubo. Via dei Capitelli 6563b Trieste (vicino all’Arco di Riccardo, Pza Barbacan)
Primo incontro gratuito. 
info
3337245244 nanni spano
staff@ddmagazine.it

“L’opificio permanente delle scritture” è uno spazio fisico e non. È una pagina bianca dove settimanalmente tracciamo i segni delle nostre vite. Smontiamo e rimontiamo il linguaggio per trovare le sue relazioni con le nostre visioni del mondo.
E poi le narrativizziamo, le trasformiamo in racconti, e così otteniamo nuovi linguaggi e nuove visioni, del mondo e di noi.
L’opificio delle scritture è una fabbrica di linguaggi e di mondi possibili che s’infiltra tra le righe del discorso dominante; qui, attraverso la scrittura narrativa, riprendiamo possesso delle nostre parole e delle nostre storie.
Marco Galati Garritto nasce a Trieste nel 1981 e subito dopo si lascia affascinare dall’intreccio tra le parole e la vita, tra la scrittura e lo spazio.
Dal 2008 idea e conduce laboratori di scrittura creativa e narrazione autobiografica; ha collaborato con l’Università di Trieste, Radio Rai Fvg, l’Azienda Sanitaria, l’Isis Dante-Carducci di Trieste, la comunità italiana di Capodistria, l’Ics – consorzio internazionale di solidarietà – oltre che con svariate associazioni culturali, tra cui DayDreaming Project presso cui conduce “l’Opificio permanente delle scritture” dal 2015.
Ha curato per Asterios Editore i volumi “La metafora di sé tra imprese e personaggi letterari” e “Storie che cambiano”, entrambi resoconti di suoi laboratori di scrittura.

A cura del DayDreaming Project associazione culturale.

Share This:

VITRIOL NO MERCY mostra di Bonato, Milazzi, Sifanno.

VITRIOL NO MERCY
mostra di  Gabriele Bonato, Michele Milazzi, Matteo Sifanno.

giovedì  22 giugno  2017
ore 19
Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste

a cura di Nanni Spano
saranno presenti gli artisti
seguirà live painting

 

VITRIOL NO MERCY  è progetto artistico che nasce dalla collaborazione di  tre illustratori.  Una  ricerca che ha le sue origini nell’ambiente underground dei graffiti, del tatuaggio e che sfocia in un progetto di cui sono protagonisti.
L’acronimo V.I.T.R.I.O.L. viene usato nella letteratura alchemica ed è formato dall’espressione latina “Visita Interiora Terrae Rectificandoque Invenies Occultum Lapidem”, che significa “Visita l’interno della terra, e rettificando troverai la pietra nascosta che è la vera medicina”.
L’alchimista scava nella terra e questo è il primo passo del processo alchemico.  Penetrare la terra corrisponde a conoscere il proprio sé interiore. L’uomo deve prendere coscienza del suo mondo interiore, di chi è, che cosa sta facendo, quali sono le sue motivazioni. Vitriol  diventa una coesione di elementi differenti che si amalgamano in  un solo motore in movimento. L’unione di elementi che si identificano nei percorsi artistici individuali e collettivi portano alla nascita del progetto VITRIOL

 

Gabriele Bonato

Gabriele Bonato vive e lavora a Trieste. Inizia a dipingere molto giovane con la street art, per poi evolvere verso la pittura. Nel 2006 vince il concorso ManinFesto del Centro d’arte contemporanea di Villa Manin, con l’opera Lapis. Nel 2008 è tra i sette vincitori del premio Terna 01, e nel 2009 si qualifica tra i finalisti della seconda edizione. Grazie a questo riconoscimento ha esposto al Chelsea Art Museum di New York. Nel suo percorso artistico ha toccato la scenografia, la performance, l’installazione e l’improvvisazione. Nell’aprile del 2010 alcune sue opere sono state esposte al Museo d’arte moderna Ugo Carà di Muggia nella mostra collettiva “Unatural _nature”. 
 Una sua opera compare nel film premio oscar “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.

 

 

Michele Milazzi


Michele Milazzi, residente a Trieste, classe ’92, appassionato da sempre di arte ed esoterismo, occultismo e simbolismo, divide il suo tempo fra il Vitriol Tattoo Studio, dove lavora come tatuatore, e i lavori di grafica per il brand di abbigliamento made in Italy Sinkhole.

Amante dell’arte in tutte le sue forme, è costantemente alla ricerca di nuove formule espressive, attuando un lavoro di ricerca nei simboli archetipici del passato, di tutte le culture e correnti di pensiero, per innovare il suo lavoro nel presente e nel futuro.

 


Matteo Sifanno
Nasce a Trieste,classe 1988, da sempre appassionato di disegno, lo vive fin da piccolo come il suo gioco/passatempo preferito.

Con il passare degli anni la tecnica cambia e dopo aver frequentato le scuole superiori in diversi istituti d’arte, decide di allontanarsi dalla propria città nativa per approdare a Bologna, città che con il suo fermento consoliderà e delineerà il suo carattere artistico.

Da sempre amante ed esponente della aerosol art, finito il proprio percorso accademico, decide di dedicarsi con amore e dedizione a quello che tutt’oggi é il suo lavoro, che gli permette di esprimersi liberamente: il tatuaggio.

Nel 2016 con Gabriele e Michele infatti nasce il progetto VITRIOL e il suo studio, di cui é proprietario.

info:
staff@ddmagazine.it
nanni spano 3337245244

Share This:

EVA CONTRO EVA mostra di Cristiano Pinzan

EVA CONTRO EVA
(donne allo specchio)
mostra fotografica di  CRISTIANO PINZAN
VENERDI  19  MAGGIO  2017
ore 19

Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste

a cura di Nanni Spano
sarà presente l’artista

Cristiano Pinzan – Nasce a Venezia,1960.  Vive e lavora a Treviso.

Il suo percorso professionale inizia nel 1980 con la fotografia e in particolare con il  fotogiornalismo che pratica fino al ’94 collaborando con diverse testate come free lance.  Con l’avvento della tecnologia digitale allarga il suo campo di azione per approdare alla grafica ed al  design di cui ancora si occupa.  Negli ultimi anni torna alla fotografia per una esigenza personale con un approccio artistico, dove diventa “datore di lavoro di se stesso” senza i vincoli del lavorare su progetti di un committente.

I suoi progetti fotografici rispettano la sua formazione, il reportage, la narrazione.

La sua passione per i ritratti rispecchia questa modalità. Da questa idea i suoi ultimi  lavori, Dell’amore e dell’odio (progetto per “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”) e  le collaborazioni con l’artista EnneEffe (Nadia Frasson).

Il progetto EVA CONTRO EVA  nasce dal desiderio di raccontare storie dove le donne ritratte si mettono in gioco, in discussione, evidenziando  le proprie contraddizioni.
La mostra a Trieste presenta il primo step dove le 17 donne  ritratte parlano, diventando non solo soggetto e immagine  ma protagoniste e parte in causa del loro porsi. Il titolo dell’opera è un frammento estratto dalle varie conversazioni con il fotografo nei giorni precedenti lo shooting.

Il progetto “Eva contro Eva” prevede ulteriori sviluppi: le donne fotografate e intervistate saranno circa 50 e la testimonianza di tutto il progetto convergerà nella realizzazione di un libro. Durante l’inaugurazione si potrà aderire  per  far parte delle ulteriori fasi.  

La ricerca di Cristiano Pinzan quindi si basa non sullo studio  della figura umana, ma sulla  ricerca dell’essere umano, dove non hanno  importanza estetica  e dettagli ma quello che si intravede sotto gli strati, scavando la corteccia che ci racchiude.

 

 

Info:
staff@ddmagazine.it
Nanni Spano
cell 3337245244

mostre:
Ab imo pectore (in collaborazione con Nadia Frasson) – Castello di Valvasone 2014

Dell’amore e dell’odio (progetto per “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”)

esposta la prima volta in Sala delle Colonne Municipio di Portogruaro 2014

 

Belfiore di Pramaggiore – dal 6 dicembre al 15 gennaio 2014/15 – DISSIDENTICI #2 – mostra fotografica collettiva

 

Treviso in occasione del Festival della Fotografia – giugno 2015

 

Pordenone – Tribunale ordinario di Pordenone, dal 25 novembre al 20 dicembre 2016

Isochronous – viaggi e pendoli

Esposta in occasione di “INCONTRI” al castello di Ragogna – settembre 2016

prossimamente esposta presso Spazio 136 a Portogruaro dal 12 maggio al 15 giugno 2017

 

 

Share This:

PLUME mostra di AKAB venerdì 21 APRILE 2017 ore 19

PLUME 
mostra di  AKAB
VENERDI  21 APRILE  2017
ore 19

Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste

a cura di Nanni Spano e Sergio Pancaldi

Oltre alla mostra Akab presenterà anche il suo nuovo libro “Plume”, che prende il titolo da un detto popolare in francese: “Chacun porte sa croix, moi je porte une plume”,  “Ognuno porta la sua croce, io porto una piuma.”

Gabriele Di Benedetto in arte Akab è uno dei fondatori dello Shok Studio. Ha collaborato con le principali case editrici statunitensi, Marvel, Dark Horse, DC Comics. In Italia si segnala la sua collaborazione a vari progetti come Nixon, Lamette, LaScimmia, Monipodio, Rolling Stone,The Artist, Puck, Mucchio Selvaggio, ilMale, Lolabrigida, Collettivo Mensa,WormGod, InPensiero, El Aleph e molti altri. Ha realizzato una lunga serie di cortometraggi e animazione; nel 2003 esce “Mattatoio”, lungometraggio da lui scritto e diretto, selezionato per la 60a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a cui fa seguito “Il corpo di Cristo” selezionato al Bellaria Film Festival. Chiude la trilogia invisibile con “Vita e opere di un Santo” selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. Dal 2010 è membro del collettivo Dummy. 
Con l’associazione DayDreamingProject ha partecipato a Bloomsday 2010 e nel 2011 ha presentato con il collettivo Dummy  “Le 5 fasi” presso il bar libreria Knulp. Nel 2012 ha presentato la personale Akabadabra, Nel 2014 inaugura la mostra in cui presenta il libro  Monarch e  nel 2015 mostra e libro Defragment.
Info:
staff@ddmagazine.it
www.daydreamingproject.org
www.mattatoio23.blogspot.com
cell 3337245244

Daydreaming Project e Knulp presentano

IL SEGNO E IL RICORDO
corso di fumetto con AKAB

Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste

Il corso si terrà nelle giornate di
Sabato 22 aprile ore 19 – 22
Domenica 23 aprile ore 15-19

Un lavoro sulla memoria, sul ricordo, sul proprio vissuto.
Attraverso esercizi pratici e teorici si arriverà alla realizzazione di una breve storia a fumetti ognuna con le proprie specifiche esigenze di stile.

Programma del corso:

– ideazione

– personaggi
– ambientazione
– soggetto
– sceneggiatura
– storyboard
– matite
– chine

L’ associazione Ddproject metterà a disposizione i materiali per il corso una risma di fogli e dei pennarelli neri.

 

Share This:

IL SEGNO E IL RICORDO corso di fumetto con AKAB 22-23 aprile 2017

DDProject  in collaborazione con Knulp presenta

IL SEGNO E IL RICORDO
corso di fumetto con AKAB

Il corso si terrà nelle giornate di
Sabato 22 aprile ore 19 – 22
Domenica 23 aprile ore 15-19
Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste

MOSTRA
Oltre alla mostra Akab presenterà anche il suo nuovo libro “Plume”, che prende il titolo da un detto popolare in francese: “Chacun porte sa croix, moi je porte une plume”,  “Ognuno porta la sua croce, io porto una piuma.”

Gabriele Di Benedetto in arte Akab è uno dei fondatori dello Shok Studio. Ha collaborato con le principali case editrici statunitensi, Marvel, Dark Horse, DC Comics. In Italia si segnala la sua collaborazione a vari progetti come Nixon, Lamette, LaScimmia, Monipodio, Rolling Stone,The Artist, Puck, Mucchio Selvaggio, ilMale, Lolabrigida, Collettivo Mensa,WormGod, InPensiero, El Aleph e molti altri. Ha realizzato una lunga serie di cortometraggi e animazione; nel 2003 esce “Mattatoio”, lungometraggio da lui scritto e diretto, selezionato per la 60a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a cui fa seguito “Il corpo di Cristo” selezionato al Bellaria Film Festival. Chiude la trilogia invisibile con “Vita e opere di un Santo” selezionato allo Stigma Film Festival di Palermo. Dal 2010 è membro del collettivo Dummy. 
Con l’associazione DayDreamingProject ha partecipato a Bloomsday 2010 e nel 2011 ha presentato con il collettivo Dummy  “Le 5 fasi” presso il bar libreria Knulp. Nel 2012 ha presentato la personale Akabadabra, Nel 2014 inaugura la mostra in cui presenta il libro  Monarch e  nel 2015 mostra e libro Defragment.
CORSO
Il corso si terrà nelle giornate di
Sabato 22 aprile ore 19 – 22
Domenica 23 aprile ore 15-19

Un lavoro sulla memoria, sul ricordo, sul proprio vissuto.
Attraverso esercizi pratici e teorici si arriverà alla realizzazione di una breve storia a fumetti ognuna con le proprie specifiche esigenze di stile.

Programma del corso:

– ideazione
– personaggi
– ambientazione
– soggetto
– sceneggiatura
– storyboard
– matite
– chine

L’ associazione Ddproject metterà a disposizione i materiali per il corso una risma di fogli e dei pennarelli neri.

Info: 3337245244 (nanni spano)
staff@ddmagazine.it  www.daydreamingproject.org

Share This:

BOYS WILL BE BOYS Mostra fotografica di Giovanni Capriotti

 

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

BOYS WILL BE BOYS
Mostra fotografica di Giovanni Capriotti
Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste
venerdì 17 marzo 2017 ore 19
a cura di Sergio Pancaldi e Nanni Spano

 

MOSTRA

Toronto è unanimemente considerata la città più multiculturale del mondo per le migliaia di migranti che attrae annualmente da ogni angolo del pianeta e dalle aree rurali e non del Canada. Il cambiamento delle proprie circostanze economiche e sociali costituisce l’attrattiva principale per la maggior parte degli immigrati recenti.

La popolazione LGBTQ spesso sceglie di vivere nei centri urbani più popolosi in cerca di una comunità di appartenenza e di tolleranza che spesso i piccoli centri non sono in grado di offrire. La discriminazione e l’omofobia sono due fattori che causano comunemente disagio tra omosessuali, lesbiche e transgender, incrementando sostanziosamente le percentuali dei suicidi, malattie mentali e altre situazioni con connotazioni negative.

Gli sport di squadra dovrebbero generalmente offrire opportunità di aggregazione e socializzazione, tuttavia l’idea di atleti omosessuali all’interno della comunità sportiva ha sempre suscitato resistenze e controversie. I ruoli per ciascun sesso sono costruiti e attribuiti dalla società nella quale viviamo. Il codice binario basato sul concetto maschile e femminile, è quello comunemente imposto dalla tradizione e in alcune circostanze peggiori anche l’unico tollerato dalla legge.

Nel rugby, per antonomasia un gioco duro, lo stereotipo più comune tendeva a considerare gli omosessuali più deboli degli eterosessuali, quindi inadatti alle dinamiche da ‘macho’ di uno scontro fisico costante. Fino a poco tempo fa la possibilità di giocatori omosessuali coinvolti nella palla ovale non era nemmeno contemplata dagli addetti ai lavori. Lo ‘spogliatoio’ dei rugbisti era da tutti considerato il santuario del machismo e i livelli di testosterone ne sconsigliavano l’accesso a coloro i quali non rientrassero nei parametri.

Fu questo senso di esclusione sociale e inadeguatezza, a spingere diversi giocatori di rugby, tenuti ai margini di questo sport nel quel di Toronto, alla creazione della prima compagine della palla ovale con una connotazione spiccatamente omosessuale. In maniera totalmente spontanea, Muddy York Rugby Football Club, nel corso degli anni, ha dato l’incipit e fornito il sostegno al processo di revisione del concetto di mascolinità all’interno della performance sportiva.

Più che una semplice squadra, il club riunisce giocatori, compagni di vita, supporters e appassionati sotto un’unica bandiera d’inclusione. A livello agonistico il team compete contro compagini prettamente di matrice eterosessuale nella Toronto Rugby Union. Ogni due anni partecipa alla Bingham Cup, da molti definita come il campionato del mondo di rugby LGBTQ e ogni anno organizza il suo Beaver Bowl, un torneo di fine estate che vede coinvolte squadre ‘inclusive’ e non.

 

Muddy York Rugby Football Club aderisce orgogliosamente all’International Gay Rugby Board e accetta giocatori di qualsiasi livello tecnico e orientamento sessuale.

Boys Will Be Boys vince il primo premio al Word Press Photo 2017

BIO

Giovanni Capriotti è un fotografo documentario nato a Roma nel 1972. Dopo aver terminato il Liceo Scientifico si trasferì ad Amsterdam e Londra attratto dalle scene creative di queste città durante gli anni 90. La passione per la fotografia ha sempre fatto parte della sua vita. Sebbene all’inizio non potesse permettersi una macchina fotografica decente, una Polaroid insieme a una vecchia Yashica furono le sue compagne inseparabili durante i suoi primi scatti. Dopo alcuni mesi nel Regno Unito, Giovanni s’iscrisse al London Communication College, per organizzare tutto ciò che aveva imparato da fotografo autodidatta.  Una volta terminato il college, il servizio militare, lo richiamò in patria. Dopo un anno speso al servizio dello stato e due viaggiando in Europa, fu assunto da una rinomata compagnia aerea, che incrementò notevolmente le sue possibilità di viaggiare. In seguito si appassionò di fotografia documentaristica e nel corso di quasi due decenni è riuscito a produrre diversi lavori ispirati da tematiche sociali, politiche e altri argomenti di attualità. Attualmente Giovanni, ottenuta una laurea con lode in fotogiornalismo dal Loyalist College di Belleville, Ontario, vive con la moglie Meredith e la figlia Lulu tra Montreal e Toronto. Il suo lavoro fotografico e video esplora diverse tematiche a livello mondiale e nord americano, sempre con un occhio di riguardo per le narrative visuali più intime, che spesso vengono snobbate o trascurate dall’attenzione generale.

Share This:

Workshop di Fotografia Documentaria e Fotogiornalismo con Giovanni Capriotti

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

Workshop di Fotografia Documentaria e Fotogiornalismo
con Giovanni Capriotti
sabato 18 marzo 2017

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ore 18.00  – 22.00

Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste

 

Giovanni Capriotti. Vincitore del World Press Photo 2017

BOYS WILL BE BOYS

Sport, 1° premio, Storie

Vuoi  raccontare attraverso le immagini le storie che ti appassionano?

Ti posso aiutare a sviluppare il tuo progetto, pianificarlo nei minimi dettagli e dare alla luce un lavoro fotografico su larga scala.

I fotografi e fotogiornalisti moderni non devono essere solo in grado di eseguire lavori commissionati, ma bensì hanno il dovere di osservare la realtà sociale, politica ed economica per poter raccontare le storie rilevanti del proprio tempo e quelle che spesso non vengono notate e finiscono nel dimenticatoio dei media.

Nel corso di 4 ore vedremo come:

  • Pianificare e produrre un progetto dalla A alla Z.
  • Sviluppare idee originali e storie che abbiano una rilevanza editoriale e non.
  • Acquisire materiale ed informazioni attraverso la ricerca.
  • Approcciare i soggetti e lavorare con loro in maniera produttiva con l’aiuto di traduttori o “fixers”.
  • Scegliere le giuste immagini per creare una narrativa visuale di impatto.
  • Equilibrare immagini, testo ed altri strumenti visuali in un progetto documentaristico.
  • Presentare il progetto in ambito editoriale, alle gallerie ed i curatori per ottenere fondi atti al completamento o l’espansione del progetto e la sua diffusione.

 

Durante il workshop utilizzerò come esempi il mio lavoro in esposizione al Knulp “Boys Will Be Boys” ed altri miei progetti insieme a quelli di colleghi fotografi con i quali condivido la pratica quotidiana di questa professione.

 

L’incontro, aperto a tutti, sarà un’occasione per presentare la mia mostra al Knulp, scambiare idee e pareri sulla fotografia, lo stato della professione e le sue nuove direzioni. Una conoscenza minima delle tecniche di scatto e post produzione é necessaria ma non indispensabile.

Info:3337245244
staff@ddmagazine.it
www.daydreamingproject.org

Share This:

TEN YEARS OF DAYDREAMING

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta
TEN YEARS OF DAYDREAMING
Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste
venerdì 3 febbraio 2017 ore 19
L’Associazione Culturale DayDreaming Project compie dieci anni e festeggia nella sede storica del Knulp con una mostra collettiva alla quale seguirà la festa dell’associazione. Presentazione e regia di Sergio Pancaldi, video a cura di Fausto Vilevich, portrait party organizzato da Nanni Spano, letture a cura di Corrado Premuda del gruppo Temperamatite, incontri con gli artisti presenti in mostra, Brunella Tegas con i suoi Quadritos, live painting ed eventuali sorprese. Un’occasione di incontro per chi in questi anni ha collaborato alla vita dell’associazione, un’occasione per conoscersi e, perché no, collaborare e proporre nuovi progetti. Vi aspettiamo numerosi!


Lo Staff dell’ Associazione
In mostra:
AKAB
GABRIELE BONATO
GIOVANNI CAPRIOTTI
CHRISTIAN FERMO
ENNE EFFE
MARCUS GABRIEL
TOMMASO LIZZUL
GUGLIELMO MANENTI
DELPHI MORPURGO
MASSIMILIANO MUNER
UGO PIERRI
GIADA SANCIN
ALAN STEFANATO
LUI TASINI
BRUNELLA TEGAS
PIERPAOLO KOSS
La mostra proseguirà fino a giovedì 14 marzo 2017
Info:3337245244
staff@ddmagazine.it

 

Share This:

THE DEBUT Mostra collettiva

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta

THE DEBUT
Mostra collettiva
Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste
giovedì 22 dicembre 2016 ore 19

presentazione_knulp-1

Spicelapis, collettivo illustratori FVG, dopo essere partito da Udine ed aver toccato il pordenonese arriva nel capoluogo triestino, ospite di Knulp con la mostra “The Debut”.

Una quarantina di illustratori emergenti provenienti da tutta la regione, interpretano i propri miti della letteratura spaziando dai grandi classici ai testi più contemporanei.

Durante la serata alcuni degli illustratori eseguiranno una dimostrazione dal vivo. L’inaugurazione si terrà giovedì 22 dicembre alle ore 19.00 presso il Knulp , via Madonna del Mare 7a. Trieste

Parteciperanno:
Anna Antonutti, Francesca Azzano, Luisa Bertolo, Elena Blasi, Michela Borean, Alberto Carminati, Giulia Ciani, Carlo Comuzzi, Michele Di Benedetto, Eva Di Silvestro, Elena Feruglio, Anna Givani, Elena Guglielmotti, Alice Iuri, Simona Iaccarini, Marzia Leonardi, Patrizia Loccardi, Elisa Lodolo, Francesca Macor, Ingrid Meringhelli, Michela Minen, Greta Morellato, Rosanna Murello, Sara Pacor, Lisa Pagnutti, Alessandra Palombini, Matteo Paviotti, Dessirèe Perez, Ilaria Piccinin, Laura Pizzato, Laura Ribano, Marta Sebastianutti, Giulia Spanghero, Sara Stel, Caterina Ursella, Valeria Varagona, Marta Zanello, Sara Zanello.

La mostra proseguirà fino a giovedì 2 febbraio 2017

Info:3337245244
staff@ddmagazine.it
www.daydreamingproject.org
www.facebook.com/SpiceLapis/
spicelapis@gmail.com

Share This:

SENZAPELLE Mostra di Enne Effe

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta
SENZAPELLE
Mostra di Enne Effe
Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste
21 ottobre 2016 ore 19

a cura di Paola Frausin

immagine-mostra_web

SENZAPELLE è il titolo della mostra di Enne Effe che presenta, con la consueta apertura e generosità, opere delle serie “storie brevi” e “noli me tangere”.

In “storie brevi” l’artista veneta ripercorre i ricordi, anche dolorosi, nella loro manifestazione presente e viva: ricordi d’infanzia e di giovinezza, omaggi dolorosi e delicati ai luoghi e all’assenza. Storie di evoluzione personale.

In “noli me tangere” propone con grandi forza e coraggio – oltre che con eccezionale capacità espressiva – il tema attualissimo, da lei vissuto in prima persona, del mobbing.

Sono, come sempre, opere forti, sentite e che si fanno sentire.

Opere dalla realizzazione tecnica azzardata, transensoriale e evocativa, fortemente simbolica: in cui gli oggetti del ricordo vengono vissuti e fissati nel presente e la carta della foto si lascia trafiggere dall’ago e dal filo.

Enne Effe si presenta così al pubblico triestino: senza cesure senza scuse senza finzioni – senza pelle.

Eppure con una forza e con una resilienza invidiabili.

Nel corso della serata verrà proiettato un video realizzato da Cristiano Pinzan per e con l’artista: la tematica della serie “noli me tangere” viene sottolineata e ripresa viva e vitale da questa forma artistica.

Si esibirà il duo Fiore feat Keplero (Fabio Fiorellini Bernardis e Luca Pellegrini) che eseguirà dal vivo la colonna sonora, creata appositamente per il video e da esso ispirata.

Info:

3337245244

staff@ddmagazine.it

www.daydreamingproject.org

Share This:

FOTONOTTE #4 venerdì 24 giugno 2016

FOTONOTTE #4 pratiche ecologiche del fare città
venerdì 24 giugno 2016 dalle 20 alle 24
maratona notturna di fotografia
11 spazi / 13 reportage / 11 associazioni

Dopo il successo di VideoNotte #3 videoperformance, la Casa dell’Arte mette nuovamente in rete i propri spazi per far partecipare la città a FotoNotte #4 pratiche ecologiche del fare città, quarta maratona notturna dedicata alla fotografia italiana e internazionale che si snoda in 11 spazi espositivi dedicati al contemporaneo disseminati nel centro storico di Trieste. L’iniziativa, che si avvale del sostegno dell’Agricola Monte San Pantaleone e de La Collina coop. soc., si sviluppa nelle sedi storiche delle 11 associazioni aderenti che coprono tutta la città e presenta 13 reportage che trattano il tema del verde in città a 30 anni dalla catastrofe nucleare di Chernobyl, analizzando le nuove tendenze e le attuali pratiche ecologiche del fare città e del rifunzionalizzare contesti urbani dimenticati o sottovalutati, partendo dalla documentazione storica delle utopiche macchine ecologiche pensate negli anni ’80 da artisti e creativi provenienti dal laboratorio permanente dell’ex-OPP di Trieste, proprio a seguito del disastro ecologico in Ucraina.
Segui la piantina di Trieste con la collocazione degli spazi, iniziando liberamente da una a caso delle sedi, e colleziona almeno 10 coupon che ti verranno consegnati, ogni spazio espositivo riserverà infatti 1 gadget social della Casa dell’Arte ai primi 10 visitatori che lì avranno completato il tour di almeno 10 mostre!
FotoNotte #4 è una rassegna di fotografia, ma anche una passeggiata notturna che inaugurerà contemporaneamente nelle 11 sedi con un brindisi offerto da Cittavecchia birra artigiana di Trieste per abbinare alla mostra fotografica anche una degustazione di birre d’eccellenza del nostro territorio.

PROGRAMMA dalle 20 alle 24

MetroKubo, via dei Capitelli 6563b
Roberto Peccianti, Fresh Trash, 2015-16, Italia, a cura di DayDreaming Project

Fresh Trash

01

Nell’edizione di FotoNotte di quest’anno ci si è interrogati sulle nuove pratiche ecologiche di fare città e sulle possibili trasformazione di contesti urbani dimenticati. Nei lavori dI Roberto Peccianti questo aspetto è fondamentale: in questi scatti infatti è stato valorizzato il lato creativo di una comune componente di scarto che diventa significativa se immersa all’interno di una cornice grafica che la riveste di nuove forme. Si è venuto così ad evidenziare un aspetto fondamentale ovvero come da semplici componenti degradati si passi a farne il fulcro di un progetto creativo.

DoubleRoom, via Canova 9
Walter Macovaz, Diego Porporati, Antonio Villas + Massimo Gardone, Tiziano Neppi, Paola Pisani, EcoMacchine, 1986-2016, Italia
Paola Vattovani, CountDown, 2016, Italia, a cura di Gruppo78

JulietRoom, via Battisti 19/a, Muggia (residence Le Dimore)
Nicoletta Costa, Quei magnifici verdi anni Settanta, 1970-1978, Italia, a cura di Juliet

Studio Bloccari, via del Monte 21
Emanuela Alunni Barbarossa, Graziella Bloccari, Sara Carciotti, Anita Cendon, Mirjana Dragovich, Lucia Krasovec Lucas, Pina Magaddino, Anna Monaco, Nicoletta Zennaro, Cercasi verde disperatamente, 2016, Austria, Francia, Italia, Slovenia, a cura di AIDIA

Studio Tommaseo, via del Monte 2/1
Fabrizio Giraldi, Nuclear Wonderland, 2011, Italia, a cura di L’Officina, Studio Tommaseo e Trieste Contemporanea

ZimmerFrei, via di Torre Bianca 10, III piano
ProstoRož, Nuove esperienze negli spazi urbani, 2004-14, Slovenia, a cura di Cizerouno

+ foto diffusa

Atelier Home Gallery, Palazzo Panfili, via della Geppa 2, III piano
Mosstika (Edina Tokodi), Green Graffiti, 2009-16, Ungheria, USA

Casa Internazionale delle Donne, via Pisoni 3
Elisa Biagi + Giada Passalacqua, Innesti, 2016, Italia

EContemporary, via Crispi 28
Davide Maria Palusa, PM10, 2016, Italia

LeoLab, via dei Leo 6/a
Valentina Brunello, Cartoline di viaggio, 2014-13, Italia

LiberArti, piazza Barbacan 1/a
Tiziano Neppi, Memory, 1986-2016, Italia + María Sánchez Puyade, Desire, 2016, Argentina

#fotonottetrieste e #casadellartetrieste: partecipa anche tu!
condividi la FotoNotte su twitter ma non solo! anche su facebook e instagram!
utilizza #fotonottetrieste e #casadellartetrieste hashtag ufficiali della FotoNotte della Casa dell’Arte di Trieste!

un progetto di Casa dell’Arte
con il patrocinio di PromoTurismoFVG
con il sostegno di Agricola Monte San Pantaleone, La Collina coop. soc.
con la partecipazione di Atelier Home Gallery, Casa Internazionale delle Donne, EContemporary, LeoLab, LiberArti
brindisi offerto da Cittavecchia birra artigiana Trieste

coordinamento generale Massimo Premuda
immagine coordinata Massimiliano Schiozzi
gadget social Mimexity, Iknoki, Perpetual Lab
media partner COLLAAB, DiscoverTrieste, Fluido.tv, GoodmorningTrieste, Impatto Visivo, Radio Fragola, RadioInCorso, TriesteSocial, WorkEvent

CASA DELL’ARTE Trieste
AIDIA + Cizerouno + DayDreaming Project + Gruppo78 + Juliet + L’Officina + Mimexity + Photo Imago + Scuola del Vedere + Studio Tommaseo + Trieste Contemporanea
c/o Studio Tommaseo – via del Monte 2/1 – 34122 Trieste
040639187 – 3491642362 – casadellartetrieste@gmail.com
www.casadellarte.itwww.facebook.com/casadellartetrieste

Share This:

EN – JOYCE DADA Mostra di Guglielmo Manenti

Associazione Culturale DaydreamingProject in collaborazione con Knulp presenta
EN – JOYCE DADA
Mostra di Guglielmo Manenti
Knulp
Via Madonna del Mare 7a Trieste
11 giugno 2016 ore 20
Presentazione di Erik Schneider: “Zurigo 1916, Joyce al Cabaret Voltaire”
Performance dal vivo di Sergio Pancaldi
Con la partecipazione di Ugo Pierri
Set fotografico dadaista aperto al pubblico a cura di Nanni Spano

Video a cura del DDproject e Fausto Vilevich
Riprese e immagini di Nanni Spano
Montaggio di Alessandro Bolettieri
Con la collaborazione di: Aldo Vivoda (Petit Soleil), Alice Angelomè, Paola Frausin, Leonardo Stevanin, Stefano Udina.

“Sara Alzetta ci ha detto che forse anche Molly Bloom parteciperà alla serata”

EN – JOYCE DADA
In questa mostra Manenti ci conduce attraverso i suoi fumetti e le sue illustrazioni in un viaggio semiserio che ci permette di entrare e visualizzare alcuni processi creativi dello scrittore James Joyce.
Un laboratorio mentale in cui i linguaggi della vita quotidiana e la scrittura vengono smontati e analizzati per cercarne forma e ritmo.
La mostra si concentra sull’attenzione di Joyce per le lingue orali legate alla vita di strada e del popolo, che lui mescola a citazioni letterarie.
Si vedono alcune immagini nelle quali lui si mescola alla gente registrando frammenti di frasi trovando scene e spunti negli angoli della città meno battuti.
Senza preoccuparsi di accostare linguaggi alti e bassi, lo scrittore capta questa marea di suoni, di dialetti, di frasi immaginifiche e di microstorie.
Un nuovo alchimista che cerca di trasformare e di far emergere i frammenti loro che per lui devono resistere al tempo. E quando gli va bene attraverso questa dedizione totale riesce ad accedere a qualcosa che lo mette davanti al divino, a qualcosa di universale.

“Joyce e il Cabaret Voltaire”
Nel 1916 Joyce e famiglia si trovano a Zurigo da un anno. Essi sono lì per fuggire dalla guerra, e così per loro continua il loro perenne esilio, perché la città svizzera rimane neutra per il tutto il conflitto mondiale. Anche per questo motivo Zurigo è diventata un centro culturalmente attivo che attira tutti quegli intellettuali che per posizioni politiche ed etiche rifiutano la guerra.
Lì Joyce prosegue il suo lavoro di scrittore (portando avanti il suo “Ulisse”) e quello di insegnante di lingua aiutato da diversi intellettuali che credono nella sua opera (Ezra Pound sarà sempre tra i maggiori sostenitori dell’opera di Joyce e gli procurerà preziosi contatti economici e culturali). Lo scrittore irlandese anche in terra elvetica è un assiduo frequentatore di Cafè e Osterie così come era stato a Pola e a Trieste (veri e propri punti di incontro tra scrittori e artisti); tra i locali che frequenta maggiormente a Zurigo ci sono il “Restaurant zum Roten Kreuz”, il “Cafè Terrase”, l’”Odeon Cafè” (dove la leggenda vuole che abbia avuto modo di incontrare Lenin prima della rivoluzione di ottobre e giocarci a scacchi), ma soprattutto il Cafè Cabaret Voltaire.
Questo locale, fondato da Hugo Ball nel febbraio del1916, sarà il luogo dove si svolgono le prime serate dadaiste ad opera dello stesso Ball e della moglie Emmy Hennings e di un giovane gruppo di studenti e di artisti cosmopoliti: Tristan Tzara (allora studente di filosofia), Hans Arp e tanti altri, tutti giovanissimi e accomunati da uno spirito anarchico, alcuni dei quali si erano finti pazzi pur di non andare in guerra. Di sicuro Joyce avrà avuto modo di assistere ad una di queste serate che gli ricordavano esteticamente le serate futuriste a cui aveva assistito in Italia, anche se lo spirito degli interventi Dada – veri e propri happening – divergevano ideologicamente da quelli di Marinetti e compagni. Quella frammentazione dei linguaggi e del senso possono essere accostati ad alcuni procedimenti usati anche da Joyce in alcune parti dell’Ulisse e soprattutto successivamente nel Finnegans Wake.

Share This:

KLEINE BERLIN METAMORFOSI di Manenti e collettiva DDProject

Associazione Culturale DayDreaming Project in collaborazione con CUT, CAT, Petit Soleil, Teatro Nomade.
MERCOLEDI 25 MAGGIO ore 15.30
KLEINE BERLIN
Via Fabio Severo, Trieste,
(di fronte al civico n. 11)
METAMORFOSI
Illustrazioni di Guglielmo Manenti

La “favola oscura” che Guglielmo Manenti propone attraverso le sue tavole per la maggior parte in bianco e nero è un invito a spiare da vicino i cambiamenti di Gregor trasgredendo un’intimità, facendoci entrare nelle sue angosce più intime e facendoci superare quella soglia che divide una sfera interna a una esterna in un flusso di immagini che sembra sgorgare direttamente dall’angoscia del personaggio.

METAMORFOSIS – Collettiva d’Arte
Opere di Sebastiano Andreani, Marcus Gabriel, Guglielmo Manenti, Massimiliano Muner, Giada Sancin, Nanni Giovanni Spano, Luigi Tolotti. “Gregorio Samsa, svegliandosi una mattina da sogni agitati, si trovò trasformato, nel suo letto, in un enorme insetto immondo.” – Franz Kafka
Kleine Berlin (piccola Berlino in tedesco) è il più esteso complesso di gallerie antiaeree sotterranee, risalenti alla seconda guerra mondiale, ancora esistente a Trieste.

Video Famiglie nella vergogna. Regia di Sergio Pancaldi.

Data la sua conformazione collinare, Trieste è percorsa da numerose gallerie antiaeree, ma il complesso della kleine Berlin è particolare per la sua ampiezza, la sua estensione, e per il fatto di essere visitabile dal pubblico.

Il complesso è collocato praticamente in centro città, alla base del colle di Scorcola, e precisamente all’inizio della via Fabio Severo, di fronte al n° 11.

Share This:

“The Fool on the Hill” mostra di Delphi Morpurgo

Associazione Culturale DayDreaming Project e Knulp presentano

“The Fool on the Hill”
mostra di Delphi Morpurgo

inaugurazione giovedì 12 maggio 2016 ore 19
KNULP
via Madonna del mare 7a
Trieste
a cura di Gabriele Bonato e Nanni Spano

Durante la serata Delphi si esibirà in un live painting
intervento musicale di Riccardo Morpurgo
“The Fool on the Hill”

La mostra, il cui titolo cita l’omonima canzone dei Beatles, pone in relazione la visione della pazzia e il contatto con la natura.
Il rapporto dell’uomo con la natura sta diventando sempre più ambiguo e innaturale, dominato dall’idea che sia necessaria attrezzatura specifica e adatta alle passeggiate con le diverse variabili atmosferiche; e dall’idea che si debba avere paura: delle bestie selvatiche, di perdersi, di lasciare il sentiero.
La naturalità sembra quindi perduta, estranea; questa dinamica fa apparire normale il patologico allontanamento e folle chi, al contrario, riesce a mantenere la spontanea complicità con l’ambiente.
Le opere esposte raffigurano scorci di paesaggi, con personaggi che vagano solitari in mezzo ad essi, con espressioni strane e movimenti ridicoli, ma spontanei… e, poiché nessuno è là per poterli giudicare e definire strambi, di fatto strambi non sono.

“Day after day, alone on the hill
The man with the foolish grin is keeping perfectly still
But nobody wants to know him
They can see that he’s just a fool
And he never gives an answer

But the fool on the hill
Sees the sun going down
And the eyes in his head
See the world spinning around”

[The fool on the hill, Beatles]

 

 

DELPHI MORPURGO

Education / Istruzione

2015 Salzburg Summer Academy con Irhina Nakhova
2013 Diploma presso Liceo artistico E.U. Nordio.

Solo Exhibition / Mostre Personali

2014 “Di là dal Bosco”, CPP Art Gallery, Via Castaldi 3, Trieste.

Group Exhibition / Mostre Collettive

2016 “Rituals / Riti Privati”, GACMA, Cappella Maggiore ( TV).
2015 Finalisti del premio Francesco Fabbri, Villa Brandolini, Pieve di Soligo ( TV).
2015 Finalisti del premio Combat, Museo Civico G. Fattori, Livorno.
2015 IX Salone d’autunno dell’arte Triestina, Young art selection, sala Fittke, Trieste.
2015 “Florilegio” , Double Room Arti visive, Via Canova 9, Trieste.
2014 VIII Salone d’autunno dell’arte triestina, Young art selection, sala Fittke, Trieste.
2013 VII Salone d’autunno dell’arte triestina, Ypung art selection, sala Fittke, Trieste.
2012 Biennale giovani Trento, Gallerie di Piedicastello, Trento.
2011 “Biennale Diffusa”, allievi dell’istituto d’arte, Magazzino 26, Trieste.

Awards / Premi

2016 Premio Arte e Movimento( 2° classificato).
2015 Premio Francesco Fabbri ( Finalista).
2015 Premio Combat ( Finalista)
2015 Premio Lilian Caraian per le arti figurative (2°classificato).
2014 Premio Lilian Caraian per le arti figurative ( borsa di studio per la Salzburg Summer Academy)
2012 Premio Lilian Caraian Per le arti figurative (2° classificato).

Other / Altro

2015 Utilizzo di 4 dipinti per le scenografie di “Gomorra”, seconda stagione.
2015 Copertina del Cd “Lemniscata”, Caligola Records.
2011 Copertina del Cd “ Wood Ensamble”, Palomar Records.

 

Info:staff@ddmagazine.it
www.daydreamingproject.org
www.knulp.org
Nanni Spano 3337245244

Share This:

CRONOS mostra di Gabriele Bonato. Finissage

Associazione Culturale DayDreaming Project e Knulp presentano

CRONOS
mostra di Gabriele Bonato
Finissage

martedì 10 maggio 2016 ore 19
KNULP via Madonna del mare 7a
Trieste

a cura di Nanni Spano

Nella serata Gabriele Bonato eseguirà una performance pittorica dal vivo.Il quadro sarà poi messo all’ asta.

Bonato propone una serie di opere inedite su carta. Una sorta di diario di viaggio interiore ed esteriore dello stesso artista in cui il tempo assume un significato musicale e filosofico. Una melodia di immagini a volte celate dietro a segni apparentemente caotici. Un concerto d’immagini che nascono dalla collaborazione con il maestro Tristan Honsinger.

Gabriele Bonato vive e lavora a Trieste. Inizia a dipingere molto giovane con la street art, per poi evolvere verso la pittura. Nel 2006 vince il concorso ManinFesto del Centro d’arte contemporanea di Villa Manin, con l’opera Lapis. Nel 2008 è tra i sette vincitori del premio Terna 01, e nel 2009 si qualifica tra i finalisti della seconda edizione. Grazie a questo riconoscimento ha esposto al Chelsea Art Museum di New York. Nel suo percorso artistico ha toccato la scenografia, la performance, l’installazione e l’improvvisazione. Nell’aprile del 2010 alcune sue opere sono state esposte al Museo d’arte moderna Ugo Carà di Muggia nella mostra collettiva “Unatural _nature”.
Una sua opera compare nel film premio oscar “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino.
Ha partecipato alle fiere d’arte di Bologna,Verona, Torino (Artissima), Karlsruhe arte moderna e contemporanea , Pulse a Miami.

Info:
staff@ddmagazine.it
www.knulp.org
3337245244

Share This: